Grazia Deledda, le frasi della scrittrice sarda

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Grazia Deledda è stata una celebre scrittrice italiana vissuta tra il 1871 e il 1936. L’autrice sarda, nata a Nuoro in una famiglia numerosa e benestante, ha raccontato la sua terra aspra e selvaggia con inimitabile maestria.

Nel 1926 la scrittrice ricevette il Premio Nobel per la Letteratura, divenendo così la prima donna italiana ad essere insignita del prestigioso premio. Tra i suoi scritti più celebri spiccano titoli come Canne al vento, Marianna Sirca e Cenere, divenuti classici della letteratura italiana e non solo.

Ecco qui di seguito riportate alcune delle più belle frasi tratte delle opere di Grazia Deledda.

Possibile che non si possa vivere senza far male agli innocenti?

La vita passa e noi la lasciamo passare come l’acqua del fiume, e solo quando manca ci accorgiamo che manca.

«Il rimedio è in noi» sentenziò la vecchia. «Cuore, bisogna avere, null’altro»

Del resto tutti nella vita siamo così, in carcere, a scontare la colpa stessa di esser vivi.

Le più grandi cose si dicono in silenzio. Guarda la luna.

Mutiamo tutti, da un giorno all’altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano.

Il cuore le si sbatteva dentro quasi avesse messo le ali e anelasse a volar via.

Tutti siamo impastati di bene e di male, ma quest’ultimo bisogna vincerlo, Antonio. L’acciaio che è l’acciaio viene temprato e ridotto a spada, da chi vuol vincere il nemico.

Egli sentì le labbra di lei bagnate di lacrime lasciargli sulle dita come l’impronta di un fiore umido di rugiada.

Anche nella sua anima regnava una luce vaga, che talvolta si estingueva completamente: e davanti a lui si stendeva, interminabile e misteriosa come nel sogno, la via del male.

E come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché, – di dolore ch’era gioia, di gioia ch’era dolore.

Ah, per questo non amo neppure tornare laggiù; mi pare che ci ho lasciato qualche cosa e che non la ritroverei più…

Da una muraglia nera una finestra azzurra vuota come l’occhio stesso del passato guarda il panorama melanconico roseo di sole nascente.

Un uomo libero è sempre adatto per una donna libera: basta ci sia l’amore.

Mettiti sull’orlo del mare, e conta e conta tutti i granelli della terra: quando li avrai contati saprai che essi sono un nulla in confronto degli anni dell’eternità.

La famiglia ricomposta? Il vaso rotto riattaccato col mastice, incapace a contenere più il liquido: aria soltanto.