Ultimo, il Peter Pan della musica italiana: frasi e citazioni celebri

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Niccolo Moriconi, noto al pubblico con lo pseudonimo Ultimo, è un cantautore italiano classe 1996. Nato a Roma il 27 gennaio, si fa conoscere al grande pubblico vincendo il Festival di Sanremo 2018 nella categoria “Nuove Proposte” con il brano Il ballo delle incertezze. Nel 2019 sbarca di nuovo nella nota kermesse canora ligure, stavolta tra i big. Si classifica secondo con la canzone I tuoi particolari, dietro a Mahmood che trionfa con Soldi.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi e citazioni di Ultimo, il Peter Pan della musica italiana.

È da tempo che lo cerco questo tempo che mi manca | È da tempo che sai penso che anche il tempo non mi basta.

Ci sarà un posto vedrai per tutte le tue paure | Vedrai che è bello camminare senza mai sapere | Senza mai sapere dove ti portano i passi | È la fantasia che trasforma in pianeti i sassi.

Siamo soltanto bagagli | Viaggiamo in ordini sparsi.

Ed io che invece vorrei solo averti più vicino | Cascare nei tuoi occhi e poi | vedere se cammino. | Che sono grandi come i dubbi che mi fanno male | Ma sono belli come il sole dopo un temporale.

Mi mancan tutti quei tuoi particolari | Quando dicevi a me | Ti senti solo perché non sei come appari.

Dimmi che cos’è resta | se vivi senza memoria.

Perché un viaggio cambia strada a seconda dei binari | Perché un viaggio cambia senso da come riempi i tuoi bagagli | Perché ogni vita pesa a seconda degli sbagli.

Provo a dimenticare, scelte che fanno male, | abbraccio le mie certezze, provo a darmi da fare, | ma ancora non riesco a capire se il mondo un giorno io potrò amarlo, | se resto chiuso dormire, | quando dovrei incontrarlo.

È facile avere ambizioni, un po’ meno concretizzarle. | Ero un bambino diverso: | odiavo chi amava e aspettavo l’inverno.

Sai l’amore non esiste per chi è sempre stato senza.

Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo.

Ma ci sarà | il ballo delle incertezze, | ci sarà | un posto in cui perdo tutto | che per stare in pace con te stesso e col mondo | devi avere sognato almeno per un secondo.

Sono i momenti quelli persi a dare un senso forse | mi chiedi perché sono fragile | sono diverso forse.

E tu aspettami lì in alto sulla grande ruota | Dove il mondo è solo un punto da lasciarsi dietro | Prendimi per mano e disegniamo mille passi.

Sono presente ancora oggi al ballo delle incertezze | dove ti siedi e più sei poco e più ti senti grande, | incontro me stesso e poi gli chiedo se vuole ballare, | ferma la musica che il silenzio adesso sa parlare.

A cosa pensi sia servito, | vedi adesso cosa siamo… due puntini da lontano.

Ma portami via | dove il mondo è un’idea | Portami ovunque tu sia.