Arthur Rimbaud: frasi, citazioni e aforismi del poeta maledetto

  • Commenti disabilitati su Arthur Rimbaud: frasi, citazioni e aforismi del poeta maledetto
  • Autori / Scrittori

Arthur Rimbaud è stato un celebre poeta francese, vissuto tra il 1854 e il 1891. Artista dalla vita vagabonda e dissoluta, Rimbaud entrò giovanissimo nel gruppo dei cosiddetti ‘poeti maledetti’. Esponente della poesia decadente e simbolista, l’autore visse con il collega Paul Verlaine un rapporto affettivo tanto intenso quanto tormentato e burrascoso.

Rimbaud iniziò a scrivere poesie quando aveva appena 17 anni e nel 1873 pubblicò la raccolta Una stagione all’inferno. Le altre poesie e la celeberrima raccolta Illuminazioni, vennero invece pubblicate postume.

Ecco alcune frasi celebri tratte dalle opere e gli scritti di Arthur Rimbaud.

Non parlerò più, non penserò a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nel cuore.

Solo l’amore divino conferisce le chiavi della conoscenza.

Il malanno è stato il mio dio.

L’amore è da reinventare, si sa.

L’inferno non può intaccare i pagani.

È meglio il silenzio che l’equivoco.

Soltanto l’amore divino concede le chiavi della scienza.

Ho teso corde da campanile a campanile, ghirlande da finestra a finestra, catene d’oro da stella a stella, e danzo.

Io capisco, e siccome non mi so spiegare senza parole pagane, vorrei tacere.

La vita è una farsa dove tutti abbiamo una parte.

Avverto la ferocia del sorriso idiota.

All’orizzonte, il cielo è di un rosso infernale.

Divino caffè il cui gusto rimane tutto il giorno in bocca.

Voglio sperimentare ogni formula d’amore, di sofferenza, di follia.

Credo di essere all’inferno, quindi ci sono.

La mano per scrivere, vale la mano per arare.

La morale è la debolezza del cervello.

Ora posso dire che l’arte è una sciocchezza.

Sono nel profondo dell’abisso, e non so più pregare.

I miei due grammi di ragione sono esauriti.