Elisa: le frasi più celebri della cantante italiana

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Elisa Toffoli, più semplicemente conosciuta come Elisa, è una celebre cantautrice italiana. Nata a Trieste nel 1977, la cantante ha riscosso un enorme successo di pubblico e critica sin dagli esordi. Nel 1995 la cantautrice ha dato alle stampe il suo primo album, Pipes&Flowers, e nel 2001 ha vinto il Festival di Sanremo con il brano Luce (tramonti a nord est).

La fama dell’artista supera i confini nazionali. Elisa ha infatti venduto milioni di copie anche in Europa e in Nord America. Nel 2012, la cantante ha firmato insieme ad Ennio Morricone un brano per la colonna del film di Quentin Tarantino, Django Unchained: Ancora qui.

Si riporta di seguito una raccolta con le frasi più belle e le citazioni più famose di Elisa.

Sono nel mio mondo, ascolto solo il mio silenzio, c’è un pensiero molto violento che sta combattendo con il mio spirito.

Insieme al sole brilliamo in ogni dove, insieme alla pioggia cadiamo attraverso l’aria.

Un bacio è come il vento quando soffia piano, però muove tutto quanto.

Il tempo chiederà, il tempo volerà, il tempo ti darà ali come una farfalla.

Non ho bisogno di nulla, se non di musica, la musica è la ragione per cui so che il tempo esiste ancora.

Per quanto possa fare male in fondo sai, che sei ancora qui.

Forse esiste già al di là dell’orizzonte una poesia anche per te.

Concentrati su quello che puoi controllare.

Sarà difficile dire tanti auguri a te, ogni compleanno va un po’ più via da me.

La musica per me è molto visiva.

Ho cantato per il Papa solo perchè mi era simpatico.

E se c’è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole… e non qualcosa che non c’è.

Sole del mattino, prima che tu sorga, prima che tu ritorni a splendere su di noi, lascia che io trovi un po’ di conforto nella notte.

Penso di aver visto una piccola poesia cadere da una stella…penso di averla vista scegliere i tuoi occhi come un luogo in cui trascorrere del tempo.

Vorrei viaggiare su ali di carta con te, saper inventare, sentire il vento che soffia e non nasconderci se ci fa spostare.

Siamo nella stessa lacrima.

La musica è la migliore amante.

L’amore è tutto, tutto ciò che vogliamo, una cascata di pura gioia.

Mi piacerebbe essere una di quelle prime giornate estive piene di colori, quando tutti sono contenti del tuo arrivo, tutti ti sorridono nel momento in cui i tuoi occhi incrociano i loro occhi.

Eppure sentire, nei fiori tra l’asfalto, nei cieli di cobalto c’è… un senso di te.

E se c’è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole… e non qualcosa che non c’è.

Voglio strappare metà delle pagine, voglio creare un colore diverso, voglio rollare i tuoi pensieri e fumarmeli, voglio infrangere questa amara dolcezza.

Siamo nella stessa lacrima.

Proprio come una spia attraverso fumo e luci, sono fuggita dalla porta di servizio del mondo, ed ho visto le cose diventare più piccole; la paura come pure la tentazione.

Beh, vedi, una nuvola sta arrivando, inconsapevole della sua forma, e mi chiedo se è quello il cuore della sua bellezza.

Non dovrei essere preoccupata, non c’è alcuna gabbia in cui verrei intrappolata, tranne quella che io stessa potrei costruirmi.

Questo è il matrimonio del silenzio e dell’amore, qui c’è il tempio dove vengo ad imparare, qui ci sono le piccole cose eterne che ho sempre amato, qui ci sono tutte le mie lacrime che aspettano solo il mio ritorno.

Basta piangersi addosso, basta pensare a ciò che è giusto, pianificare, organizzare… venite e sedetevi, il tempo è un gioco.

Quando ci sveglieremo la pioggia del mattino laverà via il nostro dolore, perché per noi non è mai iniziato e non finirà mai.

Sole giallo, continua a bruciare, terra selvaggia e saggia, continua a girare.

Sto cercando il sole, ci vorrà tempo, ma giuro che sarò paziente… sto scavando per trovarlo.

È la danza più dolce che io abbia mai ballato, ciò che sento è la musica che mi scorre nelle vene, è fatta delle notti, del mare, dei campi, del profumo dell’asfalto quando piove.

Se potessi volare verrei a trovarti ovunque tu sia. Mi sdraierei accanto a te mentre dormi, e con semplicità… passerei un po’ di tempo con te.

Il dolore non è nient’altro che una bilancia per la mia volontà, e arriva il tempo in cui la verità sopravvive ad ogni tipo di paura, ad ogni tipo di bugia.

Qualcosa sta scuotendo la mia anima, come fosse un albero… ma questa volta so… sì, questa volta so… che sei semplicemente tu.

Penso di aver visto una piccola poesia cadere da una stella… penso di averla vista scegliere i tuoi occhi come un luogo in cui trascorrere del tempo.

Mi piacerebbe essere una di quelle prime giornate estive pieni di colori, quando tutti son contenti del tuo arrivo, tutti ti sorridono nel momento in cui i tuoi occhi incrociano i loro occhi.

Forse non sai quel che darei perché tu sia felice, piangi lacrime di aria, lacrime invisibili che solamente gli angeli san portar via… ma cambierà stagione, ci saranno nuove rose.

Sole del mattino, prima che tu sorga, prima che tu ritorni a splendere su di noi, lascia che io trovi un po’ di conforto nella notte.

Questo amore trabocca, non farò altro che dividerlo con gli altri, perché nessuno di noi sarà dimenticato, nessuno verrà lasciato in disparte, mai e poi mai.

Come regine, le foglie si muovono gentilmente, e le loro ombre obbediscono con naturale sincronismo. | A loro importerebbe di me se sapessero che sono qui, e le sto osservando, e sto desiderando di poter danzare come loro?

Sono un punto nell’universo, sono un cuore straziante, incapace di recitare la parte. Sono solo un sogno veloce, ma morirò un poco così diverrò reale.

Sono fiumi d’amore sotterranei che non riusciamo a vedere; vorrei che potessero risalire in superficie fino ad incontrare la luce per poi mostrarci come si potrebbe vivere una vita liberi dall’odio.

È stato l’amore non insegnato. Intrappolato nella tua mente che non ne voleva sapere di me. Una pietra silenziosa che mi ha spezzato il cuore mentre cercavo disperatamente un segno. Un tuo segno.

La sorte gettata su un tavolo come dadi da gioco… Non potrò mai comprendere quelle enormi lettere che non sono altro che illeggibili poesie di Dio.

Sono una macchina veloce che vuole solo correre. Sono le foglie ingiallite dall’autunno. Sono la brezza nel bosco. Sono il primo giorno d’estate. Eppure sono la neve che cade.

Non so darmi ragioni. Un’onda mi avvolge, ma riesco persino a giocarci dentro. Come farebbe un pesce. Stupita. Mi risveglio davanti a una nuova vita. Come un fuoco sotto la cenere che si riaccende il mattino dopo.