Fëdor Dostoevskij fu un celebre scrittore e filosofo russo. Nato a Mosca nel 1821, l’autore è considerato insieme a Tolstoj uno dei più importanti romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi. Lo scrittore nacque in una famiglia ricca e iniziò giovanissimo a dedicarsi alla scrittura.
Tra le sue opere più celebri ci sono titoli come I Fratelli Karamazov, Le notti bianche, Delitto e castigo, I demoni e L’idiota. I protagonisti dei suoi romanzi sono sempre personaggi ribelli che si oppongono alle ipocrisie e alle convenzioni sociali.
In questa pagina troverete un ricco elenco con le frasi più belle e le citazioni più celebri tratte dalle opere e gli scritti di Fëdor Dostoevskij.
La bellezza salverà il mondo.
Su questa terra possiamo amare solo col tormento e solo per mezzo del tormento.
È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso.
Che m’importa la gloria, quando io scrivo per il pane?
Il segreto dell’esistenza umana non è vivere per vivere, ma avere qualcosa per cui vivere.
La gioventù ha a volte uno smisurato amor proprio, e l’amor proprio giovanile è quasi sempre pusillanime.
Bisogna essere troppo bassamente innamorati di sé per scrivere senza vergogna della propria persona.
Con l’amore tutto si riscatta, si salva tutto.
Ho sempre pensato che non v’è nessuna felicità maggiore di quella della famiglia.
Fratelli, amate ogni creatura e tutto l’universo, ogni granello di sabbia, ogni fogliolina, ogni raggio di sole.
Il poeta, quando è rapito dall’ispirazione, intuisce Dio.
A tutto si abitua quel vigliacco che è l’uomo.
Se si dimostrasse che Cristo è fuori dalla verità ed effettivamente risultasse che la verità è fuori da Cristo, io preferirei restare con Cristo anziché con la verità.
Tutte le cose e tutto nel mondo è incompiuto, per l’uomo, e nel frattempo il significato di tutte le cose del mondo è racchiuso dell’uomo stesso.
Vivere senza Dio è un rompicapo e un tormento. L’uomo non può vivere senza inginocchiarsi davanti a qualcosa. Se l’uomo rifiuta Dio, si inginocchia davanti ad un idolo.
L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui.
La questione era: è la malattia che genera il delitto o è il delitto, per una sua natura particolare, che sempre s’accompagna a quella specie di malattia?
Io non ho mai smesso di considerarmi più intelligente di tutti e, qualche volta, credetemi, me ne sono sentito un po’ imbarazzato. Almeno, guardavo sempre in tralice, non ho mai potuto guardare la gente dritto negli occhi.
La malattia e l’umore morboso stanno alla radice della nostra stessa società, e intanto chi osa notarlo e indicarlo ha subito contro di sé lo sdegno generale.
La povertà non è un vizio, questa è una verità. So che anche l’ubriachezza non è virtù, e questo è ancor più vero. Ma la miseria, egregio signore, la miseria è un vizio.
Nello stato morboso i sogni spesso si distinguono per un’insolita espressività, chiarezza e per la straordinaria somiglianza con la realtà.
L’amore è un tesoro così inestimabile che con esso puoi redimere tutto il mondo e riscattare non solo i tuoi peccati ma anche i peccati degli altri.
La consapevolezza e l’amore, forse, sono la stessa cosa, perché non conoscerete niente senza l’amore, mentre con l’amore conoscerete molto.
Fratelli, l’amore è un gran maestro, ma dovete saperlo acquistare, giacché esso si acquista con difficoltà, si compra a caro prezzo, attraverso un lungo lavoro e in tempi molto lunghi, giacché non dobbiamo amare solo occasionalmente, ma per sempre.
È un fatto che all’uomo fa piacere vedersi davanti umiliato anche il suo migliore amico; è proprio sull’umiliazione che si fonda in gran parte l’amicizia, e questa è una vecchia verità, ben nota a tutte le persone intelligenti.