Frasi e citazioni famose di Lapo Elkann, il rampollo di Casa Agnelli

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Lapo Elkann è il celebre rampollo di Casa Agnelli. Uomo tanto visionario quanto chiacchierato è finito al centro di alcuni casi spinosi legati al mondo della notte e delle sostanze stupefacenti. Periodi bui che, a detta del diretto interessato, gli sono serviti a crescere, a migliorarsi, a comprendere ciò a cui bisogna dare importanza nella vita e ciò che bisogna tralasciare. Lapo è molto noto anche per il suo modo di esprimersi, spesso articolato e impreziosito da termini ricercati.

Di seguito viene proposto un elenco di frasi e citazioni famose di Lapo Elkann .

Testa è ragione. Cuore è passione. Pancia è feeling, capacità di sentire subito le cose a pelle.

L’eleganza non è il calciatore o il velino: l’eleganza è l’eleganza.

Chiamarmi Lapo mi consente di omettere il cognome.

Ho sfiorato la morte per poi arrivare alla ricostruzione.

L’amore dovrebbe contare più dei soldi, sempre.

La bandiera è appartenenza, è coesione con il proprio Paese.

L’auto è il bene più prezioso dopo la casa. Ma deve ancora imparare a rappresentare l’anima.

Nella vita bisogna anche saper ingoiare i rospi, far bene quello che si sa fare e guardare avanti.

Se non dai un sogno rimani solo un prezzo. Se rimani un prezzo, oggi come oggi, sei morto.

I grandi cognomi non sempre sono una comodità. C’è il rischio di rimanerci ingabbiati per sempre.

Io nella vita ho sempre voluto una cosa sola: essere rispettato come Lapo, e non per il mio cognome.

Mi sono sempre sentito più imprenditore che manager. Non mi piace gestire i soldi degli altri, ma i miei.

Io la famiglia la metto al di sopra dell’azienda: per me è più importante mio fratello della Fiat.

Come in tutto nella vita ci si può innamorare e disinnamorare, ma questo non significa non rimanere amici.

Sento che è venuto il momento di dare di più al prossimo. Sia perché questo fa stare bene me, sia per essere più utile agli altri.

Venire da una famiglia ricca non vuol dire essere ricco. Lo sarò il giorno in cui avrò molti soldi ottenuti con il mio lavoro.

Non ci sono manager, non ci sono soldi che possano distruggere il rapporto di unione, forza e amore che ho con i miei fratelli.

Chi ha lottato contro la dipendenza dalla droga sa che, nei momenti peggiori, sei disposto ad andarla a cercare ovunque.

Molti, per far vedere che lavorano, pensano di dover essere bianchi e tristi. Io invece penso che si possa lavorare ed essere abbronzati e felici.

La realtà dei fatti è che ogni essere umano è fatto da tante persone, e diverso uno dall’altro e la differenza è la vera forza dell’umanità.

La Fiat ha fatto del bene al Paese e continua a farlo, ma è insopportabile vedere gente che ha cariche istituzionali a bordo di un’Audi o di una Bmw.

Il caso, che distribuisce le carte per il poker della vita, a me ha dato una scala reale. Ma se non la so giocare, posso perder tutto alle prime mani. Per questo ho cominciato a smazzare molto presto.

Dobbiamo guardare alle nostre vulnerabilità con amore e gentilezza, non con cattiveria e durezza, perché essere vulnerabili, buoni, gentili ed educati è un valore, non un difetto.

Sono una persona buona, ma non penso di essere né stupido né fesso: nel nostro Paese troppo spesso la bontà è considerata, purtroppo, un segnale di debolezza.

Per mio figlio, se mai ne avrò uno, desidero che possa fare quello che vuole, non quello che gli viene imposto. E gli darei un consiglio: non mettere mai da parte i sogni, perché sono quelli che ti fanno andare avanti nella vita.

Ho vissuto i primi 18 anni all’estero e ho scelto di essere italiano, risiedo qui, pago le tasse qui, tutte le mie aziende hanno anche il nome Italia e se avrò una figlia la chiamerò Italia.

Io sono un tifoso vero, un passionale puro e penso che la vita vada vissuta pienamente, nutrita di passioni e la Ferrari è proprio una di queste. Con tutto il rispetto, dico e sottolineo di sentirmi un tifoso della nazionale italiana, della Juventus e della Ferrari.