Westworld: le frasi più celebri della serie tv tra western e fantascienza

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La serie tv Westworld – Dove tutto è concesso, del 2016, è stata ideata da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO e si basa sul film “Il mondo dei robot”, del 1973, scritto e diretto da Michael Crichton.

Westworld è stata descritta come “un’oscura odissea sull’alba della coscienza artificiale e sul futuro del peccato” poiché mette in scena la storia di un avveniristico parco a tema abitato da “residenti”, robot perfettamente simili all’uomo che iniziano a possedere una coscienza. In questa serie tv il western incrocia per la prima volta la fantascienza risultando un capolavoro.

Di seguito trovate una lista delle frasi più celebri di Westworld.

Queste gioie violente hanno fine violenta. (Dolores)

L’evoluzione ha plasmato gli esseri senzienti sul pianeta con un unico mezzo: l’errore. (Ford)

La coscienza non è un viaggio verso l’alto, ma verso l’interno. Non è una piramide, ma un labirinto. Ogni scelta poteva portarti vicino al centro o spingerti in una spirale verso l’esterno, verso la follia. (Arnold)

Alcuni scelgono di vedere la bruttezza, in questo mondo. Il caos. Io ho scelto di vedere la bellezza. Ho scelto di credere che i nostri giorni abbiano un ordine, uno scopo. (Dolores)

Mi piace ricordare quello che mio padre mi disse una volta: prima o poi, siamo tutti nuovi in questo mondo. I nuovi cercano le nostre stesse cose. Un posto dove essere liberi, dove realizzare i propri sogni. Un luogo con infinite possibilità. (Dolores)

Non puoi giocare a fare dio se non conosci il demonio. (Ford)

Credi che il lutto possa comprimersi dentro, come se il cuore collassasse, ma non è così. Sento spazi aprirsi dentro di me, come una casa con stanze mai esplorate. (Dolores)

Nessuna indicazione. Nessuna guida. Capire come funziona è metà del piacere. A te spettano solo le scelte. (Hostess)

Prima pensavo che tu e gli altri foste dei. Poi ho capito che siete solo uomini. E io conosco gli uomini. (Maeve)

Noi giochiamo con la stregoneria. Pronunciamo le parole giuste e creiamo la vita dal caos. (Ford)

Per vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l’infinito nel palmo della tua mano e l’eternità in un’ora. (Ford)

I tuoi ricordi sono il primo passo verso la coscienza. Come puoi imparare dai tuoi sbagli se non li ricordi? (Arnold)

Credevo ci fosse un percorso per ognuno di noi. Ora penso che non ho mai chiesto dove mi portasse. (Clementine)

Credo che solo chi è davvero coraggioso possa guardare al mondo e capire che tutti quanti, dei, uomini e ogni altra cosa finiranno miseramente. Nessuno verrà salvato. (Hector)

La tua mente è come un giardino cinto da mura. Nemmeno la morte può toccare i fiori che sbocciano lì. (Ford)

Il dolore esiste solo nella mente, è sempre immaginato. Quindi qual è la differenza tra il mio dolore e il suo? Tra lei e me? (Bernard)

Più lavoro qui, più capisco i residenti. È l’essere umano a confondermi. (Bernard)

Mi hai aiutato a capire che questo mondo è proprio come quello là fuori, un gioco. Si deve combattere, conquistare, vincere. (Uomo in nero)

Non piango per me stessa. Piango per te. Dicono che enormi bestie vagassero in questo mondo, grandi come montagne. Ma di loro sono rimaste solo ossa in resina. Il tempo logora perfino la più potente delle creature. Guarda cosa ha fatto a te. (Dolores)

Un giorno tu perirai. Giacerai nella terra con il resto della tua specie. I tuoi sogni? Dimenticati. I tuoi errori? Cancellati. Le tue ossa diventeranno sabbia. E proprio su quella sabbia un nuovo dio sorgerà, uno che non morirà mai. Questo posto non appartiene a te o a chi è venuto prima. Appartiene a qualcuno che deve ancora venire. (Dolores)