Alessandro Baricco: frasi, massime e citazioni dello scrittore torinese

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Alessandro Baricco è uno dei più importanti scrittori italiani degli ultimi anni. Nato a Torino nel 1958, Baricco è anche saggista e critico musicale. Lo scrittore ha esordito nella narrativa nel 1991 con Castelli di rabbia che ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti. In seguito l’autore ha dato alle stampe altri titoli diventati famosi come Seta, Oceano Mare, City ed Emmaus.

Nel 1994 Baricco ha fondato a Torino la Scuola Holden, una prestigiosa scuola di scrittura di cui è preside. È stata stilata una raccolta con le frasi più belle di Alessandro Baricco e le citazioni tratte dalle sue opere più famose.

È uno strano dolore…morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.

Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.

Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l’unica, e la prima, e l’ultima.

Ognuno ha davanti le sue rotaie, che le veda o no.

Chi l’avrebbe mai detto che baciando gli occhi di un uomo si possa vedere così lontano.

Sono qui perchè se mi arrendo questa volta mi arrenderò tutta la vita.

La musica è l’armonia della realtà.

Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che è perduto.

Oggi la pace è poco più che una convenienza politica: non è certo un sistema di pensiero e un modo di sentire veramente diffusi.

Non è detto che se ami davvero qualcuno, ma tanto, la cosa migliore che puoi farci insieme sia vivere.

Pioveva la sua vita, davanti ai suoi occhi, spettacolo quieto.

La miseria è un’invenzione degli uomini e la grandezza il normale andazzo del mondo.

La realtà ha una coerenza, illogica ma effettiva.

Sapeva ascoltare, e sapeva leggere. Non i libri, quelli sono buoni tutti, sapeva leggere la gente. i segni che la gente si porta addosso.

C’è una dignità immensa, nella gente, quando si porta addosso le proprie paure senza barare, come medaglie della propria mediocrità.

La strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di non incontrarsi mai. L’ostinazione con cui continuano a corrersi di fianco.

Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto.

Aveva una bella risata, senza stanchezze dentro.

La vita è sostanzialmente incoerente e la prevedibilità dei fatti un’illusoria consolazione.

Non sei fregato veramente finchè hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla.

Non ti amo per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti amo perchè il desiderio di te è più forte di qualsiasi felicità.

Tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo negli scaffali della nostra mente.

La sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d’un tratto esplode.

Quando muore qualcuno, agli altri spetta di vivere anche per lui.

Forse il mondo è una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano.

Scrivere a qualcuno è l’unico modo di aspettarlo senza farsi male.

I desideri stavano strappandomi l’anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito. Allora li ho incantati.

Per mille volte cercò gli occhi di lei, e per mille volte lei trovò i suoi. Era una specie di triste danza, segreta e impotente.

Leggere è una sporcheria dolcissima.

Tutto li stupiva: in segreto, anche la loro felicità.