Diego Armando Maradona: le frasi più famose del Pibe de Oro

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Diego Armando Maradona, noto anche come El Pibe de Oro, è stato uno dei calciatori più forti di tutti i tempi. Personalità tanto carismatica quanto discussa, ha firmato le pagine più importanti della storia calcistica del Napoli, divenendo idolo indiscusso del popolo partenopeo. Tutt’oggi la sua popolarità all’ombra del Vesuvio rimane intatta. La sua carriera è stata costellata da trionfi e magie balistiche, ma anche da episodi controversi. Il fuoriclasse argentino è infatti finito spesso al centro di casi delicati per via dell’abuso di cocaina. Inoltre Maradona ha sempre fatto parlare di sé per la sua vicinanza a diversi leader politici. Storica la sua amicizia con Fidel Castro, Lìder Màximo cubano.

Di seguito è stato stilato un elenco delle frasi celebri di Diego Armando Maradona, utili a tratteggiarne la sua personalità e il suo pensiero.

Io sono sinistro, tutto sinistro: di piede, di fede, di cervello.

Ho due sogni: il primo è giocare un Mondiale, il secondo è vincerlo.

A me gli psicologi stanno cercando di levarmi il vizio della cocaina, non quello di vivere.

Voglio diventare l’idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perché loro sono come ero io a Buenos Aires.

Esiste un Maradona femmina? Sì, Ornella Muti.

Fidel Castro mi ha dato l’ossigeno per tirare avanti. Ha il cuore più grande di tutti.

Vedere giocare Messi è meglio che fare sesso.

La droga ti annebbia, non ti lascia vedere più in là di una spanna.

Piuttosto che appartenere alla famiglia Fifa preferisco essere orfano.

Il primo gol contro l’Inghilterra? Un po’ con la testa di Maradona e un po’ con la mano de Dios.

So di non essere nessuno per cambiare il mondo, ma non voglio che entri qualcuno nel mio per condizionarlo.

I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli.

Il calcio inglese non mi piace. E poi io voglio allenarmi solo il pomeriggio.

Lo giuro sulle mie figlie: non mi sono mai drogato.

Per mia madre sarei disposto a uccidere, a smetterla con il calcio. Mia madre è il mio amore più grande.

Se indossassi un vestito bianco a un matrimonio e arrivasse un pallone infangato, lo stopperei di petto senza pensarci.

In campo non ci si batte con le armi, bensì col pallone. E comunque no, non so parlare in inglese, ma anche se lo conoscessi non lo parlerei.

Bigon ha detto di aver bisogno di undici persone che corressero. Allora gli ho fatto presente che non poteva contare su di me, io non ho mai corso in vita mia.

Fischiare l’inno è da ignoranti. So che mi aspetta un anno molto duro, ma i napoletani sapranno difendermi.

Il signor Juliano si è permesso di dire che io al Napoli non potrei fare il padrone come faccio a casa mia. Vi assicuro, è la pura e sacrosanta verità.

Il mio sogno segreto? Conoscere, finalmente, la principessa di Monaco.

Cristiano Ronaldo è un marchio registrato, un fuoriclasse incredibile, io lo farei giocare anche di notte perché lui non si nasconde mai, non chiede di restare fuori se ha un dolorino alla caviglia.

Che carisma Cristiano Ronaldo! Va in campo come se andasse al bagno, con la stessa naturalezza.

Tutti dicono: questo è stato il migliore del Barcellona, questo è stato il migliore del Real Madrid, questo è stato il migliore del Chelsea, questo è stato il migliore… Io sono orgoglioso di essere stato il migliore a Napoli.

Sì, ho litigato col Papa. Ci ho litigato perché sono stato in Vaticano, e ho visto i tetti d’oro, e dopo ho sentito il Papa dire che la Chiesa si preoccupava dei bambini poveri. Allora venditi il tetto amigo, fai qualcosa!