Carl Lewis: le frasi famose del Figlio del vento

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Carl Lewis, nato a Birmingham il 1º luglio 1961 come Frederick Carlton Lewis, è un ex velocista e lunghista americano, ritenuto da tifosi ed esperti uno dei più forti atleti della storia. Il suo bottino olimpico consta di 10 medaglie: 9 ori e 1 argento, fruttati in quattro partecipazioni olimpioniche, dal 1984 al 1996. Ai Mondiali, invece, ha conquistato 8 medaglie d’oro, una d’argento e una di bronzo, partecipando a quattro edizioni, dal 1983 al 1993.

Di seguito è stata redatta una lista di frasi di Carl Lewis, Il figlio del vento.

La vita non è solo il filo di un traguardo.

Vi farò vedere cose che non avete mai visto.

Non pongo limiti a me stesso, non sono vulnerabile a nulla.

Le medaglie restano, i record passano.

Per vincere non ho bisogno dell’aiuto di nessuno. Tutto quel che devo fare è essere Carl Lewis.

C’è solo un modo per allenarsi: quello giusto. C’è solo un modo di gareggiare: quello giusto.

L’anno migliore nella mia carriera sportiva è stato quando mi sono convertito al veganismo.

Usain Bolt? Mi chiedo come si possa correre un anno in 10.03 e l’anno successivo in 9.69.

Ho vissuto la gioventù col piacere di fare sport: i risultati sono venuti dopo.

Siamo un esempio: ora posso insegnare ai giovani che tutti possono vincere, ma il segreto è fare sport per piacere.

Sono nato per fare qualcosa di speciale. Non ho paura degli avversari ma solo di non poter essere un atleta perfetto.

Continuo a pensare che il nostro premio, la storia di questi campioni che spesso vengono da famiglie non agiate, sono soprattutto un esempio per far capire ai giovani che nello sport tutti hanno la possibilità di diventare campioni.

Credo che i record siano ormai dentro il mio corpo e che Dio mi abbia dato il talento necessario per tirarli fuori. Aspetto solo che venga il momento.

Paesi come la Giamaica non hanno un programma per controlli a sorpresa, quindi i loro atleti possono rimanere mesi senza essere controllati.

Sono orgoglioso di essere stato scelto come campione del secolo soprattutto perché adesso posso spiegare ai giovani cosa c’è dietro la mia carriera fortunata. Ecco, noi siamo dei ragazzi fortunati.