Rudolf Nureyev, le citazioni più belle

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Rudolf Nureyev è stato un ballerino e coreografo russo di fama mondiale. Tra i più grandi danzatori del XX secolo, Nureyev è stato soprannominato ‘the flyng tatar’ ovvero ‘il tataro volante’. Il soprannome è riconducibile alle abilità acrobatiche del ballerino e alla sua incredibile velocità nella danza.

Nureyev fu un vero e proprio innovatore nell’ambito della danza classica. Grazie a lui e alle sue abilità tecniche, il ruolo dei danzatori maschili assunse infatti maggior importanza e rilevanza. Dopo una gloriosa carriera, il ballerino si è spento a Parigi il 20 novembre 1922. Le sue spoglie riposano nel cimitero russo di Sainte Genevieve dei Bois, a Parigi.

Ecco alcune delle citazioni più belle di Rudolf Nureyev.

Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare.

Uno pensa sempre d’aver dato più di quel che ha ricevuto, ma per dare bisogna aver qualcosa dentro.

È la legge dell’amore: si ama perché si sente il bisogno di farlo, non per ottenere qualcosa o essere ricambiati, altrimenti si è destinati all’infelicità.

L’unica cosa che mi accompagna è la mia danza, la mia libertà di essere.

L’amicizia, come l’amore, richiede quasi altrettanta arte di una figura di danza ben riuscita. Ci vuole molto slancio e molto controllo, molti scambi di parole e moltissimi silenzi. Soprattutto molto rispetto.

Io ballavo ed ero con l’universo tra le mani.

Ognuno vorrebbe esser il più grande, ma Dio non può accordare quest’onore a tutti.

Chi vola alto è sempre solo.

Uno pensa sempre d’aver dato più di quel che ha ricevuto, ma per dare bisogna aver qualcosa dentro.

La tecnica è ciò su cui ti ritrovi quando finisci l’ispirazione.

Se si prova stanchezza e fatica ballando, e se ci si siede per lo sforzo, se compatiamo i nostri piedi sanguinanti, se rincorriamo solo la meta e non comprendiamo il pieno ed unico piacere di muoverci, non comprendiamo la profonda essenza della vita, dove il significato è nel suo divenire e non nell’apparire.