Primo appuntamento, le frasi da non dire (e il perché) per avere successo

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Ci sono frasi riguardanti il il primo appuntamento che dovete imparare a memoria. Non per sfoggiarle e fare un figurone. Tutto il contrario: per non farle uscire dalla vostra bocca. Dopotutto la vita può svoltare in un amen, da un momento all’altro: un incontro può cambiarla. Quello/a potrebbe essere una persona che non rivedremo mai più oppure colei con cui passeremo la nostra vita o una parte di essa. Ecco, nel qual caso, vediamo di non mandare tutto all’aria per delle uscite poco felici. Ok, il destino ci ha fatti incontrare, ma il destino traccia una strada, sta a noi percorrerla e cercare di non andare fuori pista.

Ciò detto, ecco le frasi del primo appuntamento da tenere per sé e il perché è meglio non pronunciarle.

Scusa, sono in ritardo!
(No, non ci siamo. Al primo appuntamento il ritardo non esiste, salvo incredibili imprevisti che sicuramente saranno poi compresi)

Dove andiamo?
(Pensateci prima. Come in tutte le cose – l’amore non fa eccezione – le persone vogliono soluzioni non quesiti da risolvere)

Sai, io ho fatto… Io ho detto… Il mio amico è…
(No, state parlando solo voi e soltanto di voi. Le persone hanno bisogno di essere ascoltate. Chiedete di loro, con garbo e senza invadenza. Placare il proprio ego è il primo passo per capire davvero chi si ha di fronte)

Che lavoro fai? E più o meno quanto si guadagna?
(Stop. La questione economica di ogni persona è una cosa assai intima. Più delle mutande che porta. Ci sarà modo e tempo per chiederlo e capirlo. Non al primo appuntamento)

Questo cameriere proprio non ce la fa…
(Cucitevi la bocca. Il nostro comportamento con una persona sconosciuta è il riflesso di ciò che potremmo diventare con chi ci sta vicino. L’analogia è dietro l’angolo: “Questo è maleducato con il cameriere, figuriamoci con chi gli sta accanto”. La logica non mente, mai)

Non ho mai incontrato una persona come te…
(Keep Calm: il miele così denso, più avanti. Siete al primo appuntamento, non vi state sposando. La retorica lasciatela nel baule dell’auto. Al massimo scrivete una poesia quando tornate a casa)

A me a letto piace fare…
(Tutto bene? Non è questione che di sesso non si possa parlare. Quello si chiama tabù. Si tratta semplicemente di ‘tatto’. Le persone sono complesse e si scoprono pian piano. Nelle sfere più intime ci si arriva per gradi, non dopo 5 minuti e dopo essersi fatti due spritz e una birra)

Non fai palestra vero?
(Altrimenti detto, datti una mossa che lì c’è da lavorare. Ecco, evitare!)

Sei molto bella, ma perché così magra? Mangi?
(Tralasciando i casi di anoressia, bulimia e altre patologie, che sono argomenti delicati e che vanno trattati in altra sede, stiamo parlando di persone di costituzione magra. Il vostro complimento, pensateci bene, non è un complimento. Anzi, tutt’altro: pesate le parole perché il sottotesto montante del “Mangi?” è: “Non mi piace, dovresti avere qualche chilo in più”)

Si, bello quel posto. Ci sono andato con la mia/il mio ex…
(La parola ex deve essere bandita al primo appuntamento. Non perché gli ex siano per forza ‘brutte persone’ o ‘innominabili’, ma perché significa, anche se voi non ve ne rendete conto, che con la mente siete rimasti là, a quella storia. E a nessuno piace essere il rincalzo di quella là o quello là. Specialmente in amore, sentirsi il rimpiazzo di qualcuno, è una delle sensazioni peggiori da provare. Tutto chiaro?)

Cosa ti aspetti da questo incontro?
(What? Non state interrogando qualcuno, né dovete fargli il terzo grado. Trattasi di un appuntamento. Siate ‘leggeri’, mettete a suo agio chi vi sta di fronte. Che dovrebbe dirvi? “Sei la persona della mia vita, ti amo e voglio una famiglia con te?”. Nel qual caso siete in tempo a levare le tende)

Posso sapere chi hai votato alle ultime elezioni?
(A meno che siate del ‘settore’ e quindi già c’è interesse comune sul tema, cercate di non portare l’argomento sulla politica. Motivo? La politica cela molti pregiudizi e crea spesso divisione. Potreste impantanarvi in sabbie mobili da cui farete fatica a uscire)

Scusa un attimo… (e vi mettete a guardare lo smartphone)
(Avete davanti una persona, in carne e ossa, e se siete arrivati a un appuntamento probabilmente c’è dell’interesse. A meno che dobbiate risolvere con il telefono situazioni molto importanti, tutto il resto è noia. Date attenzioni a lei, l’ultimo video virale di Instagram o l’ultimo tweet di Fedez possono attendere)

Hai mai pensato a matrimonio e figli?
(Forse un po’ impegnativa come domanda al primo incontro. Giusto?)