Isabel Allende, le citazioni più belle

  • Commenti disabilitati su Isabel Allende, le citazioni più belle
  • Autori / Scrittori

Isabel Allende è una scrittrice icona della letteratura mondiale. Cilena naturalizzata statunitense, Isabel ha dato lustro alla letteratura latinoamericana firmando romanzi di enorme successo come La casa degli Spiriti, Paula, Il piano infinito e D’amore e ombra.

Dopo il colpo di Stato di Pinochet nel 1973, la scrittrice ha lasciato il Cile per trasferirsi prima in Venezuela e poi in California.

Le sue opere sospese tra mito e realismo si ispirano alla sua avventurosa vita, segnata da grandi gioie e grandi dolori come la perdita dell’amata figlia Paula.

In questa pagina troverete alcune frasi di Isabel Allende e citazioni tratte dalle sue opere.

Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.
(Paula)

Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore fra due insondabili silenzi.
(Paula)

Il problema della finzione è che deve essere credibile, la realtà invece raramente lo è.
(Paula)

Tutti nasciamo felici. Lungo la strada la vita ci si sporca, ma possiamo pulirla.
(L’amante giapponese)

Se si riesce a vivere abbastanza si ha la possibilità di rivedere le proprie condizioni e rettificarne alcune. (Santiago de León)

Il dolore, come tutte le sensazioni, è una porta per entrare nell’anima.
(Il gioco di Ripper)

Una buona giornata più un’altra buona giornata uguale una buona vita
(Il gioco di Ripper)

Più invecchio e più mi sento ignorante. Solo i giovani hanno una spiegazione per ogni cosa
(La città delle bestie)

Come sarebbe stata diversa la storia di Romeo e Giulietta se avessero avuto un telefono!
(Il mio paese inventato)

Niente cambia; noi esseri umani ripetiamo gli stessi peccati più e più volte, in eterno.
(Inés dell’anima mia)

Un uomo fa quel che può, una donna quello che lui non può.
(Inés dell’anima mia)

Ricordati che il saggio è sempre allegro perché accetta la verità.
(La figlia della fortuna)

La vera amicizia resiste al tempo, alla distanza ed al silenzio.
(Ritratto in seppia)

E’ certo meglio essere maschi piuttosto che donne, perché anche il maschio più miserando ha una moglie cui comandare.

I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.