Giorgia Meloni, la destra nel cuore: le frasi celebri della politica romana

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Giorgia Meloni è una politica italiana, nata a Roma nel 1977. Cresciuta nel quartiere Garbatella, nel 2006 è diventata giornalista professionista. Dopo essere stata presidente di Azione Giovani e Azione Studentesca, Meloni è stata nominata Ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi. Tale nomina l’ha resa il ministro più giovane della storia repubblicana.

Insieme a Ignazio La Russa e Guido Crosetto ha fondato il partito Fratelli d’Italia di cui è presidente dall’8 marzo 2014.

Ecco di seguito le frasi più famose e le citazioni di Giorgia Meloni.

Mussolini è un personaggio complesso, va storicizzato.

Ho un rapporto sereno con il fascismo. Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale.

Il fascismo ha fatto diversi errori, le leggi razziali, l’ingresso in guerra, e comunque il suo era un sistema autoritario. Storicamente ha anche prodotto tanto, ma questo non lo salva.

Strano che la sinistra usi questo schema: Fidel Castro è un dittatore, è uno che nega i diritti civili, però ha fatto tanto bene a Cuba. Se va bene per Castro perché non va bene per Mussolini?

La sicurezza è una precondizione di libertà, lo strumento principe che lo Stato ha per difendere i più deboli.

Certezza della pena, un principio che vogliamo ripristinare.

Nessun uomo può dire ad una donna cosa deve fare.

L’ambiente maschile tende a difendersi, ovunque.

Ho stima per D’Alema. Ma lo considero una delle persone più antipatiche che abbiano mai gravitato nell’ambiente della storia repubblicana.

Il qualunquismo è il peggiore nemico della nostra democrazia.

Le leggi ad personam bisogna contestualizzarle. Sono delle leggi che Berlusconi ha fatto per se stesso. Ma sono leggi perfettamente giuste.

Non ho gli elementi per giudicare se sia da rivedere la scorta di Saviano, né tanto meno se ammazzare Saviano è una priorità della camorra, né so bene quale sia la procedura per assegnare le scorte.

Se l’Europa non ha coscienza dei valori e delle ragioni che la innervano allora è solo un accordo commerciale e niente di più.

Quando noi ammettiamo che la politica è degenerata come strumento, diamo alibi a tutte le degenerazioni della politica.

Alessandra Mussolini è una delle persone più distanti dalle tesi della destra che sia mai stata in An. Fa ridere che abbia fatto un partito di destra radicale.

Perché la storia della destra italiana preesiste alla stessa Alleanza Nazionale, esula dai programmi contingenti e attraversa le generazioni.

L’Italia e l’Europa devono affrontare la questione euro in modo pragmatico e non ideologico, senza preclusioni, perché tutti i dati degli ultimi mesi confermano che questa moneta unica non funziona.

Il Futurismo fu l’ultima avanguardia artistica e culturale di uomini e donne prodotta in Italia. Oggi sentirsi futuristi è essere protagonisti del proprio tempo, essere cioè capaci di lasciare la propria impronta interpretando il tempo che si vive, lasciarne testimonianza futura alle giovani generazioni.