Maurizio Costanzo le frasi storiche del giornalista

  • Commenti disabilitati su Maurizio Costanzo le frasi storiche del giornalista
  • Autori / Giornalisti

Maurizio Costanzo è un volto simbolo della televisione e del giornalismo italiano. Nato a Roma nel 1938, Costanzo ha esordito in radio ma ha raggiunto enorme popolarità sul piccolo schermo conducendo il Maurizio Costanzo Show.

La trasmissione, in onda dal 1982 e registrata al Teatro Parioli di Roma, ha ospitato nel corso degli anni volti noti dello spettacolo e della cultura e lanciato personaggi diventati celebrità come Enzo Iacchetti, Vittorio Sgarbi e Giobbe Covatta. Grande amico del giudice Giovanni Falcone, è stato vittima di un attentato di stampo mafioso il 14 maggio 1993. Il giornalista, che si trovava con la moglie Maria De Filippi, è scampato miracolosamente alla morte.

In questa pagina è disponibile una ricca raccolta con le frasi più belle e le citazioni più celebri attribuite a Maurizio Costanzo.

L’unica cosa che arresta la caduta dei capelli è il pavimento.

Io non odio, è troppo faticoso ricordarsi giorno dopo giorno chi e perché.

Il pettegolezzo diverte solo noi giornalisti: ce la cantiamo e ce la suoniamo.

Un governo dura meno di una gravidanza.

Sono arrivato al quarto matrimonio per trovare quello giusto.

Perché mi sono sempre sposato e non ho optato per la convivenza? Sono per la legalità, ecco perché.

Una volta l’onestà era il minimo che si richiedesse ad un individuo. Oggi è un optional.

Simona Izzo? Con lei è stata una storia vera, viva. Non l’ho sposata perché… non lo so.

In Italia non ci si deve mai dimettere da nulla. Ne sono pronti, sempre, altri sette.

Un figlio adottato può dare grandi soddisfazioni, esattamente come tutti gli altri figli.

Credo che il segreto sia proprio fare semplicemente il padre, di quello che è semplicemente tuo figlio.

L’attenzione agli altri, un talento indispensabile per chi fa il nostro lavoro.

Maria ha imparato da sola, seguendomi, osservandomi.

Ora Maria lavora molto, ma continuiamo a ‘difendere’ le nostre cene assieme.

Come conquistare le donne? Esserci, prima cosa. Seconda, farle ridere. Noi uomini siamo noiosi di solito. Ma ripeto: esserci.

Ho già detto che quelle di Maria De Filippi sono le mani nelle quali vorrei morire.

Sono in video da 42 anni. Ma la voglia ce l’ho ancora, è la stessa di quel ragazzo di tanti anni fa… Forse è un po’ una malattia.

L’intervista alla quale sono affezionato di più? Il faccia a faccia con Maria: è stato un confronto molto vero e ha fatto il record.

Renato Zero? Il giovanotto vestito come la Osiris, sollecita la fantasia, frantuma gli schemi abituali, ipotizza triangoli che turbano qualche sonno.

Mi sono sposato quattro volte perché, se il matrimonio si incrinava, non cercavo un amante, preferivo affrontare i problemi della separazione.

Dico subito che Rino Gaetano era un artista e aggiungo: non si può tranquillamente dire di tutti. Era un artista, con tutte le fragilità degli artisti, con la presenza e la voglia spesso determinante di provocare.

Ottant’anni… Il momento giusto per ringraziare di essere arrivato fino a questa età. Per guardare al futuro, ma spesso anche al passato. E per sentirsi molto fortunato: sto bene, ancora riconosco, ho tre figli e quattro nipoti.