Giorgio Armani, alcune frasi del celebre stilista

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Giorgio Armani nasce a Piacenza l’11 luglio 1934. Andrà poi a studiare a Milano dove inizierà a lavorare nel settore della moda divenendo uno tra i più famosi stilisti e imprenditori al mondo. Nel 2015 Forbes ha stimato la sua ricchezza in circa 7,6 miliardi di dollari.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi celebri di Giorgio Armani, maestro di stile ed eleganza.

Ritengo che l’apparire abbia breve durata, ma l’essere sia per la vita.

Semplice non è mai il punto di partenza, ma sempre il punto d’arrivo.

Ho sempre ritenuto volgare l’esibizione del denaro.

La legge del lusso non è aggiungere, ma togliere.

Non ballo più. Ho smesso di ballare a 25 anni per non sfiorare il ridicolo.

Il creativo sicuro è un cretino.

Eleganza è intelligenza e misura.

Un uomo omosessuale è uomo al 100%. Non si deve vestire da omosessuale.

I miei capi non richiedono prove e misurazioni. Si infilano e basta.

La volgarità è la malattia della finta modernità.

Lo stile di Milano lo sintetizzerei con tre D: discrezione, disciplina, dovere.

Chiunque sappia in che panni si trova a suo agio, fa valigie perfette in cinque minuti.

L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.

La bontà mi sembra una qualità un po’ modesta. L’ambizione è una grande qualità.

Bisogna comunicare creare un immaginario, suggestionare.

La comodità. Dormo con addosso una t-shirt bianca.

Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.

Bisogna cominciare presto, prestissimo. A 15 anni se uno ha la moda dentro già se ne accorge.

Alla famiglia si torna sempre. Anzi, l’unica cosa che ha un senso è la famiglia.

La chiamo la regola di Cary Grant: vestiti in modo che, quando vedi una tua foto, non sia in grado di attribuirle una data.

Eliminate il superfluo, enfatizzate la comodità e riconoscete l’eleganza del poco complicato.

Un buon sedere è un buon sedere, ma per chi crea vestiti il nudo è autodistruzione.

Dio non lo vestirei né col doppiopetto, né in t-shirt e jeans: con un completo blu, confortevole e celestiale.

Rigore necessario. Il rigore nei sentimenti mi è necessario almeno quanto quello della forma.

La moda è quella che viene suggerita e che spesso è meglio evitare, lo stile invece è quello che ciascuno ha e deve conservare nell’arco della sua vita.

Il mio bagaglio? Una sacca con tre camicie azzurre, due golf blu, due pantaloni, quattro paia di mutande bianche.

Less is more. Evitare tutto quello che è evidente, quello che si considera lusso sfrenato, per scoprire un lusso più segreto, più riservato, meno diffuso.

I cretini non sono mai eleganti. Gli intelligenti invece, anche con due stracci addosso sono vestiti logicamente, quindi sono sempre eleganti.

Gli aggettivi con i quali mi identifico, come persona e stilista, sono: preciso, pignolo, rigoroso, intransigente, leale, costante, determinato, appassionato.

Lo stile consiste nel corretto bilanciamento tra sapere chi sei, che cosa va bene per te e come vuoi sviluppare il tuo carattere. I vestiti diventano l’espressione di questo equilibrio.

Penso che il mio gusto per l’eccentrico si andato in parallelo con quello per il rigore.

Crescere non vuol dire altro che adattare il mondo perfetto delle idee a quello imperfetto della realtà.

Ho dimostrato negli anni che sexy non è il corpo esposto allo sguardo di tutti, ma è suggerire, velare e rivelare, lasciando intuire senza mai esibire.

Quando l’omosessualità è esibita all’estremo come per dire “ah, sai sono omosessuale” è qualcosa che non ha niente a che fare con me. Un uomo deve essere un uomo.

Elimino le differenze tra uomo e donna. Ho dato all’uomo la scioltezza, la flessuosità, la morbidezza della donna. E alla donna il comfort, l’eleganza dell’uomo. Io destrutturo, ammorbidisco.

Per essere eleganti non si deve assolutamente aver l’aria di essersi vestiti a fondo, vale a dire essersi studiati molto bene, essersi coordinati; bisogna sempre avere un’aria piuttosto casuale, che non significa essere trasandati.

Essere famoso è quasi un impegno morale, per non smentirti, per mantenere la fiducia di chi ha creduto in te, per non perdere il tuo stile inconfondibile, con la convinzione che nella vita essere veramente famosi vuol dire esserlo sempre.