Frasi e aforismi celebri sul gelato, il dolce che non stanca mai

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Il gelato ha origini datate, anche se nei secoli passati non era l’alimento che conosciamo oggi. I romani, i cinesi, gli arabi e alti popoli antichi erano soliti usare l’aggettivo ‘gelato’ quando consumavano bevande o alimenti mescolati a neve o ghiaccio. Frutta, vino, latte, verdure e altri cibi venivano raffreddati tramite ghiaccio e poi mangiati. La definizione di gelato ‘moderno’, quello che oggi conosciamo tutti, è apparsa per la prima volta nell’enciclopedia di Diderot e D’Alembert, stilata tra il 1751 e il 1784. Così recitava la voce gelato: “Gelati artigianali: nome moderno che si da a bevande liquide dal gusto gradevole e preparati ad arte e congelati in forma di teneri ghiaccioli. Si possono congelare rapidamente tutti i liquidi ottenuti da succhi vegetali servendosi di ghiaccio e di sale, oppure in mancanza di sale, con nitro o soda.”

Di seguito è stato redatto un elenco di frasi famose sul gelato.

Ottava meraviglia del mondo: il gelato!
(Paquita)

Il gelato è squisito. È un peccato che non sia illegale.
(Voltaire)

Non amare il gelato significa non avere nessun interesse per il cibo.
(Joseph Epstein)

Se tornassi al mondo, vorrei soltanto scaldarmi d’inverno e mangiar gelati d’estate.
(Charles-Louis de Montesquieu)

La vita è come un cono gelato: bisogna imparare a leccarla!
(Snoopy)

Il gelato è felicità condensata.
(Jessie Lane Adams)

Dubito che ci sia al mondo una sorpresa più sconvolgente della prima volta che assaggi un gelato.
(Heywood Campbell Broun)

Il mio consiglio è di non chiedersi perché e per come, ma semplicemente di godersi il gelato mentre è sul piatto – questa è la mia filosofia.
(Thornton Wilder)

Non prendiamo il gelato nella coppetta per poi fare quel mischiolino che mette tristezza. Meglio il cono che fa colare il gusto malaga giù per il braccio ma è anche l’unico modo che ci è rimasto per tornare bambini.
(Luciana Littizzetto)

Un Oscar, il sesso, un gelato e una pizza… Se avessi questo ogni giorno per il resto della mia vita sarei felice.
(Dustin Hoffman)

Io non piango sul latte versato, ma una pallina di gelato caduta è sufficiente per rovinare la mia giornata.
(Terri Guillemets)

L’età non diminuisce l’estremo dispiacere di vedere una pallina di gelato cadere dal cono.
(Jim Fiebig)

Hai mai passato giorni e giorni creando gusti di gelato che nessuno aveva mai sentito prima? Tipo, pollo e telefono? Gelato verde topo era il peggiore. Non mi è piaciuto affatto.
(Neil Gaiman)

Sul gelato: tutte le volte che ne prendo, sono templi, chiese, obelischi, rupi; è come una pittoresca geografia che prima ammiro, per poi convertire quei monumenti di lampone e vaniglia nella mia gola.
(Marcel Proust)

Dagli altoparlanti del camioncino una musica, in genere di tipo circense, annunciava l’arrivo del gelataio, dando ai bambini il tempo di afferrare tutti gli spiccioli che trovavano in giro per casa e di corrergli incontro. Il gelataio veniva chiamato The Good Humor Man, l’uomo del Buonumore.
(John Irving)

Il gelato non nuoce alla fine del pranzo, anzi giova, perché richiama al ventricolo il calore opportuno a ben digerire; ma guardatevi sempre, se la sete non ve lo impone, di bere tra un pasto e l’altro, per non disturbare la digestione, avendo bisogno questo lavoro di alta chimica della natura di non essere molestato.
(Pellegrino Artusi)

Dicono che il gelato sia il miglior amico dell’estate. Fa caldo, sudiamo, siamo assetati, cerchiamo refrigerio — mai parola fu più adatta — in ambienti, vestiti, cibi, bevande che abbassino la temperatura o almeno la sua percezione. La storia di gelati e sorbetti comincia proprio così: al sud sfruttando il ghiaccio accumulato nelle nivere e al nord trasformando in freddissime creme il latte dei pascoli.
(Licia Granello)