Frasi celebri di Vittorio Sgarbi

“Capra! Capra! Capra!”, “Pagato! Pagato! Pagato!”, “Taci! Taci! Taci!”. Sono solo alcuni degli ‘imperativi urlati’ che hanno reso celebre Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte, saggista, politico, opinionista e personaggio televisivo italiano. Ed è proprio attraverso le sue vulcaniche ospitate sul piccolo schermo, condite spesso da toni furenti, che Sgarbi acquisisce risonanza su larga scala nello Stivale all’inizio degli anni Novanta. Da lì in poi la sua popolarità ha continuato a crescere e, al contempo, a essere molto discussa. C’è chi ne ha sempre apprezzato i modi schietti e sopra le righe e chi non ha tardato a etichettarlo come un personaggio maleducato e incapace di controllarsi.

Di seguito è stato stilato un ricco elenco di frasi e dichiarazioni celebri di Vittorio Sgarbi

Il sole, quale io sono, abbronza ma non si abbronza.

Avere una moglie è un limite dell’uomo.

Io alla Leopolda preferisco l’Ubalda.

Facebook è un ritrovo di lavativi e guardoni.

Il selfie è l’istantanea di un pirla che immortala la sua vanità.

La Bindi è più bella che intelligente.

Amato stava a Craxi come il bidè sta al water.

L’ignoranza è una colpa.
(a Mike Bongiorno, Telemike, 1991)

Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene.

Sono contrario alla paternità. Quella del padre non è una categoria a cui ritengo di dover appartenere.

Mai presa. Se la cocaina mi vede, si eccita lei.
(dall’intervista «Sniffano tutti: dagli attori ai politici…», Corriere della sera, 3 febbraio 2007)

Intanto sia chiaro, per me ragione significa che io ho ragione.
(da Ragione e passione contro l’indifferenza, Bompiani, Milano, 2005)

Ma è possibile che Berlino abbia tre volte i turisti che ha Roma? Quel cesso di città che è Berlino? Bombardata e senza nient’altro?
(da Servizio Pubblico, LA7)

Tutta l’opera di Petrarca si potrebbe riassumere nel verso di Sergio Endrigo: “Dite a Laura che l’amo”.

Guardate Renzi: sembra uscito da un film di Pieraccioni. Come potranno mai prendere sul serio l’Italia?

Renzi è tecnicamente un figlio di putt…na.
(da L’aria che tira, LA7, 21 febbraio 2014)

L’amore in sostanza tra un uomo e una donna non si basa su chi insegue e chi fugge, ma su chi sa aspettare.
(Il senso della vita, 2006)

Siete dei culattoni, e raccomandati.

Le Iene mi fanno vomitare.

Le Iene mi stanno sui coglioni, quindi mandate in onda vostra nonna ma non me.

Siete delle scorregge fritte, delle piccole scorregge fritte.
(Rivolgendosi al Trio Medusa)

Tu Busi, sei un mentecatto assoluto, sei senza cervello, sei un depensante assoluto, un pettegolo. Capra! capra! capra!

Mai Alfano agli Interni, Alfano al cesso!

Alfano è un uomo incapace, traditore e privo di qualunque vera lotta alla mafia, la mafia è nel nostro governo attraverso Alfano, esponente della mafia organizzata.
(da L’aria che tira, LA7, 21 febbraio 2014)

È il peggior politico italiano, mi fa schifo fisicamente, sembra Frankenstein.
(Riferendosi ad Angelino Alfano, da Le invasioni barbariche, LA7, 25 febbraio 2015)

La violenza fondamentale dei musulmani nei confronti delle donne sta nel negare loro la libertà del proprio corpo.
(da Virus, Rai 2)

Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Pagato! Restituisca i soldi! Restituisca i soldi! Pagato! Pagato! Comunista pagato!”
(Rivolgendosi a Roberto Benigni a Sanremo, da L’Arena, Rai 1, 22 febbraio 2009)

Le donne sono molto attratte dall’immagine di virilità non esteriore ma intellettuale. Cioè io rappresento un modello di virilità assoluta del cervello.
(da Blob, 24 ottobre 1990)

Generalmente tutti quelli che ce l’hanno con me, sono brutti e non piacciono alle donne, sono o omosessuali o impotenti.
(da Blob, 24 ottobre 1990)

Di Pietro, Colombo e Davigo: assassini che vanno arrestati per associazione a delinquere volta a sovvertire l’ordine democratico.
(citato da Marco Travaglio ad Annozero, 17 dicembre 2009)

Tu pensa questa Hillary Clinton che dopo aver buttato bombe per importare la democrazia, c’ha pure la faccia di quella che ha ragione. Una delinquente, una criminale di guerra che andrebbe arrestata come Milosevic!
(da Matrix, novembre 2016)

Siccome una fascista di fatto, Rosy Bindi, ha detto “Se c’è Sgarbi vado via”, io non potevo entrare perché questa occupava il posto. Credo di essere come il demonio che ha fatto andare via una santa, ma io preferisco le puttane alle sante.
(da Piazzapulita, LA7)

5 stelle… La suite è il 5 stelle! Cos’è questa mania di chiamare un partito “5 Stelle”? No, lo chiamano 5 stelle perché aspirano ad andare sull’auto blu, come hanno fatto in Sicilia: li hanno beccati sull’auto blu.
(da Servizio Pubblico, LA7)

Quindi buon Natale a tutti, che non siete nati il giorno in cui è nato Gesù Cristo, ma dovete a Gesù Cristo la vostra libertà, l’uguaglianza, l’indipendenza della donna, la bellezza… Tutto!
(da Virus, Rai2, 3 dicembre 2015)

Quella cagata di affresco non lo si può danneggiare più di così, è già un fantasma.
(Riferendosi al Cenacolo di Leonardo da Vinci, Corriere della sera, 26 ottobre 2007)

A Napoli puoi anche mandare un prefetto di frontiera come Mori o un baluardo della cultura come il sottoscritto. Ma non ci fai nulla. Un po’ come a Palermo. Al Sud c’è una travolgente forza del male.
(dall’intervista a il Velino, 4 giugno 2010)

Farò di tutto perché non vengano più installate quelle terribili pale eoliche che tanto rovinano il paesaggio. Dovranno passare sopra di me per installarne di altre.
(da “Mai più nuovi impianti eolici”, I love Sicilia, 30 giugno 2008)

Carlo Freccero ha smesso di pensare da molti anni. Non per ignoranza, ma per assenza di testa.

Gli intellettuali sono pecore che hanno bisogno di un protettore: in Italia sono tutti vigliacchi, quindi di sinistra. Di non allineati ne conosco pochissimi.

Ateo bastardo! Ateo fasullo! Pensi solo all’esibizione della tua oscena bisessualità. Ridicolo sei! Pensa a Papa Giovanni, pensa a Wojtyla, pensa ai santi. Rispetta la Chiesa! Ignorante, capra! Ma quale laico, un finto laico, un prete del laicismo sei, quale laico! Ridicolo sei, lo sei sempre stato. No, diciamo che Papa Giovanni era un oppressore, che Paolo VI era un incapace, che Wojtyla non valeva nulla, che Madre Teresa di Calcutta non valeva nulla, che Padre Pio non valeva nulla… vale lui, che non ha fatto mai niente in vita sua! Capra ignorante! Quello è! Rispetta! Non portarmi dei fasulli… che fanno i laici del cazzo… ecco gli piace! Quello gli piace!
(Rivolgendosi ad Alessandro Cecchi Paone, da Markette, LA7, 8 febbraio 2007)