Wolfgang Amadeus Mozart: le frasi celebri del genio della musica

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Wolfgang Amadeus Mozart è stato un celebre musicista austriaco. Vissuto tra il 1756 e il 1791, l’artista è considerato tra i più grandi geni della storia della musica. Dotato di raro e precoce talento, Mozart  iniziò a comporre all’età di cinque anni e dimostrò subito le sue incredibili doti.

Il celebre musicista e compositore fu uno dei massimi esponenti del classicismo musicale settecentesco. Mozart si spense a Vienna a soli 35 anni lasciando in eredità opere come Così fan tutte, Don Giovanni e Le nozze di Figaro.

In questa pagina sono raccolte le frasi più belle di Wolfgang Amadeus Mozart.

Amore, amore, amore, quella è l’anima del genio.

Nuovi amici, nuovi dolori.

Tre cose sono necessarie per un esecutore: l’intelligenza, il cuore, le dita.

Pensano che, essendo piccolo e giovane, da me non possa venire niente di grande.

La musica è lo spazio tra le note.

Viva le femmine, viva il buon vino, sostegno e gloria d’umanità.

Quando si tratta di beffarmi di qualcuno, non posso resistere.

Viviamo in questo mondo per imparare e per illuminarci l’un l’altro.

Ai miei occhi ed alle mie orecchie l’organo è il re di tutti gli strumenti.

Eh sì, così vanno le cose a questo mondo, uno ha i soldi e l’altro ha la borsa.

Ricorda che non sempre le cose vanno come si vuole, o quantomeno non esattamente.

Insomma, quando ci si è svuotati, la vita torna a sorridere.

Non sono incosciente, sono soltanto pronto a tutto, e perciò posso tutto attendere e sopportare con pazienza.

Spesso mi chiedo se vale la pena di vivere. Non sono né caldo, né freddo e non trovo piacere in nulla.

Troppo per quel che faccio, troppo poco per quel che potrei fare.
(Wolfang Amadeus Mozart, in un biglietto inviato all’imperatore Giuseppe II)

Io sono un compositore e sono nato per fare il maestro di cappella. Non devo e non posso seppellire in questo modo il mio talento di compositore, quel talento di cui il buon Dio mi ha così generosamente dotato.

La nostra ricchezza muore con noi, poiché l’abbiamo tutta nella nostra testa e nessuno potrà sottrarcela, a meno che non ci taglino la testa e allora… non ci occorre più nulla.

Morte, amica sincera e carissima dell’uomo. La sua immagine non solo non ha per me nulla di terrificante, ma mi appare addirittura molto tranquillizzante e consolante!

Ogni tanto ho qualche crisi di malinconia, ma le supero con la massima facilità grazie alle lettere, quelle che scrivo e quelle che ricevo: mi ridanno coraggio.

Non so scrivere in modo poetico: non sono un poeta. Non so distribuire le frasi con tanta arte da far loro gettare ombra e luce: non sono un pittore. Non so neppure esprimere i miei sentimenti e i miei pensieri con i gesti e con la pantomima: non sono un ballerino. Ma posso farlo con i suoni: sono un musicista.