Rino Gaetano: frasi e citazioni celebri del compianto cantautore

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Rino Gaetano è stato un celebre cantautore italiano. Nato a Crotone nel 1950, l’artista ha lasciato il segno nella storia della musica grazie alla sua ironia. Rino Gaetano è noto infatti per aver firmato brani di grande denuncia sociale, celata spesso dietro testi solo apparentemente leggeri e disimpegnati.

La sua brillante e fortunata carriera si è tragicamente interrotta il 2 giugno 1981, quando il cantautore è rimasto vittima di un incidente stradale a soli trent’anni.

Ecco che si riporta di seguito un ricco elenco con le citazioni più belle tratte dalle canzoni di Rino Gaetano.

Solo io rimango a guardare il vero | in questo mondo che è una finta | dell’apparenza.

È morto in un giorno di festa, | leggeva il giornale agli amici al bar, | amava la vita di tutti | ustionata dalla pubblicità.

Ma non posso restare in questo mondo come ora faccio | io guardo in faccia la vita le cose i fatti di tutti.

Chi vive col padre, chi fa la rapina, | chi sposa la Gina, chi ha rotto con tutti, | chi vince a Merano, chi cerca il petrolio, | chi dipinge ad olio, chi chiede un lavoro.

Sul mare sei nato tu in una città del Sud | la lasciasti un giorno e poi non ci sei andato più.

E sono ormai convinto da molte lune | dell’inutilità irreversibile del tempo.

È morto in un giorno di festa, | leggeva il giornale agli amici al bar, | amava la vita di tutti | ustionata dalla pubblicità.

Ma visto che mi vuoi lasciare | è inutile tergiversare, | rendimi le mie parole | che ti ho detto con amore | e le frasi e le poesie, | quelle tue e quelle mie.

Chi vive in baracca, chi suda il salario, | chi ama l’amore e i sogni di gloria, | chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria.

Non rimane che gente assurda | con le loro facili soluzioni, | nei loro occhi c’è un cannone, | e un elisir di riflessione.

Di quel sale mattutino che tu prendi in riva al mare, | di quel sale che a pensarci ti vien voglia di pensare.

E quando la tua mente prende il volo | ti accorgi che sei rimasto solo.

Io scriverò sul mondo e sulle sue brutture, | sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure, | sul mio passato e sulle mie paure.

Cogli la mia rosa d’amore, | regala il suo profumo alla gente, | cogli la mia rosa di niente.

Cerco una donna che sia la meglio, | che mi sorrida al mio risveglio, | e che sia bella come il sole d’agosto… | intelligente si sa! | Ma in fondo è bella, però è la mia donna e io ci sto.

Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso, | con stelle al neon e un poco di Universo, | e mi sento un eroe a tempo perso.

Rare tracce di signori | benpensanti e non creduti, | traffichini grossi e astuti, | ricchi, forti e incensurati.

Rare tracce di un passato | che è passato e che ritorna, | lascia un segno e poi sparisce, | dove andrà?

Ed io riconosco che ci sei tu | e faccio tutto, penso, scrivo, rubo, mangio | per conoscerti di più.

Rare tracce di gente | che lavora, che produce, | quando chiede nulla scuce | a un sistema che non va.

Può offrire interessanti prospettive | e portare ed equilibrate e non traumatiche decisioni.

Ruba, picchia, usa il pugnale | se no a che vale avere la tua età.

Bevi vino e whisky and soda | perché è moda, perché va giù, | fuma al mattino appena sveglio, | non c’è di meglio non c’è di più.

La donna di strada è un fatto mitico | se a prezzo politico ci puoi pure sta’.

A te che odi i politici imbrillantinati | che minimizzano i loro reati, | disposti a mandare tutto a puttana | pur di salvare la dignità mondana, | a te che non ami i servi di partito | che ti chiedono il voto, un voto pulito.

Partono tutti incendiari e fieri | ma quando arrivano sono tutti pompieri.

È ovvio, adoro fare l’ironia, | detesto cordialmente l’allegria.

E lei scopriva ogni giorno il valore del denaro e le conseguenze, | toccava il cielo con un dito e sanava le ferite con la rivoluzione.

Insieme a te per rendermi interessante | mi compro un turbante, mi invento un’amante, | divento galante insieme a te.

Non ho mai raccontato una storia d’amore mia, perché raccontare i fatti miei può anche dare fastidio alla donna che sta con me, perché potrei correre il rischio di perderla: a questo punto preferisco perdere la canzone.