Enrico Ruggeri tra musica, romanzi e tv: le frasi famose dell’artista milanese

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Enrico Ruggeri è un cantautore italiano che nel corso della sua carriera ha saputo reinventarsi anche nei panni di scrittore, conduttore televisivo e radiofonico. Nato a Milano nel 1957, l’artista ha iniziato a suonare giovanissimo: aveva solo 15 anni quando fondò la sua prima band, gli Josafat. Il successo arriva negli anni ’80 con brani come Si può dare di più che nel 1987 gli è valso la vittoria al Festival di Sanremo.

Nel 2011 Ruggeri si è cimentato nel ruolo di romanziere dando alle stampe Che giorno sarà. Nel corso della sua carriera ha collaborato spesso con altri nomi importanti del panorama musicale italiana come i Pooh, Marco Masini, Umberto Tozzi, Raf ed Eros Ramazzotti.

Si riporta di seguito una lista con le frasi più belle di Enrico Ruggeri.

Giochiamo apatici all’incontro improvvisato | con chi domani c’ avrà già dimenticato.

Siamo i figli di chi lavora per voi.

Quante vite avrei voluto | quante vite avrei vissuto.

I miei dolori si chiamano guai.

Il futuro è un’ipotesi, | forse, il prossimo alibi che vuoi; | il futuro è una scusa, | per ripensarci poi; | il futuro è una voglia, | non si sa se sincera; | il futuro è una donna che, | probabilmente, spera | fino a quanto, chissà.

Si dimentica il passato: | quello che è stato è stato.

Sette anni divisi in due: | le mie canzoni con le tue.

L’ amore è un attimo da vivere davvero | muore d’ abitudine quell’ attimo sincero.

Carceri di ferro | con le porte sbarrate, | ecco il superuomo | con le mani legate.

Vogliono mangiare sentimenti a sazietà.

Forse, il vero amore | vuol restare grande.

Certe donne è meglio conquistarsele.

Quegli occhi tuoi | cominceranno piano | a guardare indietro | un tempo già lontano.

Vi fanno compagnia | certe lettere d’amore | parole che restano con voi.

Sarai la signora del tempo che vola.

Con gli occhi bene aperti | chiediamo un po’ d’amore | alla persona che vorremmo fare rimanere.

Lo sguardo fatto di poesia | e quella sua malinconia | e quella timidezza | dava una tenerezza strana.

Che temperamento delle donne quando si fanno fare male, ma non vogliono morire!

E il tempo trasporta memorie, sconfitte vestite da grandi vittorie, E il vento riporta alla lucecerti segni sulla pelle che non cambieranno mai…sulle deboli persone come noi, sulle povere persone come noi..

Tutto subito! | può essere utopia; | tutto subito! | ma tutto che ci sia; | tutto subito! | tutto subito! | e poi andare via.

Ti abbandoni, liberi le mani | non ti piace stare sveglio | meglio di così | non saremo mai | davvero noi.

La verità che la vita ti dà | è una fredda carezza nel silenzio che c’è…

Ma io sono ancora come allora | vivo e sogno come allora | come allora sono qui.

Arriva il tuo momento della verità | e non saranno gli altri a viverlo perché | misurerai le forze e il freddo che verrà | può sciogliersi col caldo che c’ è in te.

Si ferma il tempo sulla strada | per tutto il tempo che vorrai.

Io non voglio spendere denaro che non ho | per fare colpo su persone che non stimo.

La balalajka | la balalajka | dentro alle case mutilate dalla faida | ancora suona | la balalajka.

Dimmi quand’è | che hai vissuto le piccole cose | lungo gli incontri della vita.