Hermann Hesse, le frasi del filosofo scrittore tedesco

  • Commenti disabilitati su Hermann Hesse, le frasi del filosofo scrittore tedesco
  • Autori / Scrittori

Hermann Hesse è stato un celebre scrittore e filosofo tedesco, naturalizzato svizzero. Nel 1946 Hesse venne insignito del Premio Nobel per la letteratura.

Nel corso della sua lunga carriera, lo scrittore ha firmato romanzi e numerose raccolte di racconti. Tra le sue opere più famose ci sono capolavori come Narciso e Boccadoro, Siddharta e Il lupo della steppa. I suoi scritti rispecchiano l’interesse dell’autore per l’esistenzialismo, il misticismo e le filosofie orientali.

In questa pagina troverete un ricco elenco con le più belle frasi e citazioni tratte dalle opere di Hermann Hesse.

Quando ti piace qualcuno, ti piace nonostante i suoi difetti. Quando ami qualcuno, lo ami con i suoi difetti.

La felicità, amico, è ovunque, sui monti e nelle valli, nei fiori e nei cristalli.

Se per la tua gioia hai bisogno del permesso di altri, sei proprio un povero sciocco.

È grave morire senza aver capito la vita. È drammatico vivere senza aver capito la morte!

Il male nasce sempre dove l’amore non basta.

Come corpo ognuno è singolo, come anima mai.

Gli esseri umani sono per lo più mezzi uomini e fra loro ci sono molte bestie.

Non sapevo niente di ieri né di domani, ero avvolto e soavemente lambito da un felice oggi.

Se temiamo qualcuno, riconosciamo a costui un potere su di noi.

Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell’anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini.

Troppo spesso togliamo tempo ai nostri amici per dedicarlo ai nostri nemici.

La gioventù si conclude quando finisce l’egoismo; la maturità inizia quando si vive per gli altri.

Ciò che conta è tutto dentro di noi.

Non permettere alla donna di cambiarti, quando l’avrà fatto si sarà stancata di te.

La vita di ogni uomo è una via verso se stessi, il tentativo di una via, l’accenno di un sentiero.

Finché vi saranno i mattatoi vi saranno i campi di battaglia.

L’amore si può mendicare, comprare, regalare, si può trovarlo sulla strada, ma non si può estorcere.

La musica si fonda sull’armonia fra cielo e terra, sulla concordanza fra il torbido e il chiaro.

Amiamo ciò che ci somiglia e comprendiamo ciò che il vento ha scritto sulla sabbia.

Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto scegliersi.

L’amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l’amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé.

Solo chi ha necessità di un tocco delicato, sa toccare con delicatezza.

Imparare, fare, guardare, viaggiare.

L’aforisma è una sorta di gemma, tanto più preziosa quanto più rara, e godibile solo in dosi minime.

Non c’è felicità nell’essere amati. Ognuno ama se stesso; ma amare, ecco la felicità.

Cosa sono i millenni? Un manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell’eternità.

In natura non esiste nulla di così perfido, selvaggio e crudele come la gente normale.

Disperazione è il risultato di ogni serio tentativo di comprendere e giustificare la vita umana.

Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli.

Il mondo non è meno strano fuori dei manicomi che dentro.

La solitudine è indipendenza: l’avevo desiderata e me l’ero conquistata in tanti anni.

Io vivo nei miei sogni. Anche gli altri vivono nei sogni, ma non nei loro, ecco la differenza.

La natura ha migliaia e migliaia di colori, e noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina.

Ogni superiore umorismo comincia con la rinuncia dell’uomo a prendere sul serio la propria persona.

Senza le parole, senza la scrittura e senza il libri non ci sarebbe la storia, non potrebbe esserci alcuna nozione di umanità.

Questo infatti ho più che mai odiato, aborrito e maledetto: questa soddisfazione, la salute pacifica, il grasso ottimismo del borghese; la prospera disciplina dell’uomo mediocre, normale, dozzinale.

I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.

Hai paura solo se non sei in armonia con te stesso. Le persone hanno paura perché non si sono mai impadronite di se stesse. Un’intera società è composta di uomini che hanno paura dello sconosciuto che c’è in loro.

L’uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo veste e lo protegge.

Per sperimentare la felicità è necessario essere liberi dal tempo e perciò tanto dalla paura quanto dalla speranza, e questa capacità per la maggior parte delle persone si perde con gli anni.

Dove si crea un’opera, dove si continua un sogno, si pianta un albero, si partorisce un bimbo, là opera la vita e si apre una breccia nell’oscurità del tempo.

Le azioni degli uomini non scaturiscono neppure per la centesima parte da riflessioni razionali. Si può essere pienamente convinti dell’assurdità di un certo comportamento, e tuttavia attuarlo con fervore.

Tra gli esseri umani, anche se intimamente uniti, è sempre aperto un abisso che solo l’amore può superare, e anch’esso solo con una passerella di fortuna.

Anche la vita più infelice ha le sue ore di sole e i suoi fiorellini fortunati in mezzo alla sabbia e alle pietraie.

Talvolta aveva desiderato d’essere un albero, perché gli alberi gli sembravano così pieni di quiete, di forza e di dignità.

Non è facile avere un bel giardino: è difficile come governare un regno. Ci si deve risolvere ad amare anche le imperfezioni, altrimenti ci si illude.

Tutti sanno per esperienza che è facile innamorarsi, mentre amare veramente è bello ma difficile. Come tutti i veri valori, l’amore non si può acquistare. Il piacere si può acquistare, l’amore no.

Un figlio può prendere dal padre il naso e gli occhi e persino l’intelligenza, ma non l’anima. L’anima è nuova, in ogni uomo.

Fa parte delle imperfezioni e delle rinunce della vita umana il fatto che la nostra infanzia debba diventarci estranea e cadere nell’oblio, come un tesoro sfuggito a mani che giocavano, e precipitato in un pozzo profondo.

L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere.

La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.

Ogni essere umano è qualcosa di personale e di irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.

Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.

Camminare all’aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d’acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell’animo.

Chi pretende musica invece di rumore, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, lavoro invece di attività, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria.

E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.

La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell’aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri pochi sono, come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c’è vento che li tocchi, hanno in se stessi la loro legge e il loro cammino.

Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l’effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.

La vera vocazione di ognuno è una sola, quella di conoscere se stessi. Uno può finire poeta o pazzo, profeta o delinquente, non è affar suo, e in fin dei conti è indifferente. Il problema è realizzare il suo proprio destino, non un destino qualunque, e viverlo tutto fino in fondo dentro di sé.