Fabrizio Frizzi: le 10 frasi indimenticabili del compianto conduttore

  • Commenti disabilitati su Fabrizio Frizzi: le 10 frasi indimenticabili del compianto conduttore
  • Autori / Spettacolo

Fabrizio Frizzi è nato a Roma il 5 febbraio 1958 ed è stato uno dei più noti conduttori televisivi italiani. Profondamente amato dagli addetti ai lavori e dal pubblico per il suo garbo e la sua cordialità, nella sua quarantennale carriera legata inscindibilmente alla Rai ha condotto svariati quiz e programmi. Oltre al ruolo di presentatore, ha vestito i panni di doppiatore prestando la sua voce allo Sceriffo Woody nella saga di Toy Story. Si è spento a Roma il 26 marzo 2018.

Di seguito è proposta una lista di frasi di Fabrizio Frizzi, volto garbato e compianto del piccolo schermo italiano.

Le donne hanno un discreto numero di marce in più!

Il nostro è un lavoro che se sbagli un colpo esci fuori dal giro.

La donna ha innato il senso della giustizia e della buona amministrazione, oggi c’è tanto bisogno di queste caratteristiche.

Diventare padre in età avanzata, come è accaduto a me, è stata una scelta d’amore e non un atto di egoismo.

Non c’è persona più nobile di quella che riesce a gioire per la felicità degli altri, pur avendo la tristezza nel cuore.

Ci ho messo una vita a capire le donne, il fatto di essere cresciuto in una scuola esclusivamente maschile mi ha fatto certamente ritardare l’apprendimento.

La voglia di giocare e di far giocare i concorrenti e il pubblico da casa supera ogni ostacolo fisico e mi sorprendo a scherzare, a motteggiare con loro come prima non facevo: la malattia è diventata paradossalmente un valore aggiunto, un arricchimento nel lavoro.

Per me, l’arrivo di mia figlia è stata una schicchera di entusiasmo e morte. Avremo un tempo condensato. Le parlerò dal primo giorno. Non voglio scopra chi era suo padre dopo che me ne sarò andato. Già da adesso, cerco di fissare ogni attimo. Scrivo. Fotografo.

Accade una cosa strana: tengo i miei genitori scomparsi più vicini, li penso intensamente, mentre aspetto lei, mia figlia, come riuscissi a guardare finalmente dalla loro parte. È una posizione inedita, per me. Non sono più in tempo per rendergli omaggio, cercherò di rimediare facendo il bravo padre, studioso.

Ho avuto spesso la fortuna di essere molto vicino alla gente: a 40 anni ho avuto il privilegio di poter donare midollo osseo a una persona salvandogli la vita. E quando a ottobre 2017 mi sono trovato in ospedale con tanti malati, ho avuto la fortuna di sentirmi confortato dal loro affetto, mi hanno fatto forza.