Paolo Sorrentino, frasi e citazioni celebri: tra cinema, sogno e realtà

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Paolo Sorrentino è un regista e sceneggiatore cinematografico italiano tra i più importanti della storia della settima arte. Nato a Napoli il 31 maggio 1970, ha da sempre avuto il pallino per le storie e le pellicole. Il picco della sua carriera lo ha toccato nel 2014, quando ha vinto il Premio Oscar per ‘La grande bellezza’, dove ha forgiato uno dei personaggi cinematografici più originali di sempre per quel che riguarda il grande schermo: Jep Gambardella.

Inimitabile nel suo stile alla regia e inimitabile nel suo modo di scrivere sceneggiature, ha fatto dell’osservazione, dell’ironia e dell’onirismo i suoi marchi di fabbrica.

Di seguito viene proposto un elenco di frasi e citazioni famose di Paolo Sorrentino .

L’amore è insostituibilità

Il successo quando è vicino alla tua porta, spesso trascina all’invidia

La religione e la poesia hanno in comune lo stesso territorio: il mistero

Se cominci a dare un senso alle cose, significa che stai invecchiando

I prevedibili al potere non ci arrivano

La serie televisiva è molto più vicina al romanzo di quanto non lo sia un film

I geni sono quelle persone che ci stai a fianco senza nessuno sforzo. Ecco chi sono i geni

Solo i figli piccoli sanno difendere le madri. Con una goffaggine che li rende potentissimi. E invincibili

Ci vuole la morte negli zigomi per capire veramente le cose

Sono innamorato di Roma, ma la vivo come un turista, non la conosco veramente

Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d’acqua

Mi piacerebbe essere limpido, ma non servirebbe a nulla

Sedurre è come scrivere una bella canzone, tutto tecnica e ritmo, tecnica e ritmo

Perché noi dobbiamo vincere le madri

Berlusconi è un grande narratore di se stesso

Berlusconi ha con la verità un rapporto da romanziere in cui la distinzione tra vero e falso è molto esile

Io non sono uno studioso, non sono un analista: sono solo un osservatore con un po’ di fantasia

Hanno tutti ragione. È in base a questo principio elementare che prospera il benessere e il conto corrente

Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che si mettono comodi. E appassiscono. E gli altri. Io faccio parte degli altri

Non sopporto niente e nessuno. Neanche me stesso. Soprattutto me stesso. Solo una cosa sopporto. La sfumatura

La noia delle conversazioni della vita vera mi spinge a cercare dei dialoghi che non raccontino del più e del meno

Quando la notte ti acchiappa veramente, venirne fuori è come combattere coi leoni, coi ragni giganti

Viviamo in una società in cui è molto difficile prevedere cosa accadrà domani e questo fa molta paura

I ricchi fanno cose molto concrete, cose che noi comuni mortali pensiamo solamente e non oseremmo mai mettere in pratica

Credo che nel mondo ci sia bisogno di figure pubbliche autorevoli, che sappiano guidarci nel nostro diritto a essere fragili

Faccio molta fatica a entrare nel mondo degli adulti. Non essere del tutto adulti restituisce un’angolazione sulla vita molto interessante

La solitudine è spesso presente. Spero di bilanciare con l’ironia, insomma, ci provo sempre, poi nove casi su dieci rido solo io

Quando faccio un film non pretendo assolutamente che sia perfetto, ma roboante, straripante, invasivo e disturbante, quello sì

L’uomo di potere è per definizione misterioso, la gestione del potere lo è. Sono deputati a prendere le alte cariche, uomini inafferrabili

Di fatto il mio modo di procedere è provare ad essere costantemente ironico, sperando che ogni tanto, dentro l’ironia, affiori qualcosa di serio

Io non avevo né arte e né parte, sono figlio di un bancario e di una casalinga e quello che mi è capitato è tutto davvero bello

La distrazione. La massima invenzione dell’essere umano per continuare a tirare avanti. Per fingere di essere quello che non siamo. Adatti al mondo

Mi attrae la contraddizione. È come nelle relazioni sentimentali: è quando scorgi qualcosa che ti spiazza che cominci a diventare sensibile all’altro

A me, commuove chi rivendica per sé e per gli altri il diritto a non farcela. Chi non si vergogna di non riuscire a soddisfare le aspettative altrui. Chi riconosce che tutti abbiamo il diritto di essere deboli

Il Divo? Andreotti ha reagito in modo stizzito e questo è un buon risultato perché di solito lui è impassibile di fronte ad ogni avvenimento. La reazione mi conforta e mi conferma la forza del cinema rispetto ad altri strumenti critici della realtà

Io purtroppo vedo il mondo deformato da una lente cinematografica e vivo in una specie di bolla per cui le cose hanno valore e sono reali soltanto se hanno un valore filmico. A me piace tutto ciò che non ha a che fare con la realtà

