Frasi e aforismi celebri su Venezia, tra magia, sogno e realtà

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Venezia, città sublime e unica, dall’architettura favolistica e da sempre emblema di romanticità e mito. Ma Venezia è anche storia, politica, terra di confine e di mare, danzante sulle acque. Oggi il capoluogo veneto continua a mostrarsi magnifico, nonostante i nostalgici della sua aurea intima rimpiangono i tempi in cui tra ponti e calli si poteva respirare in solitaria, prima dell’avvento massiccio del turismo, croce e delizia della contemporaneità.

Di seguito viene proposta una lista di frasi e aforismi famosi su Venezia, la città metà donna, metà pesce.

Venezia è come mangiare un’intera scatola di cioccolata al liquore in una sola volta.

(Truman Capote)

Venezia è immateriale, Venezia non c’è, Venezia è sogno reale: la tocchi ma non esiste.

(Paquita)

A Venezia il tempo non esiste.

(Tom Gore)

Venezia, metà donna, metà pesce, è una sirena che si disfà di una palude dell’Adriatico.

(Jean Cocteau)

Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità.

(Francesco Guccini)

È il posto più romantico del mondo ma ancora meglio quando non c’è nessuno.

(Woody Allen)

Venezia è l’emblema della benvenuta superbia umana. La nostra razza è altezzosa e ne ha ben donde.

(Gary Stone)

Venezia è il posto dove navigano i violini.

(Ramón Gómez de la Serna)

Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia.

(Friedrich Nietzsche)

Sembra aver trasformato il prestigio di un tempo in quello di una banconota falsa.

(Alberto Ongaro)

Venezia non era più che una città e voleva essere un popolo.

(Ippolito Nievo)

Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi.

(Pitigrilli, alias Dino Segre)

È una città che dà una sensazione incredibile e strana allo stesso tempo, non so davvero perché. Ma mi piace moltissimo.

(Shannyn Sossamon)

Venezia, la figlia primogenita della libertà.

(William Wordswort)

Quando arriviamo a Venezia, stammi vicina. Il sindaco dice che a guardare le pitture uno casca in acqua come niente.

(Nantas Salvalaggio)

Venezia e Milano, se avessero fatto l’accordo secoli fa, non sarebbe arrivato neanche Napoleone.

(Umberto Bossi)

Lontana dal mondo e dal tempo, staccata. Immobile e imperitura, Venezia bisogna rispettarla fin dove è possibile. Noli me tangere dice

(Bruno Barilli)

Mi piace assai riandare con la mente a Venezia, a quella grande realtà sorta dal grembo del mare come Pallade dal cervello di Giove.

(Johann Wolfgang von Goethe, Viaggio in Italia)

Mio caro amico, qualunque cosa al mondo tu abbia udito su Venezia, nessuna uguaglia la magnificenza e lo splendore della realtà.

(Charles Dickens)

Non mi è mai successo prima di aver paura di descrivere quanto mi è capitato di vedere. Ma nel dirti che cos’è Venezia, ebbene, sento che mi è impossibile.

(Charles Dickens)

A Venezia per i vostri bisogni servitevi delle toilette pubbliche. Ce ne sono ben due: una a Mestre e una sull’autostrada per Padova, dove, tra l’altro, potrete ammirare il fenomeno dell’acqua alta in pieno autogrill.

(Michele Serra)

Così disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali, ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine umana.

(Marcel Proust)

Si è sempre dato per scontato che Venezia è la città ideale per una luna di miele, ma è un grave errore. Vivere a Venezia, o semplicemente visitarla, significa innamorarsene e nel cuore non resta più posto per altro.

(Peggy Guggenheim)

In nessun’altra città come a Venezia, ho trovato una tale unità della vita odierna con la vita che ci parla dalle opere d’arte della sua età aurea e nella quale sole e mare sono più essenziali di tutta la storia.

(Hermann Hesse)

Se fossi nato in Olanda che sta sotto il livello del mare e stupidamente lo deride, non avrei mai scritto una poesia su questa Venezia idiota che tutti salvano a parole e a colpi di interpellante mano.

(Gaio Fratini)

Questa era Venezia, la bella lusinghiera e ambigua, la città metà fiaba e metà trappola, nella cui atmosfera corrotta l’ arte un tempo si sviluppò rigogliosa, e che suggerì ai musicisti melodie che cullano in sonni voluttuosi.

(Thomas Mann)

Lo ripeto: Venezia soffre soprattutto delle conseguenze di una cultura che tende ad estrapolarla, a farne qualcosa che non appartiene più alla vita, ma soltanto ai sogni dei poeti (dei cattivi poeti, tuttavia, giacché i poeti veri hanno, e come!, il senso del rapporto tra l’arte e la vita).

(Giorgio Bassani)

Ora sono a Venezia, mio caro Usbek. Si può aver visto tutte le città del mondo e restare sorpresi arrivando a Venezia: si sarà sempre stupiti di vedere una città, delle torri e delle moschee emergere dall’acqua, e trovare una quantità enorme di persone in un luogo dove dovrebbero stare soltanto dei pesci.

(Montesquieu)

In questa città si può versare una lacrima in diverse occasioni. Posto che la bellezza sia una particolare distribuzione della luce, quella più congeniale alla retina, la lacrima è il modo con cui la retina – come la lacrima stessa – ammette la propria incapacità di trattenere la bellezza.
Perché questa è la città dell’occhio: le altre facoltà vengono in seconda linea, e molto distanziate.

(Iosif Aleksandrovič Brodskij)