Borsa da donna: frasi, aforismi e citazioni. Quando l’oggetto è cult

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La borsa da donna è diventata in epoca contemporanea un oggetto di culto, in grado di identificare una persona e di trasmetterne alcuni suoi tratti. Insomma, dietro la scelta di una borsa si cela un mondo, un gusto, un atto di essere nella società in un determinato modo. Un tale disse che “la borsa è l’anima di una donna, le scarpe i suoi capricci”. Come a dire, la borsa è un acquisto ‘razionale’, mentre le calzature un desiderio ‘illogico’. Al di là di aforismi, detti e citazioni, che sempre si portano appresso sia uno scarto di verità che di menzogna, la borsa resta uno degli oggetti più ‘eloquenti’ indossati da una donna.

Di seguito è stata stilata una lista di frasi famose sulla borsa da donna.

In una borsa c’è la vita di una donna.
(Leonardo Livati)

La borsa di ogni donna è l’ufficio oggetti smarriti e ritrovati allo stesso tempo.
(Anita Daniel)

Chi trova una borsa da donna, trova un tesoro. Il problema è decifrarne la preziosità.
(Tom Gore)

Nella mia borsa c’è un oceano di intimità, mia e soltanto mia.
(Paquita)

La borsa è l’anima di una donna, le scarpe i suoi capricci.
(Leonardo Livati)

Prima di infilarvi nel letto con una donna, studiate la sua borsa. Saprete esattamente cosa fare.
(Gary Stone)

Le borse sono i nuovi gioielli.
(New York Times)

Le liste di attesa per una borsa di alto rango come la Hermes Birkin si estendono fino a due anni.
(Paola Jacobbi)

La Kelly di Hermès, in origine nacque come borsa da sella per i cavalieri.
(Vogue.it)

Stanca di portare le mie borse a mano e di perderle, ci aggiunsi una striscia e le misi a tracolla.
(Coco Chanel)

I briganti ti chiedono la borsa o la vita; le donne le vogliono tutt’e due.
(Samuel Butler)

La maggior parte delle donne hanno tra 30 e 60 borse, ma utilizzano solo uno o due di esse.
(Ann Sullivan)

Ho capito che mi amava quando mi rivolse uno sguardo identico a quello con cui scrutava quella borsa in vetrina.
(Tom Gore)

Le scarpe sono come gli amanti (scelti d’impulso). Le borse sono simili ai mariti: prima di sposarne uno ci si pensa un po’.
(Paola Jacobbi)

Siamo disposti a spendere di più per una borsa che per una vacanza o una automobile – e vogliamo che il resto del mondo lo sappia.
(Caroline Cox)

Per le donne la borsa è il territorio del “non si sa mai” e “può sempre servire”. È una grande prateria piena di buone intenzioni, speranze, progetti.
(Paola Jacobbi)

La mente di una donna è così complessa come il contenuto della sua borsetta; anche quando si arriva al fondo di essa, c’è sempre qualcosa che ci sorprende!
(Billy Connelly)

La borsa di una donna è la sua segreta fonte di potere. Là dentro ci sono tanti segreti oscuri e pericolosi di cui noi poveri maschietti non dovremo sapere nulla.
(Dal film Come farsi lasciare in 10 giorni)

Il celebre monogramma di Louis Vuitton, col fiore stilizzato iscritto nel cerchio e nella forma a diamante ispirati al japonisme di fine ‘800, ha più di un secolo.
(Minnie Gastel)

Se le scarpe indicano il grado di sex-appeal di una donna, le borse indicano la sua condizione sociale, le sue amicizie, il suo stile di vita.
(Paola Jacobbi)

Anna Karenina, prima di buttarsi sotto il treno lancia sui binari la sua borsetta di velluto rosso. Una donna stanca della sua borsa è stanca della sua vita.
(Anna Johnson)

Secondo uno studio ci sono dieci modi di portare una borsa (in spalle, con il pollice agganciato, stretta sotte le ascelle, etc) che rivelano la psicologia della donna.
(Patti Wood)

