Enzo Ferrari, le frasi del grande imprenditore

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Enzo Ferrari: un nome che è una leggenda. Ferrari è stato infatti uno dei più importanti protagonisti della storia dell’automobilismo del Novecento. Il suo nome è legato alla scuderia e alla fabbrica da lui fondate e che ancora oggi danno lustro all’immagine dell’Italia in tutto il mondo.

Nato a Modena, Enzo Ferrari mostrò fin da giovanissimo passione per i motori e divenne presto pilota realizzando una carriera costellata di successi. Nel 1929 il debutto da imprenditore con la fondazione della Scuderia Ferrari.

Spegnendosi nel 1988, il celebre pilota e imprenditore ha lasciato in eredità a tutti gli italiani il mito intramontabile del Cavallino Rampante. Di seguito si propone una lista con alcune delle frasi più belle di Enzo Ferrari.

La passione permette di sopportare amarezze e rinunce che l’ambizione non giustificherebbe in alcun modo.

Io sono uno che ha sognato di essere Enzo Ferrari.

Non fare mai del bene se non sei preparato all’ingratitudine.

Ammiro tutti coloro che hanno una passione ed hanno la sapienza e la costanza di coltivarla. Sono loro il motore del mondo.

Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere

I vecchi sono come i mobili antichi, meno li sposti e più durano.

Sono l’espressione vivente della fantasia dei giornalisti.

Finché ho potuto ho dato. È dal 1929 che dò qualcosa.

Un pilota perde un secondo a ogni figlio che gli nasce.

Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.

Mi ha deluso l’impotenza a difendere la vita di mio figlio, che mi è stato strappato, giorno dopo giorno, per 24 anni.

Preferisco essere chiamato semplicemente Ferrari ed è quello che ho ottenuto entrando ogni mattina dal mio barbiere.

Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un automobile, sicuramente la farà rossa.

Quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare.

L’azienda è composta primo dagli uomini che ci lavorano, poi dai macchinari ed infine dai muri.

Nel mio lavoro, ascoltando la voce armoniosa della materia plasmata, quasi un germoglio di vita , mi sono avvicinato al mistero dell’anima, ma non sono mai riuscito a scoprire la mia.

Con tanti riconoscimenti, mi è venuto il dubbio di essere qualcuno.

Mi ritengo peggiore degli altri, ma non so quanti siano migliori di me.

Non sono mai stato né progettista né calcolatore. Sono sempre stato un agitatore di uomini e di talenti.

Metto le lenti scure perché non voglio dare agli altri la sensazione di come sono fatto dentro.

La macchina da corsa perfetta è quella che si rompe un attimo dopo il traguardo.

L’automobile è un’espressione di libertà, e il rischio che stiamo correndo è quello di ammazzarci perché ce n’è troppa. Del resto, ci sono due modi classici di morire: di fame e di indigestione.