Gabriele D’Annunzio, le frasi del celebre scrittore

  • Commenti disabilitati su Gabriele D’Annunzio, le frasi del celebre scrittore
  • Autori / Scrittori

Gabriele D’Annunzio è stato uno dei più grandi scrittori e poeti italiani. Nato a Pescara nel 1863, l’autore influenzò con la sua arte gli usi e i costumi dell’Italia del suo tempo. D’Annunzio fu anche giornalista, drammaturgo, militare e patriota, simbolo dell’Estetismo e del Decadentismo.

Soprannominato ‘Il Vate’ ovvero ‘Poeta sacro, Profeta’, ha firmato opere celebri come Il Piacere e Le Laudi. Tra le sue muse ispiratrici ci fu Eleonora Duse, la bellissima attrice a cui fu legato da una relazione appassionata quanto travagliata.

Il poeta e scrittore morì il 1 marzo del 1938, le sue spoglie riposano nel mausoleo del Vittoriale degli italiani. In questa pagina si riportano alcune delle più belle citazioni tratte dalle opere di Gabriele D’Annunzio che ben ne rappresentano il pensiero e la poetica.

Bisogna fare la propria vita, come si fa un’opera d’arte. Bisogna che la vita d’un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.

Ardisco non ordisco.

Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non iscambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell’attimo.

Il mondo è la rappresentazione della sensibilità e del pensiero di pochi uomini superiori.

Credo nell’esperienza di un fato che ci genera e ci costringe a sporcare la faccia del mondo per vedere come ce la caveremo. Per difendermi ho imparato a maneggiare il fango. In fondo solo con il fango una mano sapiente può costruire qualche cosa che resista al fuoco. Anche se i più lo maneggiano non per costruire, ma per insozzare e per distruggere.

Ricordati di osare sempre.

L’uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.

Il piacere è il più certo mezzo di conoscimento offertoci dalla Natura e colui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale ha molto gioito.

Io credevo che per me potesse tradursi in realtà il sogno di tutti gli uomini intellettuali: – essere costantemente infedele a una donna costantemente fedele.

Io ho quel che ho donato perché nella vita ho sempre amato.

L’automobile è femmina.

Bisogmna conservare ad ogni costo intiera la libertà, fin nell’ebrezza. La regola dell’uomo d’intelletto, eccola: ― Habere, non haberi.

Non temere! Accogli l’ignoto e l’impreveduto e quanto altro ti recherà l’evento; abolisci ogni divieto; procedi sicuro e libero. Non avere omai sollecitudine se non di vivere. Il tuo fato non potrà compiersi se non nella profusione della vita.

Il rimpianto è il vano pascolo d’uno spirito disoccupato. Bisogna sopra tutto evitare il rimpianto occupando sempre lo spirito con nuove sensazioni e con nuove imaginazioni.

L’uomo è, sopra tutto, un animale accomodativo. Non c’è turpitudine o dolore a cui non s’adatti.

O beati quelli che più hanno, perché più potranno dare, più potranno ardere.

Riaccendere un amore è come riaccendere una sigaretta. Il tabacco s’invelenisce; l’amore, anche.

Lo stile è potenza isolatrice.

Non ritroverete mai la vostra donna -amata, amante- così com’era quando da lei vi separaste…

Osare l’inosabile.