Le donne per esistere non possono fare a meno di un accessorio vitale dal quale raramente si separano: la borsetta. Oggetto che distingue la donna dall’uomo, come fanno le corna con il toro e la mucca.
(Luciana Littizzetto)

Molti uomini trovano la complessità di quello che le donne portano in una borsa eccitante e oscuro e non avrebbero mai il coraggio di invaderne la privacy.
(Caroline Cox)

Rispetto a un paio di scarpe, ricordatevi sempre che una borsa non potrà mai, dico mai, farvi male ai piedi. Nemmeno alla sua prima uscita!
(Paola Jacobbi)

Le donne in carriera, che non hanno tempo quasi per niente, magicamente lo trovano per cercare con puntiglio certosino la borsa giusta. Curioso che non dedichino la stessa attenzione nel selezionare il marito.
(Paola Jacobbi)

Ogni volta che penso c’è un limite per gli accessori e le borse, questo limite viene superato. Ricordo che quando le borse erano £ 500, ho pensato che nessuno sarebbe mai andato oltre. Ora sono ben più di £ 1.000 e non c’è alcun segno che ci si voglia fermare.
(Stuart Vevers)

Il trionfo degli accessori in questa epoca si spiega facilmente. La gente si veste in modo sempre più destrutturato e casual. Sono rimaste le borse e le scarpe a dare il tocco sexy a ogni look.
(Tamara Mellon)

A volte, per strada, vorrei fermare le donne che indossano i falsi e dir loro che, senza saperlo, si stanno svalutando da sole. Meglio una borsa anonima, ma fatta bene. Però devo dire che quando non vedo in giro falsi Gucci mi allarmo. Significa che dobbiamo applicarci di più.
(Frida Giannini)

La borsa ha una particolarità, direi anche un privilegio: è un meta-oggetto. Serve a portare degli oggetti, ma essa stessa non è veramente un oggetto, è ad un gradino superiore rispetto a ciò che trasporta. È incomparabile, è un medium.
(Francois Dagognet)

Duecento anni fa, il ruolo della donna era in gran parte domestico e essa teneva le sue cose nelle tasche e pieghe dei suoi vestiti anziché in una borsa. Ma, come le donne hanno cominciato a lasciare la casa, sia per il tempo libero che per il lavoro, le borse sono diventate un modo utile di portare i loro beni.
(Caroline Cox)

Ero in albergo con il mio compagno di allora Jacques Doillon. Portavo il mio solito cestino di paglia e Jacques lo aveva schiacciato. “Dovrei cambiarlo” dico io. “Comprati una borsa” fa lui. “Borse come servono a me non esistono”. C’era un signore seduto di fianco a me. Si presenta: era Jean Louis Dumas Hermès. Gli ho spiegato come avrei voluto la borsa ideale. Un anno dopo era comparsa nei negozi.
(Jane Birkin)

Pare che per produrre un capolavoro come la Birkin ci vogliano mesi e mesi. Un artigiano della Hermès arriva a fare una Birkin dopo cinque anni di formazione nella casa madre di Parigi, praticamente un Liceo. Ma io mi chiedo: se per fare una borsetta ci vogliono cinque anni di formazione, quanti ce ne volevano per i tizi che facevano le cattedrali gotiche?
(Luciana Littizzetto)

Le borse piccole. Bah! Le riviste possono anche pubblicizzare questa o quella borsetta di stagione, ma se penso a quello che devo portarmi dietro io: la penna, il cellulare, i preservativi, il bavaglio di cuoio, il frustino a più code (…) Un capace borsone è più indicato. Infilare tutto in una baguette di cuoio di una marca di lusso è un gioco di prestigio che non riuscirebbe neanche ad Houdini.
(Belle de Jour)

Negli anni 60 il marchio Louis Vuitton era un segreto accessibile a pochi. È il 1960. Alain Delon incontra Luchino Visconti per il provino di un film. Dopo l’incontro Delon commenta con un’amica: “È proprio un aristocratico, non un regista qualsiasi. Pensa che aveva le sue iniziali stampate su tutto il bagaglio…”. Oggi nessun attore potrebbe peccare di tanta ingenuità confondendo le iniziali di Luchino Visconti con quelle di Louis Vuitton.
(Paola Jacobbi)