Carl Gustav Jung, le frasi celebri dello psicanalista svizzero

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Carl Gustav Jung è stato un celebre psicanalista e filosofo svizzero, vissuto tra il 1875 e 1961. All’inizio della sua carriera, lo studioso fu molto vicino alle idee del collega Sigmund Freud. Jung iniziò progressivamente ad allontanarsi da Freud e nel 1912 pubblicò l’opera La libido: simboli e trasformazioni che gettò le basi del suo pensiero e delle sue teoria sulla psicologia analitica.

Come psicoterapeuta ebbe in cura personaggi celebri come Hermann Hesse e Sabina Spielrein, anche lei futura psicoanalista e con cui ebbe una relazione sentimentale dal 1904 al 1911.

In questa pagina è stata stilata una ricca lista di frasi e citazioni tratte dagli scritti e le opere di Carl Gustav Jung, per meglio conoscerne il pensiero.

Non rimpiango le persone che ho perso col tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni sì.

Il pendolo della mente oscilla tra senso e non senso, non tra giusto e sbagliato.

Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma divenendo coscienti del buio.

Si sopravvive di ciò che si riceve, ma si vive di ciò che si dona.

Non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere.

Accettai il caos, e la notte seguente l’anima mia mi visitò.

In ogni caos c’è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.

Mostratemi un individuo sano di mente, e lo curerò per voi.

Ciò a cui opponi resistenza persiste. Ciò che accetti può essere cambiato.

Un sogno è una porta nascosta nel santuario più profondo e più intimo dell’anima.

Dentro di noi abbiamo un’Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.

Chi evita l’errore elude la vita.

Se l’uomo sbagliato si serve di mezzi giusti, allora il mezzo giusto agisce in modo sbagliato.

Chi obbedisce alla sua anima può far a meno delle ingiurie come delle lodi.

La nevrosi è sempre un sostituto delle sofferenza legittima.

Nessun albero, si dice, può crescere in Paradiso a meno che le sue radici non raggiungono l’inferno.

Tutto ciò che degli altri ci irrita può portarci alla comprensione di noi stessi.

La depressione è una signora vestita di nero che bisogna far sedere alla propria tavola ed ascoltare.

Non aggrapparti a qualcuno che se ne va, altrimenti non sarà possibile incontrare chi sta per arrivare.

La gente farebbe qualsiasi cosa, non importa quanto sia assurda, per evitare di guardare la propria anima.

Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.

Ogni incontro che fai è un incontro con te stesso; pochi sembrano accorgersi che gli altri sono loro.

È un peccato che noi teniamo conto delle lezioni della vita soltanto quando non ci servono più a niente.

La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta a un’altra: non c’è una ricetta di vita che vada bene per tutti.

Se sei una persona di talento, questo non significa che hai vinto qualcosa. Significa che hai qualcosa da offrire.

Conoscere la propria oscurità è il metodo migliore per affrontare le tenebre degli altri.

La Persona è il modo in cui il soggetto è visto dal mondo. L’Anima come viene vista dall’inconscio collettivo.

L’analisi, rendendo cosciente l’inconscio personale, rivela all’individuo cose che egli di regola già conosceva negli altri, ma non in sé stesso.

La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno ma dall’incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili.

In ognuno di noi c’è un altro essere che non conosciamo. Egli ci parla attraverso i sogni e ci fa sapere che vede le cose in modo ben diverso da ciò che crediamo di essere.

L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito.

Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l’attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l’autore, il pubblico e il critico.

Il problema dell’amore è una delle grandi sofferenze dell’umanità e nessuno dovrebbe vergognarsi di pagare il suo tributo.

La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all’esterno, sogna. Chi guarda all’interno, apre gli occhi.

Ho curato molte centinaia di malati di mente. Tra quelli d’età superiore ai 35 anni, non ce n’è stato neppure uno il cui problema, in ultima analisi, non fosse quello di scoprire un senso religioso nella vita.

La vita siete voi stessi, e se la vita è difficile da sopportare è perché è molto difficile sopportare se stessi. Questo è il fardello più grande, la prova più grande.

Ciò che la natura richiede al melo è che produca mele e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che è.

Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.