Umberto Eco, 36 frasi indimenticabili

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Filosofo, semiologo, scrittore, bibliofilo e medievalista: questo e tanto altro è stato Umberto Eco, uno degli intellettuali italiani più importanti degli ultimi anni. Eco ha scritto diversi saggi di semiotica, linguistica e filosofia oltre che romanzi di enorme successo, a livello internazionale.

Il suo romanzo di esordio in ambito letterario, Il nome della rosa, lo ha reso un autore celebre in tutto il mondo. Il libro è diventato infatti in poco tempo un vero e proprio best seller, tradotto in 47 lingue, e il soggetto per l’omonima trasposizione cinematografica con protagonista Sean Connery.

Si riporta di seguito un ricco elenco con alcune delle più belle frasi di Umberto Eco.

L’eroe vero è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco come tutti.

La saggezza non sta nel distruggere gli idoli, sta nel non crearne mai.

Mentre il comico è la percezione dell’opposto, l’umorismo ne è il sentimento.

I semplici pagano sempre per tutti, anche per coloro che parlano in loro favore.

Occorre crearsi delle costrizioni, per potere inventare liberamente.

Il teatro è anche finzione solo perché è anzitutto segno.

Come non cadere in ginocchio davanti all’altare della certezza?

Ormai mi muovevo come un uomo braccato – dall’orologio e dall’orrido avanzare del numero.

Che sollievo. Solo a sapere che, volendo, potrei ricordare, dimentico subito.

Appartengo a una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.

Tutti aspiriamo al meglio ma abbiamo imparato che talora il meglio è nemico del bene, e dunque negoziando si deve scegliere il meno peggio.

Ogni cultura assimila elementi di culture vicine o lontane, ma poi si caratterizza per il modo in cui li fa propri.

La decadenza dei costumi non sta in ciò che fanno Lady D e l’amante, ma nel fatto che i lettori paghino per farselo raccontare.

È bello qualcosa che, se fosse nostro, ci rallegrerebbe, ma che rimane tale anche se appartiene a qualcun altro.

Il grande problema della scuola oggi è insegnare ai giovani a filtrare le informazioni di Internet, cosa di cui non sono però capaci neppure i professori, perché sono neofiti in questo campo.

La superstizione porta sfortuna.

Imponendo un contegno esteriore, gli abiti sono artifici semiotici ovvero macchine per comunicare.

La presenza sminuisce la fama, mentre la lontananza l’accresce: le qualità perdono lucentezza se si toccano troppo, mentre la fantasia giunge più lontano della vista.

L’America ha un’incredibile capacità di storicizzare il passato prossimo.

L’ho capito io questa sera: occorre che l’autore muoia perché il lettore si accorga della sua verità.

Questo è il bello dell’anarchia di Internet. Chiunque ha diritto di manifestare la propria irrilevanza.

Perché un angolo retto misura novanta gradi? Domanda mal posta: lui non misura niente, sono gli altri che misurano lui.

Il vero è tanto più gradito quanto sia ispido di difficoltà, e più stimata è la rivelazione che assai ci sia costata.

Tale è la forza del vero che, come il bene, è diffusivo di sé.

La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell’unità.

Se mai fossi saggio, lo sarei perché so essere severo.

Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.

Ma non vi è nulla di più inedito di ciò che è già stato pubblicato.

L’assenza è all’amore come il vento al fuoco: spegne il piccolo, fa avvampare il grande.

Si possono dire le cose sbagliate, basta che le ragioni siano giuste.

Guai a fare finta, ti credono tutti.

L’amore vero vuole il bene dell’amato.

I libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.

Per non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.

Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.

Quando entra in gioco il possesso delle cose terrene, è difficile che gli uomini ragionino secondo giustizia.