Henry David Thoreau: le frasi note dell’intellettuale americano

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Henry David Thoreau è stato un celebre filosofo e scrittore americano. Nato a Concord nel 1817, l’autore è uno dei più importanti pensatori degli Stati Uniti. Lo scrittore è noto soprattutto per la sua opera Walden, ovvero vita nei boschi. Lo scritto è un resoconto dell’avventura dello stesso autore che dedicò due anni della sua vita a ricercare un rapporto intimo con la natura.

Nel 1849, Thoreau diede poi alle stampe il saggio Disobbedienza civile con cui si schierò apertamente contro il governo americano e le sue scelte in merito alla schiavitù e alla guerra espansionistica in Messico.

Ecco le frasi più belle e le citazioni più celebri attribuite a Henry David Thoreau.

La bontà è il solo investimento che mai fallisce.

La castità è la fioritura dell’uomo; e ciò che si chiama Genio, Eroismo, Santità e simili, sono solo i vari frutti che vengono come conseguenza di essa. L’uomo fluisce subito a Dio quando il canale della purezza è aperto. Alternativamente, la nostra purezza c’ispira e la nostra impurità ci abbatte. Benedetto colui che è certo che l’animale che sta nel suo cuore sta morendo giorno per giorno, e che l’essere divino è in lui affermato.

Che ogni uomo renda noto quale tipo di governo farebbe nascere in lui il rispetto: sarà il primo passo per riuscire ad averlo.

Ogni generazione ride delle mode vecchie, ma segue religiosamente quelle nuove.

Tutti gli uomini hanno bisogno non di qualcosa con cui fare, ma di qualcosa da fare, o piuttosto di qualcosa per essere.

Se volete essere casti, dovete essere temperati.

Dallo sforzo vengono purezza e saggezza, l’ignoranza e la sensualità provengono dall’accidia.

Siamo tutti scultori e pittori, e il nostro materiale è la nostra stessa carne, il nostro sangue, le nostre ossa.

In ogni stagione, e a qualunque ora del giorno e della notte, è sempre stata mia cura migliorare quanto più potessi l’attimo in cui mi trovavo a vivere, e fermarlo per vivere nel punto d’incontro di due eternità, il passato e il futuro, vale a dire nel presente; e attenermi fedelmente a esso.

Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose delle quali può fare a meno.

La percezione della bellezza è un test morale.

Un uomo saggio non lascia il giusto alla mercé del caso né desidera che esso si affermi attraverso il potere della maggioranza.

In generale, noi non siamo dove siamo, ma in una falsa posizione.

Dico: guardatevi da tutte le imprese che richiedono abiti nuovi, invece che nuovi «indossatori».

Se non c’è l’uomo nuovo, come si potranno fare abiti che gli si adattino? Se dovete intraprendere qualche cosa di nuovo, fatelo nei vostri abiti vecchi.

Ogni vestito è pietoso e grottesco, quando non è indosso all’uomo.

Sotto un governo che imprigiona chiunque ingiustamente, il vero posto per un uomo giusto è la prigione.

A lungo andare gli uomini colpiscono soltanto ciò cui mirano. Pertanto, sebbene in principio falliscano il segno, meglio sarebbe che mirassero a qualcosa di più alto.

Il soldato che si rifiuta di servire in una guerra ingiusta è applaudito da coloro che non si rifiutano di appoggiare il governo ingiusto che conduce quella stessa guerra.

La superficie della terra è morbida, atta a ricevere l’impronta dei piedi umani; così sono i sentieri che la mente percorre. Come devono essere logore e polverose le strade maestre del mondo, e quanto profondi i solchi della tradizione e della conformità.

Le qualità migliori della natura umana, come i fiori in boccio, si possono conservare solo avendone la massima cura. Eppure noi non trattiamo né noi stessi né gli altri con tanta tenerezza.

Mi viene da pensare che non sono tanto gli uomini i guardiani delle greggi, ma le greggi guardiani degli uomini, perché quelle sono molto più libere di questi.

In breve io sono convinto, sia per fede che per esperienza, che mantenersi su questa terra non sia una cosa ardua ma un passatempo, se si vive con saggezza e semplicità: ché gli scopi della nazione più semplice sono sempre gli svaghi di quelle più superficiali.

Non c’è odore più cattivo di quello emanato dalla bontà corrotta: è l’umana e divina carogna che lo produce. Se sapessi con sicurezza che un uomo sta venendo da me per farmi del bene, correrei a mettermi in salvo.

I nostri costumi sono stati corrotti a furia di comunicare con i santi. I nostri libri dei Salmi risuonano di armoniose maledizioni contro Dio, e Lo sopportano sempre.

Per un’infermità della nostra natura, noi immaginiamo una situazione e ci poniamo in essa; così ci troviamo in due situazioni diverse, contemporaneamente. L’uscirne è due volte difficile.

Molti si credono troppo superiori per farsi mantenere dalla città, ma più spesso succede che non siano tanto superiori da non mantenersi con mezzi disonesti, cosa che dovrebbe essere assai più disonorevole.

La ricchezza superflua può comperare solo cose superflue, ma per comprare ciò che è necessario all’anima non occorre danaro.

Per quanti uomini la lettura d’un libro è stata l’inizio d’una nuova era nella loro vita!

Per la maggior parte, noi siamo più soli quando usciamo tra gli uomini che quando restiamo in camera nostra. Un uomo che pensi o lavori è sempre solo – lasciatelo stare dove vuole. La solitudine non è misurata dalle miglia di distanza che si frappongono fra un uomo e il suo prossimo.

Semplicità, semplicità semplicità! Dico, che i vostri affari siano due o tre e non cento o mille; invece d’un milione contate mezza dozzina, e tenete i vostri conti sull’unghia del pollice!

Il tempo non è che il ruscello dove io vado a pesca.

Se l’uomo è vivo, c’è sempre il pericolo che egli possa morire, sebbene si debba ammettere che il pericolo è minore in proporzione a quanto egli è più morto che vivo, tanto per cominciare.

In me stesso trovavo, e trovo, un istinto verso una vita più alta, o, come si dice, spirituale (come succede a molti uomini), e per un altro verso una vita selvaggia, primitiva ed esuberante: io le accettavo reverentemente ambedue.

Nessun essere umano, superata la spensierata età della fanciullezza, vorrà uccidere per semplice piacere una qualsiasi creatura che vive nella sua stessa maniera. La lepre, nella sua agonia, grida come un fanciullo.

Credo che ogni uomo che sia sempre stato sincero nel conservare nelle migliori condizioni le proprie più alte e poetiche facoltà, sia stato particolarmente incline ad astenersi da cibo animale e da molto cibo di qualsiasi genere.