Jean-Jacques Rousseau: le frasi celebri del pensatore svizzero

  • Commenti disabilitati su Jean-Jacques Rousseau: le frasi celebri del pensatore svizzero
  • Autori / Filosofi

Jean- Jacques Rousseau è stato un filosofo e scrittore svizzero, vissuto tra il 1712 e il 1778. Nato a Ginevra da un umile famiglia calvinista, dopo una giovinezza travagliata decise di convertirsi alle religione cattolica.

Attraverso i suoi scritti, il più importante è il Discorso sulle scienze e le arti, il filosofo affronta e approfondisce temi come la critica della civiltà, l’elogio della natura e non solo. Rousseau fu infatti un promotore della lotta alle diseguaglianze sociali e un sostenitore dell’educazione come mezzo per formare individui nuovi e capaci di affrontare la società.

Ecco che in questa pagina si riportano le frasi più belle e le citazioni più famose attribuite a Jean-Jacques Rousseau.

Uomini, siate umani, è il vostro primo dovere.

Se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra non è di nessuno, siete perduti!

È sufficiente non esser mai iniquo per essere sempre innocente?

Vivere è il mestiere ch’io gli voglio insegnare.

Chiunque arrossisce è già colpevole: la vera innocenza non ha vergogna di niente.

Avrei voluto nascere sotto un governo democratico saggiamente temperato.

Il mondo reale ha i suoi limiti, il mondo immaginario è infinito.

Il primo di tutti i beni non è l’autorità, ma la libertà.

Tutte le cose sono create buone da Dio, tutte degenerano tra le mani dell’uomo.

La miseria non consiste nella privazione delle cose, ma nell’avvertirne il bisogno.

Un uomo veramente felice non parla, non ride: la sua felicità, per così dire, se la stringe al cuore.

Tutti, schiavi e vittime dell’amor proprio, non vivono per vivere, ma per far credere di aver vissuto.

Sono la forza e la libertà a fare gli uomini eccellenti. Debolezza e schiavitù hanno creato solo uomini malvagi.

Non so immaginare che un libro possa essere buono, se fa diventare buoni i suoi lettori.

Se ci fosse un popolo di dei, si governerebbe democraticamente. Un governo così perfetto non è adatto agli uomini.

Se anche Sparta e Roma sono perite, quale Stato può sperare di durare in eterno?

Ogni età e condizione di vita ha una sua propria perfezione e maturità.

Una natura ha bisogno di ali, un’altra di catene.

Gli amori di viaggio non son fatti per durare.

Rinunciare alla propria libertà significa rinunciare alla propria qualifica di uomo, ai diritti dell’umanità e anche ai propri doveri.

I depositari del potere esecutivo non sono i padroni del popolo, bensì i suoi funzionari; esso può nominarli o destituirli quando gli piaccia.

Vivere non è respirare: è agire, è fare uso degli organi, dei sensi, delle facoltà, di tutte quelle parti di noi stessi per cui abbiamo il sentimento di esistere.

Per parte mia, non so di che malattie ci guariscano i medici, ma so di certo che ce ne inoculano di assai funeste: la viltà, la pusillanimità, la credulità, il terrore della morte. Se guariscono il corpo, uccidono il coraggio.

Quale saggezza può mai esistere fuori dell’umanità? Amate l’infanzia; favoritene i giuochi, le gioie, le amabili inclinazioni.

Noi nasciamo, per così dire, due volte: l’una per esistere, l’altra per vivere; l’una per la specie, l’altra per il sesso. Coloro che considerano la donna come un uomo imperfetto hanno indubbiamente torto, ma l’analogia esteriore dà loro ragione.