Mahatma Gandhi, le frasi più belle del filosofo indiano

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Mahatma Gandhi è stato un politico e filosofo indiano. Nato in una famiglia benestante, Gandhi si laureò in Legge ma fin da subito decise di battersi contro i soprusi e il razzismo. L’attivista indiano è infatti considerato il padre della resistenza non violenta all’oppressione. Grazie a lui, l’India ha conquistato l’indipendenza attraverso la disobbedienza civile.

Riconosciuto in India come ‘Padre della Nazione’, Gandhi è stato assassinato nel 1948 da un fanatico indù. Nella data della sua nascita, il 2 ottobre, è stata dichiarata la Giornata Internazionale della non violenza dall’Assemblea della Nazioni Unite.

Ecco di seguito alcune delle frasi più belle di Mahatma Gandhi per lasciarsi ispirare.

Io stesso sono un anarchico, ma di un tipo diverso.

L’amore chiama amore da tutti.

Occhio per occhio e il mondo diventa cieco.

L’uomo diventa spesso ciò che crede di essere.

La Verità non danneggia mai una causa giusta.

La preghiera è la chiave del mattino e il catenaccio della sera.

Meglio un milione di volte sembrare infedeli agli occhi del mondo che esserlo verso noi stessi.

La non-violenza è il primo articolo della mia fede. È anche l’ultimo articolo del mio credo.

Ogni nazione è il complemento dell’altra.

Non conosco peccato più grande di quello di opprimere gli innocenti in nome di Dio.

Non considero nessun sacrificio troppo grande per vedere Dio faccia a faccia.

La forza non deriva dalla capacità fisica. Deriva da una volontà indomita.

Non voglio prevedere il futuro. Mi occupo del presente. Dio non mi ha dato alcuna autorità sul momento seguente.

Per me la vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano.

La non-violenza non prende il potere, non lo desidera neanche. È il potere che va verso di lei.

Nello Stato ideale non vi è potere politico perché non vi è Stato.

La nonviolenza fa bene a chi la fa e a chi la riceve.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.

Mi sembra chiaro come la luce del giorno che l’aborto sarebbe un crimine.

Odio il privilegio e il monopolio. Qualunque cosa non possa essere condivisa con le masse per me è tabù.

Non volendo pensare a quello che mi porterà il domani, mi sento libero come un uccello.

Se non avessi il senso dell’umorismo, mi sarei suicidato da un pezzo.

Nessuna cultura può vivere se vuole essere esclusiva.

Meditare significa attendere Dio.

È poeta chi ha la capacità di portare alla luce quanto di buono è latente nell’animo umano.

Il più grande, per rimanere grande, deve scegliere di essere il più umile.

La vera bellezza, dopotutto, consiste nella purezza del cuore.

A una popolazione affamata l’unica forma in cui Dio può apparire è lavoro e promessa di cibo.

Che nessuno dica di essere seguace di Gandhi. È sufficiente che io sia seguace di me stesso.

L’assenza di paura è il primo requisito della spiritualità. I codardi non possono mai essere morali.

È meglio, quando si prega, avere un cuore senza parole piuttosto che delle parole senza un cuore.

La dottrina che ha guidato la mia vita non è sostenuta dall’inazione, ma dalla più alta azione.

Per poter criticare, si dovrebbe avere un’amorevole capacità di chiara intuizione e un’assoluta tolleranza.

Chiamare la donna il sesso debole è una calunnia; è un’ingiustizia dell’uomo nei confronti della donna.

La vera moralità consiste non già nel seguire il sentiero battuto, ma nel trovare la propria strada e seguirla coraggiosamente.

Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra produrre il bene, è un bene temporaneo; mentre il male che fa è permanente.

Il genere umano può liberarsi della violenza soltanto ricorrendo alla non-violenza. L’odio può essere sconfitto soltanto con l’amore.

Mi sto sforzando di vedere Dio attraverso il servizio dell’umanità, perché so che Dio non è né in cielo, né sottoterra, ma in ognuno di noi.

Il più duro metallo si arrende al grado di calore sufficiente. Nello stesso modo il cuore più duro deve fondere all’adeguato grado di calore della non-violenza. E non c’è limite alla capacità della non-violenza di generare calore.

La disubbidienza per essere civile dev’essere sincera, rispettosa, contenuta, mai provocante, deve basarsi su principi bene assimilati, non dev’essere capricciosa e soprattutto non deve nascondere rancore e odio.

Se potessimo cancellare l'”Io” e il “Mio” dalla religione, dalla politica, dall’economia ecc. saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra.

Vi invito a combattere il nazismo senza armi, o, per attenermi alla terminologia militare, con armi non-violente.

Hitler ha ucciso cinque milioni di ebrei. È il più grande crimine dei nostri tempi. Ma gli ebrei avrebbero dovuto offrirsi alla mannaia del boia. Avrebbero dovuto precipitarsi nel mare da sé, dall’alto di una scogli era… Questo avrebbe fatto insorgere il mondo intero e il popolo tedesco.