Frasi, citazioni e aforismi su New York: la Grande Mela, l’ombelico del mondo

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New York, la Grande Mela nonché centro propulsore degli affari globali, della cultura e dell’arte contemporanea. Con i suoi 8,5 milioni di abitanti è la città più popolosa degli Stati Uniti d’America. Sorta sulla baia omonima (New York Bay), in parte poggia sulla terra ferma, in parte su degli isolotti. Famosissimi anche i 5 distretti da cui è formata: Manhattan, The Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island. Durante il Secolo Breve New York ha via via assunto i connotati odierni, divenendo la metropoli più influente al mondo. Il monumento che più la caratterizza è la celeberrima Statua della Libertà, che svetta su Liberty Island, l’isola alla foce del fiume Hudson.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi, aforismi e citazioni famose su New York.

New York è biblica, New York è la Babele contemporanea che ha vinto Dio.
(Tom Gore)

New York è l’ombelico del mondo.
(Leonardo Livati)

A Wall Street c’è puzza di diavolo, un diavolo che veste Prada.
(Gary Stone)

New York è la testimonianza che discendiamo dagli dei.
(Tom Gore)

Grande Mela fatta di zucchero e palazzi, di vita, di viali, di viuzze e di parchi: New York.
(Paquita)

New York è verticale, New York aspira a Dio.
(Leonardo Livati)

A New York si ha l’impressione che le cose avvengano più velocemente che altrove.
(Lawrence Block)

Qui siamo a New York: se ce la fai qui, ce la puoi fare ovunque.
(Qualcosa è cambiato)

Si è sempre soli a New York City!
(X-Files)

New York è una città in piedi.
(Louis-Ferdinand Céline)

Nessuno guidava a New York, c’era troppo traffico.
(Futurama)

New York? Ci sono stato. Puzza di pesce!
(Johnny Guitar)

All’età di 21 anni, John divenne uno dei sette milioni che credevano che New York dipendesse da loro.
(La folla)

“Ehi, se smetti di fumare, riavrai il tuo olfatto.” Io vivo a New York City, non lo rivoglio il mio olfatto!
(Bill Hicks)

No, aspetta, ci sono: “New York era la sua città, e lo sarebbe sempre stata.”
(Manhattan)

Che ha di tanto bello New York? È una città morente. Hai letto Morte a Venezia?
(Io e Annie)

George Gershwin e Woody Allen rappresentano New York e la città rappresenta loro.
(Francesco Micheli)

New York è un perfetto modello di una città, non il modello di una città perfetta.
(Lewis Mumford)

È una città tosta, quindi devi diventare ancora più forte.
(Alicia Keys)

Chi fa affari a New York gioca in Serie A.
(Tom Gore)

New York. Una del mattino. Il luogo migliore e peggiore al mondo per essere inseguiti.
(Lee Child)

New York è un posto incredibile, che unisce l’umanità; a New York non ti senti uno straniero, ti senti parte di qualcosa.
(Rula Jebreal)

La California è piena di cause significative. New York, invece, è piena di rumori privi di significato e questa potrebbe essere la sua salvezza.
(Lou Reed)

Adoro questa città. Proprio quando ti sei stufato, quando pensi di non poterne più della Grande Mela, ecco che ti regala una bella serata tranquilla.
(Marvel contro DC)

Non lo vedi che il resto del Paese guarda a New York come se fossimo tutti comunisti, estremisti, ebrei, omosessuali e pornografi? Qualche volta penso anch’io così e io vivo qua!
(Io e Annie)

New York è famosa per i suoi teatri che si dividono in varie categorie: c’è la Broadway ufficiale, quella alternativa, quella molto alternativa, i senzatetto che sbraitano nel parco e più giù ancora lo spettacolo di zia Lily.
(How I Met Your Mother)

A New York, l’udito non può essere un senso difensivo, tutti i rumori sembrano provenire da un cortile sul retro. Tutti a egual distanza, si producono ovunque salvo che nella lontananza o nella prossimità, mixati dalla strada stessa.
(André Scala)

L’unità di tempo più breve di tutto il multiverso è il Secondo di New York, che si definisce come il periodo che passa tra l’attimo in cui il semaforo diventa verde e quello in cui il tassista dietro di te suona il clacson.
(Terry Pratchett)

Questa è New York, signore! Dove può succedere di tutto e di più! Potrebbe essere un terrorista, una bomba, un cadavere, una sparatoria, un accoltellamento… E poi oggi è venerdì, giorno di paga, magari qualcuno che non hanno pagato si è buttato si sotto.
(Armageddon)

New York è una città così diversa dalle altre e così densa di esseri umani. Nessuno è speciale a New York […]. A Los Angeles è l’opposto, vivi in una villa protetta da cancelli. A New York esci di casa e sbatti nelle persone.
(Debra Messing)

New York mi affascina. Con me è sempre stata amichevole. Ho dormito nei parchi, nelle strade, e nessuno mi ha mai fatto del male. Vivere lì è come stare in una grande comunità.
(Patti Smith)

A New York stanno costruendo dei grattacieli blindati, ogni alloggio costa cento milioni di euro. Stiamo tornando al nuovo medioevo: ci saranno le fortezze con dentro ricchi cinesi, russi, indiani, arabi, americani, e nel resto del mondo ci sarà il medioevo.
(Marco Rizzo)

Abbasso le città dalla luce umida e paludosa, vanno bene per chi dipinge acquerelli… La mia casa è New York, pietrosa e alta. I suoi beni immobili sono davvero un bene.
(Harold Brodkey)

Ho vissuto e amato New York, ma oggi mi sembra una città americana come tante altre, piena di paure, di freni, di ostacoli, dove lo straniero è straniero fino in fondo.
(Yannick Noah)

Tutti vengono qui sperando che le storie che hanno sentito siano vere: che qualunque idiota sbarchi in questo paese trovi fortuna e un mucchio di soldi. Ma poi arrivi qui e non è così e se non sei forte abbastanza questa città ti frega in mille modi e ti lascia a marcire.
(The Knick)

La maggior parte degli apparecchi delle cabine pubbliche erano scassati, resi inservibili. Li adoperavano anche come orinatoi. New York stava diventando peggio di Napoli o Salonicco. Era come una città asiatica, o africana, sotto quel profilo. E neppure i quartieri opulenti della città ne erano immuni.
(Saul Bellow)

Il volto degli emigrati newyorkesi era velato da un pallore particolare. […] Il pallore dell’ossessione, dei poderosi appetiti ristretti in piccoli spazi. […] Mi venne il curioso pensiero che avessero nostalgia del bianco e nero, che le loro aspirazioni fossero dominate da valori acromatici, estremi personali di un grigiore urbano postbellico.
(Don DeLillo)

Lo skyline di New York è un monumento il cui splendore non è eguagliato da alcuna piramide o palazzo. Ma i grattacieli americani non sono stati costruiti con fondi pubblici, né per scopi pubblici: sono stati costruiti dall’iniziativa, dall’energia e dal benessere di individui privati per realizzare profitti personali.
(Ayn Rand)

Dov’è adesso il vecchio mondo? […] Dov’è New York, la città del frastuono e dell’energia furiosa battuta dal vento e dalla concorrenza, con gli enormi edifici addossati l’uno all’altro e con la tendenza a innalzarsi sempre più per prendere un posto nel cielo? Dove sono gli angoli nascosti di triste lussuria, i vizi vergognosi, e tutta la stragrande bruttezza della sua vita energica?
(H. G. Wells)