Arsène Wenger, l’allenatore dell’Arsenal degli Invincibili: frasi e dichiarazioni

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Arsène Wenger è un ex calciatore francese e allenatore professionista. Nato a Strasburgo il 22 ottobre 1949, con indosso gli scarpini ricoprì il ruolo di centrocampista. La sua carriera in panchina si è legata ai colori dell’Arsenal, squadra che guiderà per quasi 22 anni, dall’ottobre del 1996 al giugno 2018. Con il club londinese ha vinto parecchi titoli e stabilito diversi record, tanto che sotto la sua guida è stata coniata l’espressione Arsenal degli invincibili.

Di seguito è stato redatto un elenco di frasi di Arsène Wenger, lo storico timoniere del Gunners.

La felicità te la dà solo il presente: il passato dà rimpianti, il futuro incertezze.

Noi all’Arsenal non compriamo superstar, noi le costruiamo.

Ho cominciato ad allenare a 33 anni e qualche volta ho creduto che non sarei sopravvissuto.

Vincere è una cosa più dolce di qualunque torta.

Una squadra di calcio è come una bella donna. Quando non glielo dici, se ne dimentica.

Ho cercato di guardare il Tottenham in tv, in albergo, ma mi sono addormentato.

Nessuno possiede abbastanza talento per vivere di solo talento. Una vita senza fatica non ti porta da nessuna parte.

Cosa faccio nel mio tempo libero? Guardo il calcio.

Josè Mourinho ha paura di fallire

Mourinho è fuori controllo. Quando si dà successo alle persone stupide, le si rendono più stupide e non più intelligenti.

In Inghilterra si mangia troppo zucchero, troppo carne e poche verdure.

Se hai assaggiato il caviale, è difficile tornare a mangiare salsicce.

Ferguson dice di avere una squadra migliore della mia. Be’, tutti sono convinti di avere a casa la più bella delle mogli.

Sento una grande responsabilità. Non puoi certo lavorare qui per 20 anni e poi, dopo l’ultima partita persa, camminare fischiettando spensieratamente

Mi dispiace ma come potete vedere sono ancora qua. La scorsa stagione avete fatto di tutto per uccidermi, ma vi è andata male.

Ferguson dice di avermi mandato le sue scuse, ma io non le ho ricevute. Forse me le ha spedite con un cavallo.

Io leggo sempre la Bibbia prima delle partite. Sfortunatamente oggi funziona meno. Ma allo stesso tempo significa che l’Arsenal non ha necessariamente bisogno di Dio per vincere.

Quel che rende interessante la vita quotidiana è la capacità di trasformare in arte ciò che facciamo. E io quando vedo il Barcellona, vedo arte.

Lionel Messi come un giocatore della PlayStation. È nettamente il migliore del mondo.

Gerard Houllier ha una mente aperta ed è un uomo appassionato. Io sono l’opposto: cocciuto e stupido. Ma qualche volta i comportamenti stupidi ti fanno vincere.