Milano, odi et amo: 30 frasi sulla metropoli lombarda

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Milano che lavora, Milano che viaggia veloce verso il futuro, Milano che accoglie e non rifiuta. Ma anche Milano che aliena, Milano che non ti aspetta, Milano che ‘scolora’ assorbendo tutto nel suo manto grigio di nebbia e fumi. C’è chi la ama e non potrebbe farne a meno, c’è chi la odia e se ne fugge via in fretta. Coloro che decidono di restare, però, si accorgono pian piano che, dopo un impatto iniziale non sempre idilliaco, si tratta di una città che ti penetra, si fa ‘volere bene’ e si offre.

Qui di seguito viene proposta una raccolta di frasi e aforismi su Milano, utili a descriverne tutte le sfumature.

Milano è una città dura. Non è adatta per i principianti, figuriamoci per i dilettanti. Per questo mi piace!

(Gary Stone)

Milano è un enorme conglomerato di eremiti.

(Eugenio Montale)

Se vuoi andare a 100 all’ora devi stare a Milano.

(Dino Meneghin)

Abitando a Milano ero abituato al cambiamento senza dover emigrare altrove.

(Maurizio Nichetti)

Che solitudine in questa affollata città rombante!

(Clemente Rebora)

Per Milano provo un attaccamento morboso. Qui ho ricevuto molto di più di quello che ho dato.

(Umberto Smaila)

Milano, quel che non dice lo ritrovi in quello che fa.

(Tom Gore)

Milano è una città che dà tanto ma chiede tanto. Chi viene da fuori va via con il mal di testa, è come una giostra veloce, ma se ci sali è molto bello.

(Enrico Bertolino)

Solo a Milano fate il benvenuto e l’addio nella stessa cena. Per risparmiare tempo!

(Benvenuti al nord)

A Milano tutto era regolato sul denaro. Nei bar dicevano “cappuccio”, per cappuccino, si risparmiava qualche sillaba.

(Enzo Biagi)

A Milano gli affari si combinano con un colpo di telefono, a Palermo anche con un colpo di lupara.

(Enzo Biagi)

A parte qualche anziano tassista, chi lo parla più il dialetto, a Milano?

(Guido Rossi)

Che differenza c’è tra Roma e Milano, a parte il fatto che lassù si lavora?

(Arrigo Benedetti)

Il primo giorno odi Milano, dopo una settimana vuoi scappare, dopo un paio di mesi inizi a credere che non sia così male, dopo sei mesi te ne innamori.

(Leonardo Livati)

Milano rimane pur sempre l’unica metropoli internazionale d’Italia.

(Philippe Daverio)

Per vivere a Milano devi doparti l’anima.

(Gary Stone)

Milano ha delle zone belle, è bella con la nebbia, è un po’ una donna con la veletta.

(Ornella Vanoni)

Milano è una città che non sogna semplicemente perché realizza il futuro anziché pensarlo.

(Leonardo Livati)

Per capire Milano bisogna tuffarvisi dentro. Tuffarvisi, non guardarla come un’opera d’arte.

(Guido Piovene)

De Milan ghe n’è doma vun – Di Milano ce n’è solo uno.

(Proverbio milanese)

A Milano 3 ci sono zanzare così grosse che quando c’è la nebbia le fanno atterrare alla Malpensa.

(Gene Gnocchi)

Milano non trova scuse, Milano risolve

(Tom Gore)

Milano la grande, Venezia la ricca, Genova la superba, Bologna la grassa.

(Proverbio)

Milano è la miniatura esatta di una gran città; ha in piccole proporzioni tutto ciò che è proprio delle grandi capitali.

(Iginio Ugo Tarchetti)

Milano e Napoli hanno ancora uno spleen, una solitudine malinconica, sono città con forti valori simbolici. Viverci è nutriente sul piano degli atteggiamenti e dei comportamenti

(Toni Servillo)

Lo stile di Milano lo sintetizzerei con tre D: discrezione, disciplina, dovere. In un mondo che tende alla cialtroneria, all’anarchia dei comportamenti e alla furberia, ben venga il calvinismo milanese!

(Giorgio Armani)

Tutte queste sere sono andato, verso l’una del mattino a rivedere il Duomo di Milano. Questa chiesa, rischiarata da una bella luna, offre uno spettacolo di bellezza straordinaria ed unica al mondo. L’architettura non mi ha mai offerto simili sensazioni.

(Stendhal, 5 novembre 1816)

Il milanese è lavoratore, e lo ostenta; il tempo è denaro; labor omnia fecit. Ama l’ufficio con calore sentimentale, è infelice se è lontano, a meno che, la sera e un mese all’anno, al mito del lavoro non subentri il mito gemello, quello del “divertirsi”.

(Guido Piovene)

Milano è una grande babilonia vitale di palazzoni luccicanti, di magazzini, di ragazze d’ufficio, di agenti di borsa, di ragionieri, di caffè, di ristoranti, di sartorie, dentro l’aroma collettivo del risotto giallo.

(Guido Piovene)

Prendete un problema di qualunque natura (politico, sociale, culturale, tecnico o altro) e datelo da risolvere a due italiani: uno milanese e l’altro siciliano. Dopo un giorno, il siciliano avrà dieci idee per risolvere questo problema, il milanese nemmeno una. Dopo due giorni, il siciliano avrà cento idee per risolvere questo problema, il milanese nessuna. Dopo tre giorni, il siciliano avrà mille idee per risolvere questo problema, e il milanese lo avrà già risolto.”

(Giuseppe Tomasi di Lampedusa)