Bertrand Russell, le frasi del matematico gallese

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Bertrand Russell è stato un filosofo, matematico e saggista gallese. Nato in una delle più prestigiose famiglie dell’aristocrazia britannica, Russell ricevette una rigida educazione ispirata ai principi puritani. Nel corso della sua carriera si interessò e approfondì argomenti come la logica, la filosofia del linguaggio e l’epistemologia.

Nel 1950 ricevette il Premio Nobel per la letteratura. Il celebre pensatore, morto nel febbraio del 1970, fu anche un autorevole esponente del movimento pacifista e si espresse apertamente contro la guerra in Vietnam.

Ecco di seguito le frasi più belle e le citazioni più celebri tratte dalle opere e gli scritti di Bertrand Russell.

Il pensiero è rivoluzionario e terribile.

L’amore è saggio. L’odio è folle.

Due sono i motivi che spingono a leggere un libro: uno, per divertimento; l’altro, per vanità.

Temere l’amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti.

I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è.

Gli uomini temono il pensiero più di qualsiasi cosa al mondo, più della rovina, più della morte stessa.

Gli uomini si abituano a tutto con una spaventevole rapidità.

La prima necessità è rendersi conto dei mali del mondo.

Il nostro io non è un frammento molto importante del mondo.

Solitamente il megalomane, sia pazzo che nominalmente sano, è il prodotto di qualche profonda umiliazione.

Nella maggior parte delle donne l’invidia gioca una parte straordinariamente importante.

In un’etica razionale, il matrimonio senza figli conterebbe poco.

L’intelligenza umana è stata applicata soprattutto per accrescere il numero degli umani.

Gli uomini che sono infelici, come gli uomini che dormono male, ne menano sempre vanto.

La causa principale dei problemi è che al mondo d’oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.

Di tutte le figure pubbliche che ho conosciuto, Einstein era quello che mi ispirava la più sincera ammirazione.

Einstein non era soltanto un grande scienziato, era un grande uomo. Lottava per la pace in un mondo che precipitava verso la guerra. Rimase lucido in un mondo impazzito, e tollerante in un mondo di fanatici.

Una delle differenze tra la poesia e la nuda enunciazione di un fatto è che la poesia cerca di portare il lettore dietro le parole, verso ciò che esse significano.

Di due attività che gli siano state insegnate, l’uomo generalmente preferisce la più difficile: nessun giocatore di scacchi gioca a dama.

Tre passioni, semplici ma irresistibili, hanno governato la mia vita: la sete d’amore, la ricerca della conoscenza e una struggente compassione per le sofferenze dell’umanità.

Non sentirti assolutamente certo di nulla.

Non pensare che valga la pena procedere nascondendo la realtà dei fatti, perché è sicuro che essa verrà alla luce.

Non cercare di scoraggiare la riflessione perché è sicuro che ci riuscirai.

Quando sei confrontato da una opposizione, anche se dovesse trattarsi di tuo marito o dei tuoi figli, cerca di superarla con la discussione e non con l’imposizione, perché una vittoria ottenuta con la forza è fittizia e illusoria.

Non avere alcuna venerazione per l’altrui autorità, in quanto si possono sempre trovare altre autorità ad essa contrarie.

Non utilizzare il potere per sopprimere opinioni che ritieni dannose, perché così facendo saranno le opinioni a sopprimere te.

Non aver paura di essere eccentrico nelle tue idee perché ogni idea ora accettata è stata una volta considerata eccentrica.

Trova più gusto in un dissenso intelligente che in un consenso passivo, perché, se apprezzi l’intelligenza come dovresti, nel primo caso vi è una più profonda consonanza con le tue posizioni che non nel secondo.

Sii scrupolosamente sincero, anche se la verità è scomoda, perché è ancora più scomodo il tentare di nasconderla.

Non provare invidia per la felicità di coloro che vivono di illusioni, perché solo uno sciocco può pensare che in ciò consista la felicità.

La tolleranza delle opinioni, se è veramente piena, consiste nel non esercitare pressioni su nessun tipo di opinione finché non provoca un’azione criminale.

L’educazione dovrebbe inculcare l’idea che l’umanità è una sola famiglia con interessi comuni. Che di conseguenza la collaborazione è più importante della competizione.

Uno dei mali della nostra epoca consiste nel fatto che l’evoluzione del pensiero non riesce a stare al passo con la tecnica, con la conseguenza che le capacità aumentano, ma la saggezza svanisce.

L’idea di dare alla scienza il diritto di controllare i nostri più intimi impulsi personali, è senza dubbio ripugnante.

Prevedo il tempo in cui tutti coloro i quali amano la libertà dello spirito umano si ribelleranno contro la tirannia della scienza. Nondimeno, se tirannia deve esserci, meglio si tratti di una tirannia scientifica.

Il pensiero non guarda ai privilegi, alle istituzioni stabilite e alle abitudini confortevoli. Il pensiero è senza legge, indipendente dall’autorità, noncurante dell’approvata saggezza dell’età. Il pensiero può guardare nel fondo dell’abisso e non avere timore. Ma se il pensiero diventa proprietà di molti e non privilegio di pochi, dobbiamo finirla con la paura.