Sigmund Freud, le frasi dello psicanalista più famoso

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Sigmund Freud è stato un celebre psicoanalista e filosofo austriaco. Considerato il padre della psicoanalisi, lo scienziato si dedicò in un primo momento allo studio dell’ipnosi e dei suoi effetti sulla cura di pazienti psichiatrici.

Durante i suoi studi elaborò concetti come quello dell’analisi attraverso le associazioni libere, il lapsus, le pulsioni e le interpretazioni dei sogni e ancora il complesso di Edipo e la libido.

Di seguito si riporta un ricco elenco con le frasi più belle e le citazioni più celebri tratte dalle opere e gli scritti di Sigmund Freud.

Il pazzo è un sognatore sveglio.

Uno è padrone di ciò che tace e schiavo di ciò di cui parla.

Nessun mortale può mantenere un segreto: se le labbra restano mute, parlano le dita.

L’ego non è il padrone a casa sua.

Una donna dovrebbe ammorbidire, ma non indebolire un uomo.

Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale.

L’umorismo è il più eminente meccanismo di difesa.

Eroe è colui che coraggiosamente si leva contro il padre e alla fine lo supera.

Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l’altro è di esserlo.

Le emozioni inespresse non moriranno mai. Sono sepolte vive e usciranno più avanti in un modo peggiore.

Il Sogno è l’appagamento mascherato di un desiderio inconscio.

La religione è un narcotico con cui l’uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente.

Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile.

L’amore è il passo più vicino alla psicosi.

Chi ama diventa umile. Coloro che amano hanno, per così dire, dato in pegno una parte del loro narcisismo.

Ovunque vada scopro che prima di me, lì, c’è già stato un poeta.

Non si muore perché ci si ammala, ma ci si ammala perché fondamentalmente bisogna morire.

Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo.

L’essere amata è per la donna un bisogno superiore a quello di amare.

Sopportare la vita: questo è pur sempre il primo dovere d’ogni vivente.

Che nel lapsus si affermi proprio quell’idea che si vorrebbe escludere, è fatto molto comune.

Il primo essere umano che scagliò un insulto al posto di una pietra è stato il fondatore della civiltà.

Non è tanto facile suonare lo strumento della mente.

Qualsiasi impressione, anche la più insignificante, lascia una traccia inalterabile, che può rivivere.

Sempre, quando esiste la prospettiva di ricevere uno schiaffo, il vero masochista porge la guancia.

La ragione per cui la ricchezza non porta la felicità sta nel fatto che il denaro non è un concetto infantile.

Le persone felici non fantasticano mai; lo fanno solo gli insoddisfatti.

Un uomo non dovrebbe sforzarsi di eliminare i suoi complessi, ma di entrare in sintonia con loro.

“Lieben und arbeiten”, “amare e lavorare”, questa è la mia ricetta contro i mali oscuri dell’uomo.

Gli uomini sono più morali di quello che pensano e di gran lunga più immorali di quanto possano immaginare.

I mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo.

I pensieri di suicidio non sono altro che impulsi omicidi contro gli altri reindirizzati su di sé.

Compiuto il lavoro di interpretazione, ci accorgiamo che il sogno è la soddisfazione di un desiderio.

La maggior parte delle persone non vuole veramente la libertà, perché la libertà comporta responsabilità, e molte persone hanno paura della responsabilità.

Non riesco a pensare ad alcun bisogno dell’infanzia altrettanto forte quanto il bisogno della protezione di un padre.

Il prezzo del progresso della civiltà si paga con la riduzione della felicità, dovuta all’intensificarsi del senso di colpa.

C’è almeno un punto in ogni sogno, dove non si può toccare il fondo: un ombelico, in un certo senso, che è il suo punto di contatto con l’ignoto.

Tutti abbiamo dei desideri che preferiremmo non svelare ad altre persone e desideri che non ammettiamo nemmeno di fronte a noi stessi.

I bambini sono completamente egoisti; essi sentono intensamente le loro necessità e lottano spietatamente per soddisfarle.

Lo scrittore creativo fa la stessa cosa del bambino che gioca; egli crea un mondo di fantasia, che prende molto sul serio.

Un uomo come me non può vivere senza una mania, una passione divorante o, per dirla con Schiller, senza un tiranno. Io ho trovato il mio tiranno e, per servirlo, non conosco limiti. È la psicologia.

La grande questione cui non è mai stata data risposta ed a cui non sono stato capace di rispondere nonostante i miei 30 anni di ricerca sull’animo femminile è: cosa vuole una donna?

L’uomo energico, l’uomo di successo, è colui che riesce, a forza di lavoro, a trasformare in realtà le sue fantasie di desiderio.

Un uomo che è stato il preferito indiscusso di sua madre mantiene per tutta la vita la sensazione di essere un conquistatore, quella fiducia nel successo che a volte porta al successo reale.

I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l’amore con l’odio nelle loro relazioni.

Lo psicoterapeuta deve essere sufficientemente sano, ed essere stato in odore di malattia, tanto da comprendere quella dell’altro, in particolare la malattia di vivere.

Il sogno non si occupa mai di inezie; non permettiamo alle quisquilie di disturbarci nel sonno. I sogni apparentemente innocenti si rivelano maliziosi, quando ci si sforza di interpretarli.

La psicoterapia è una professione di curatori laici di anime, i quali non hanno bisogno di essere medici, e non dovrebbero essere sacerdoti.

Se nel corso di un solo giorno abbiamo due o più esperienze adatte a provocare un sogno, questo farà riferimento ad un tutto unico; esso è costretto a farne un’unità.

Sotto l’effetto dell’alcol l’adulto ritorna un bambino, che prova il piacere di pensare liberamente come vuole senza dover fare attenzione alla costrizione della logica.

Per il solo fatto d’esser parte di una massa, l’uomo discende molti gradini nella scala della civilizzazione. Preso da solo, era forse un uomo civile; nella massa, è un istintivo, perciò un barbaro.

L’inconscio è un particolare regno della psiche con impulsi di desiderio propri, con una propria forma espressiva e con propri caratteristici meccanismi psichici che non vigono altrove.

Esistono due specie di pulsioni: una di tipo erotico che tende a unire e una di tipo distruttivo che tende a dividere. O si è sotto l’influenza dell’una o dell’altra.

Le masse non hanno mai conosciuto la sete della verità. Hanno bisogno di illusioni e a queste non possono rinunciare.

La folla è un gregge docile incapace di vivere senza un padrone. È talmente desiderosa di obbedire che si sottomette istintivamente a colui che le si pone a capo.