Nazim Hikmet, le frasi del celebre poeta turco

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Nazim Hikmet è stato un celebre poeta e scrittore turco. Nato a Salonicco nel 1902, l’autore è considerato uno dei più importanti poeti turchi dell’epoca moderna. Esordì nella poesia a soli 17 anni e nel 1921, negli anni della Rivoluzione russa, si recò a Mosca. Al sui ritorno in Turchia subì diversi processi per propaganda comunista e complotto contro il governo.

Hikmet fu condannato alla prigione e all’esilio. Tra le sue opere più celebri spiccano le raccolte di poesie d’amore e il romanzo Gran bella cosa è vivere, miei cari.

In questa pagina si troveranno alcune tra le più belle frasi di Nazim Hikmet.

Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I nostri giorni più belli non li abbiamo ancora vissuti. E quello di più bello che vorrei dirti non te l’ho ancora detto.

Mi sono svegliato anche questa mattina e ti amo.

Riempi il tuo cranio di vino, prima che si riempia di terra.

Passano le nuvole, cariche di notizie. La lettera che non è arrivata si accartoccia nella mia mano.

I giorni sono fette di melone profumati di vita insieme a te.

La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio, come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’aldilà. Non avrei molto da fare che vivere.

E il fuoco sposa il ghiaccio e la morte sposa la vita. Come la vita sposa l’amore… tu mi sposerai.

Siamo in gara con noi stessi, o mia rosa. O noi porteremo la vita sulle stelle morte e la morte calerà sul nostro mondo.

Tu hai le ali e non puoi volare, io ho le mani e non posso pensare.

Godi di tutti i beni terrestri, del sole, della pioggia e della neve, dell’inverno e dell’estate, del buoi e della luce, ma prima di tutto godi dell’uomo.

Mia Rosa, pupilla dei miei occhi, non ho paura di morire, ma morire mi secca…è questione di amor proprio.

C’è un albero dentro di me trapiantato dal sole, le sue foglie oscillano come pesci di fuoco, le sue foglie cantano come usignoli.