Sir Alex Ferguson: frasi e citazioni del Big Boss del calcio inglese

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Sir Alex Ferguson è uno degli allenatori più vincenti e più forti della storia del calcio mondiale. Nato a Glasgow il 31 dicembre 1941, prima di sedersi in panchina, ha calcato il rettangolo verde da giocatore. La sua carriera da manager e allenatore si è legata inscindibilmente alla squadra del Manchester United, guidata per 27 anni consecutivi (1986-2013). Con i Red Devils ha vinto praticamente tutto: due Champions League, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA, una Coppa Intercontinentale, una Coppa del mondo per club, tredici Premier League, cinque FA Cup, quattro League Cup e dieci Community Shield. IFFHS, nel 2012, lo ha nominato miglior allenatore del XXI secolo. L’8 maggio 2013 ha comunicato il ritiro dall’attività professionistica.

Di seguito è stata stilata una lista delle frasi famose di Alex Ferguson, il Big Boss del calcio inglese.

Beckham non è mai stato un problema finché non si è sposato.

Guardate, ho un sacco di munizioni, non vi preoccupate. (Riferendosi ai giornalisti)

È pur sempre la Juventus e contro i bianconeri non esistono partite facili.

Calcio… inferno di sangue.

La Juventus di Lippi era una squadra di vertice con giocatori come Boksic, Davids, Del Piero… Avevano talento ed erano anche una squadra che lavorava duro.

Non c’è nessun tipo di accordo tra noi e il Real Madrid per Cristiano Ronaldo. Pensate che io possa trattare con quella mafia? Assolutamente no.

Di Canio, giocando per il Manchester United avrebbe potuto vincere il pallone d’oro.

Quando un italiano mi dice che c’è della pasta sul mio piatto, controllo sotto la salsa per esserne sicuro.

Rafa Benitez? E’ un uomo stupido.

Arsène Wenger? Dicono sia un uomo intelligente. Solo perché parla cinque lingue? Conosco un ragazzino di 15 anni della Costa d’Avorio che parla cinque lingue!

Paul Ince? Dicevo spesso che quando un calciatore è al vertice, pensa di poter scalare l’Everest in pantofole. E per lui era proprio così.

José Mourinho? Durante il post-gara mi chiamava “boss” o “big man”, ma sarei stato più contento se i suoi saluti fossero stati accompagnati da un buon vino. Mi ha portato dell’aceto!

Gary Neville? Fosse stato una spanna più alto, sarebbe stato il miglior terzino della Gran Bretagna. Suo padre era alto 1 metro e 88? Io controllerei il lattaio.

Filippo Inzaghi? Quel ragazzo deve essere nato in fuorigioco.

Nel 1999 abbiamo perso la Supercoppa Europea contro la Lazio che in quel momento era la migliore squadra al mondo ed è forse questo il ricordo più amaro.

La miglior squadra del calcio moderno. (Riferendosi al Milan del 2009)

La mia più grande sfida non è quello che sta succedendo in questo momento, ma è stata far scendere il Liverpool dal loro fottuto piedistallo.

Guardatemi, oggi mi sento 10 anni più giovane… queste pastiglie sono ottime! (Dopo la vittoria dell’ultimo scudetto)

Un incredibile incidente: se ci riprovassi un milione di volte, non riuscirei a colpirlo di nuovo. (Sullo scarpino tirato in faccia a Beckham)

La Juventus è stata un esempio per il mio Man­chester United. Facevo vedere ai miei giocatori le videocas­sette della squadra di Lippi e dicevo: non guardate la tatti­ca o la tecnica, quella ce l’ab­biamo anche noi, voi dovete imparare ad avere quella vo­glia di vincere.

La pensione è per i giovani, non per i vecchi. I giovani possono trovare nuovi interessi. Quando sei vecchio e sei stato nel giro per il tempo che ci sono stato io, se dovessi scendere, dove pensa me ne potrei andare? Sotto terra. Mi creda. La pensione è per i giovani. Se invecchi, non ci andare in pensione.

Roy Keane mi ricorda Bryan Robson, ma non sa controllare i tackle come Robson, che riusciva a farla franca anche con le entrate assassine, senza rimediare un cartellino giallo. Robson sapeva andarci piano, prima che arrivasse l’ammonizione. Roy non molla, e si becca il cartellino. E mi va bene così, non deve cambiare il suo gioco.

Nel 1999 abbiamo perso la Supercoppa Europea contro la Lazio che in quel momento era la migliore squadra al mondo ed è forse questo il ricordo più amaro.

Il Manchester City? Può capitare di avere dei vicini rumorosi, non puoi farci niente: saranno per sempre rumorosi. Bisogna andare avanti con la propria vita, alzando il volume della tv.

Il Manchester City? Un piccolo club, con una mentalità ristretta. Tutto ciò di cui possono parlare riguarda il Manchester United, non possono farne a meno.

Sarà uno spettacolo fantastico. Si affrontano due dei club più grandi del mondo, questa partita è meglio anche di Manchester Utd-Barcellona. Per il blasone e la storia di entrambe le squadre non esiste una partita più importante e affascinante in Champions. (Prima di Real Madrid-Manchester United, ottavi d’andata della Champions League 2012-2013)

Marcello Lippi è un uomo imponente. Guardarlo negli occhi è abbastanza per dirvi che avete a che fare con qualcuno che è al comando di se stesso e del suo ambito professionale. Quegli occhi a volte bruciano con serietà, a volte sono scintillanti, a volte ti analizzano con circospezione e sempre sono vivi con intelligenza. Nessuno potrebbe fare l’errore di prenderlo con leggerezza.