Me ne sono andato da Napoli per stanchezza, ma anche perché sono una persona paurosa ed è una città che riesci a vivere bene soltanto se la affronti di petto

Questo è stato per me il primo insegnamento su come si può stare al mondo, ed è francamente l’unico modo che ho imparato, cioè frequentando l’ironia

Annoiandosi del mondo, si ha la possibilità di creare un proprio mondo, e questa è la massima priorità per scrivere un racconto, un film o fare una canzone, o un quadro

Mi venne in mente che alla domanda “che cosa può raccontare il cinema?” si poteva rispondere “tutto”, e questo mi dava effettivamente un brivido

Tutte le casalinghe del mondo possono trovare le parole giuste per impiccarvi. Perché hanno un sacco di tempo libero per raccattare le parole giuste. Che penetrano e sprofondano

Per quanto mi riguarda, ogni film deve essere una caccia smodata all’ignoto e al mistero. Non tanto per trovare una risposta, quanto per continuare a tenere viva la domanda

This Must Be the Place? Nel mio mondo ideale i film non dovrebbero più prevedere le trame e dovrebbero semplicemente raccontare a tutto tondo i personaggi; tuttavia la trama nel film c’è, perché c’è ancora chi è appassionato di questa brutta cosa

Avere una sensazione di tristezza per un motivo che non conosci è un buon movente per mettersi a creare qualcosa, perché quel qualcosa che non conosci e che ti fa essere triste, diventa l’oggetto della ricerca

Cerco di fuggire più lontano possibile dalla semplificazione. Che è – soprattutto quando si tratta della semplificazione del desiderio, ridotto a una pulsione elementare, così come della semplificazione del linguaggio – la cosa più prossima che ci sia alla morte

C’è sempre chi vuole intraprendere questo lavoro e quindi mi piace dare dei consigli, ed è questo: di vedere molti film brutti e, prima di mettersi a scrivere una storia, leggere sempre il Guinness dei primati, che è quel libro nel quale c’è la più grande concentrazione di cose eccezionali che sono anche reali. Ed è questo che dovrebbe essere il cinema: eccezionale nel reale

L’unico elemento che veramente trovo attraente nell’osservazione degli individui è la distanza che esiste tra l’immagine che gli uomini vogliono dare di sé e quel momento in cui, sempre ed esclusivamente attraverso un dettaglio, mai qualcosa di enorme, tradiscono loro stessi e fanno uscire fuori qualcosa che rivela una verità altra

Io sono uno sceneggiatore che tende a scrivere più di quanto serva. Quando scrivo per i film mi trattengo, mentre quando scrivo una serie devo sforzarmi di aggiungere. Nel primo caso, invece, devo sforzarmi di tagliare. La mia misura ideale sarebbe un film di 3 ore e una serie di 5 ore. Ma i film durano invece tendenzialmente due ore e le serie 10 ore

Sean Penn è l’attore ideale per un regista. Perché è estremamente rispettoso delle idee del regista e non solo ha il dono di migliorarle, ma possiede anche il talento sconfinato che gli permette di raggiungere un’autenticità e una profondità sul personaggio che francamente a me sarebbero state sconosciute anche se ci avessi riflettuto una vita intera

Se non rivolgete la parola a nessuno e avete un po’ di pazienza vedrete che si avvicineranno loro, come grappoli d’uva cadenti, morenti dalla voglia di fare una sola cosa, mettervi sul piedistallo. La sudditanza è miliardi di volte più comoda del piglio decisionale, però è più noiosa, pochi dubbi su questo

Quali sono gli ingredienti per fare un buon film? Tutti. Bisogna fare attenzione a tutto, tutti gli aspetti del cinema vanno curati, nessuno è secondario. Più di tutti va curato il proprio intuito, dato che il fare cinema si muove sulla velocità, allora il tempo di ragionare e di capire perché si fa la giraffa (Riferito alla giraffa de La grande bellezza, ndr) non c’è, bisogna intuire che la giraffa possa funzionare, emozionare

L’Italia è un paesello monotono. E il Medioevo mi ha rotto le palle. Le piazze tutte uguali, le vie tutte uguali e i portici di queste cittadine maledette, non li distingui l’uno dall’altro, ci passi sotto e non vedi cosa accade fuori. Ma cosa accade fuori? Probabilmente niente. […] Solo la mia città ha ancora un minimo di senso con quell’apertura alata a mare, sterminata. Ti dà la sensazione che se vuoi, puoi fuggire

Io ci ho un debole per gli uomini che non hanno nulla da perdere. Sono i nuovi bambini, pur di giocare un’altra mezzoretta sarebbero pronti a vendersi la madre. Eccedono, gli uomini che non hanno nulla da perdere, fino alla nausea. Ma la differenza tra me e il resto del mondo è che io, dentro alla nausea, ci sto una meraviglia. Non la vivo come un problema, la nausea. Per questo sono inadatto al mondo. Per questo sono solo