Wayne Dyer, le migliori citazioni del celebre psicologo

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Wayne Dyer è stato un celebre psicologo e scrittore americano che trascorse gran parte della propria adolescenza in orfanotrofio. Proprio quest’esperienza lo segnò e lo spinse, in futuro, ad indicare le proprie esperienze personali come esempio.

La sua fama è senza dubbio principalmente legata al libro Le vostre zone erronee, pubblicato nel 1976. L’opera si presenta come una guida per  raggiungere l’indipendenza dello spirito, vincendo le proprie paure e superando tutte le condizioni mentali e non che ci impediscono di essere liberi e felici.

Ecco di seguito alcune frasi tratte dalle opere di Wayne Dyer per riflettere e lasciarsi ispirare.

L’essenza della grandezza consiste nella capacità di scegliere la propria personale realizzazione in circostanze nelle quali altri scelgono la follia.

La felicità è facile, ma imparare a non essere infelici può essere arduo.

Solo gl’inscurì vogliono la sicurezza.

Aver bisogno di essere approvati è come dire: val più il tuo concetto su di me dell’opinione che ho di me stesso.

Uno dei modi per capire qual è il proprio scopo nella vita è ritornare alla natura, scoprire la propria natura.

Quanto vali non può essere verificato dagli altri. Vali perché tu lo dici. Se tieni conto dell’altrui stima per sapere quanto vali, quella è, appunto, una stima altrui.

I pregiudizi operano a tuo vantaggio, in apparenza. Ti tengono lontano da persone cose e idee che non conosci e che ti potrebbero dare dei fastidi. In realtà, essi operano contro di te, impedendoti di andare alla scoperta di ciò che non conosci.

Amore. La capacità e volontà di permettere alle persone a cui si vuole bene di essere ciò che vogliono essere, senza insistenza o pretesa alcuna che esse diano soddisfazione.

Quello che vedi è la prova di quello che credi. Credici e lo vedrai.

Pensa agli altri, ci dice la società. Ama il prossimo tuo, esorta la Chiesa. A quanto pare, nessuno si ricorda mai del – come te stesso -. Se è vero che vuoi conseguire la felicità nel presente, invece proprio questo dovrai imparare a fare: amare te stesso.

Prendi la vita nelle tue mani, la saggezza nei tempi, te stesso al cento per cento.

Nella vita, le due emozioni più futili sono il senso di colpa per ciò che è accaduto, e l’inquietudine per ciò che potrebbe accadere. Eccoli qui, i grandi sprechi! Inquietudine e colpa, colpa e inquietudine.

Tu non sei quale in precedenza hai deciso di essere, ma quale oggi scegli di essere.

La felicità significa non lamentarsi di quello per cui non c’è niente da fare. Le lamentele sono il rifugio di coloro che non hanno fiducia in se stessi.

Fondamento di tutti i pregiudizi è la rigidezza, e il pregiudizio è un giudizio dato a priori che si basa meno sull’odio o il disprezzo per certe persone, idee o attività, che sul fatto che è più facile e più sicuro stare sul conosciuto, o con quelli che sono come noi.

Non tenere conto del presente è quasi una malattia, nella nostra cultura, e noi veniamo continuamente condizionati a sacrificarlo al futuro. Con questo sistema, in conclusione, non solo evitiamo, adesso, ogni godimento, ma la facciamo finita per sempre con la felicità.

Quelli che riconoscono che i problemi fanno parte della condizione umana, e che non misurano la felicità dall’assenza di problemi, sono gli esseri più intelligenti che si conoscano, e sono anche i più rari.