Nicolas de Chamfort, le 51 frasi più belle dello scrittore

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Sebastien Roch Nicolas de Chamfort, noto più semplicemente come Chamfort, è stato uno scrittore e aforista francese vissuto nel 1700. La sua fama è legata soprattutto alle sue opere teatrali come la commedia Marchand de Smyrne del 1770.

Durante i travagliati anni della Rivoluzione Francese, Chamfort fu un fervente giacobino. Durante il periodo del Terrore, a causa di alcune sue critiche nei confronti del nuovo regine, l’autore rischiò l’arresto.

Le sue opere, caratterizzate da uno stile sagace e brillante, affrontano spesso argomenti importanti come il rapporto tra gli uomini e il sistema e il pessimismo nei confronti della società. Ecco di seguito riportate alcune massime e citazioni tratte dalle opere di Nicolas de Chamfort.

Ci sono sciocchezze ben presentate come ci sono sciocchi ben vestiti.

Celebrità: il vantaggio di essere conosciuti da chi non vi conosce.

L’uomo arriva come un novizio ad ogni età della vita.

La falsa modestia è la più decente fra tutte le bugie.

La notorietà senza merito ottiene una considerazione senza stima.

L’amante troppo amato dalla sua amante finisce con l’amarla di meno, e viceversa.

Bisogna saper fare le sciocchezze che il nostro carattere ci domanda.

Ad alcuni uomini le illusioni sulle cose che stanno loro a cuore sono necessarie come la vita stessa.

All’idropico, fa di più chi lo guarisce della sete di chi gli offre un barile di vino. Applicate questa massima alle ricchezze.

Chi non ha carattere non è un uomo, è una cosa.

Il pensiero consola di tutto, a tutto rimedia. Se talvolta è lui a farvi del male, chiedetegli il rimedio relativo: lo avrà senz’altro.

Il divorzio è tanto naturale che in molte case esso si corica tutte le notti fra i consorti.

La stima val più della celebrità, la considerazione più della fama, l’onore più della gloria.

Per quanto male un uomo possa pensare delle donne, non c’è donna che non pensi peggio di lui.

Che cos’è un cardinale? È un prete vestito di rosso, che riceve centomila scudi dal re per burlarsi di lui in nome del papa.

Le nozze vengono dopo l’amore come il fumo dopo la fiamma.

Bisogna riconoscere che, per essere felici in questo mondo, ci sono delle facoltà dell’anima che bisogna interamente paralizzare.

Ci sono secoli in cui l’opinione pubblica è la peggiore delle opinioni.

Gli uomini si governano con la testa. Non si gioca a scacchi col buon cuore.

Avete tre tipi di amici: quelli che vi amano, quelli che non vi danno la giusta attenzione e quelli che vi detestano.

Imparando a conoscere i mali della natura, si disprezza la morte; imparando a conoscere quelli della società, si disprezza la vita.

Il variare delle mode è la tassa che l’industria del povero impone alla vanità del ricco.

Pochi i vizi che impediscono a un uomo di avere tanti amici quanto il possesso di troppe straordinarie qualità.

Le belle ragazze hanno un’infelicità comune ai re: non hanno amici e non se ne accorgono.

L’ambizione s’attacca più facilmente alle anime piccole che alle grandi, come il fuoco si appicca più facilmente alla paglia e alle capanne che ai palazzi.

A mano a mano che la filosofia fa progressi, la stupidità raddoppia i propri sforzi per ricostituire il dominio dei pregiudizi.

I tre quarti delle follie non sono che stupidaggini.

Che cos’è un’amante? Una donna presso la quale ci dimentichiamo quel che si sa a memoria, come dire tutti i difetti del suo sesso.

Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l’incendio e si castiga chi ha dato l’allarme.

Chi non ha vera grandezza d’animo non può avere bontà; può avere soltanto bonomia.

Le passioni fanno vivere l’uomo, la saggezza lo fa soltanto vivere a lungo.

Quando si vuol piacere nel mondo, bisogna risolversi a lasciarsi insegnare molte cose che si sanno da persone che le ignorano.

I desideri smodati sono fonte di sofferenza, e la felicità della vita comincia solamente dove essi finiscono.

L’uomo economo è il più ricco degli uomini, ma l’avaro è il più povero.

In amore tutto è vero e tutto è falso; e questa è la sola cosa su cui non si possono dire delle assurdità.

L’amore è come le epidemie: più uno le teme, più è esposto al contagio.

Tutte le passioni esagerano, e sono passioni appunto perché esagerano.

Il matrimonio e il celibato hanno entrambi degli inconvenienti; bisogna scegliere quello in cui gli inconvenienti non sono senza rimedio.

Esiste un particolare piacere nel coraggio che sa collocarsi al di sopra della ricchezza. Disprezzare il denaro equivale in effetti a detronizzare un re. Ci si prova un bel gusto.

L’indecisione, l’ansietà sono per lo spirito e per l’anima quello che la tortura è per il corpo.

Soltanto l’inutilità del primo diluvio trattiene Dio dal mandarne un secondo.

Il pessimista si lamenta al vento, l’ottimista aspetta che il vento cambi ed il realista aggiusta le vele.

Amore, amabile follia.

Bisogna scegliere tra amare le donne e conoscerle: non c’è via di mezzo.

Bisogna essere giusti prima che generosi, come si hanno delle camicie prima di avere dei pizzi.

Il vizio non sarebbe completamente vizio se non odiasse la virtù.

Gli economisti sono dei chirurghi che posseggono un ottimo scalpello e un bisturi sbrecciato: lavorano a meraviglia sul morto e martirizzano il vivo.

L’uomo povero, ma indipendente, non è che agli ordini della necessità. L’uomo ricco, ma subordinato, è agli ordini di un altro uomo o di parecchi.

Il successo produce successo, come il denaro produce denaro.

Che cosa può essere un fatuo senza la sua presunzione? Se togliete le ali a una farfalla, non resta che un verme.

Ci sono più pazzi che savi; e nel savio medesimo c’è più follia che saggezza.