Lionel Messi, le frasi del grande campione argentino

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All’anagrafe Lionel Andrés Messi Cuccittini, per tutti Lionel Messi, detto La Pulce o Leo. Nato a Rosario il 24 giugno 1987, Messi è un atleta argentino in forza al Barcellona ed è considerato uno dei più forti calciatori di tutti i tempi. Designato come l’erede di Diego Armando Maradona, lungo la sua carriera ha vinto numerosi titoli e premi individuali. Il suo palmarès conta 9 campionati spagnoli, 6 Coppe di Spagna, 8 Supercoppe spagnole, 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA e 3 Mondiali per club, oltreché 5 Palloni d’oro e altri riconoscimenti individuali.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi famose di Leo Messi, La Pulce che incanta sul rettangolo verde.

Mi preoccupo più di essere una brava persona che il miglior giocatore al mondo.

Mi hanno educato ad avere educazione, rispetto e umiltà. Questa è la mia personalità.

Sono un calciatore normale che ogni tanto fa cose eccezionali.

Rendere felice un bambino è ciò che mi arricchisce di più.

Nel calcio come nell’orologeria, il talento e l’eleganza non significano nulla senza rigore e precisione.

Senza l’aiuto dei miei compagni non farei niente, e non avrei vinto nulla.

Battere il Real è la sensazione più bella proprio per l’importanza che viene data alla partita.

Vorrei cambiare i miei cinque palloni d’oro per una Coppa del mondo.

Il giorno in cui non mi proverò più piacere a scendere in campo, lascerò il calcio.

La cosa più bella dopo aver segnato? Andare sotto la curva dei miei tifosi e godermi lo spettacolo degli spalti.

La spina nella mia carriera è la nazionale, abbiamo disputato diverse finali e non abbiamo mai vinto, ma è il calcio.

Il denaro ti permette di vivere meglio, ma non è quello che mi ispira, vivo per giocare a calcio, non per i suoi benefici economici.

Quando feci il provino per il Barcellona mi fecero palleggiare, dribblare e tirare. Mi dissero “Basta così” quasi subito. Per non correre rischi, mi fecero firmare il contratto al volo, su un tovagliolo di carta.

Tra me e il pallone c’è un rapporto speciale. Ancora oggi, come quando ero bambino, so già come dovrò trattarlo e cosa dovrò farne prima ancora che mi arrivi tra i piedi.

Ho lasciato la mia famiglia per iniziare una nuova vita, ho cambiato persone, amici … Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per il calcio, per realizzare il mio sogno.

Spero di restare al Barcellona fino al termine della mia carriera. Con questa maglia sono diventato un campione e ho vinto tutto. Se non mi cacceranno loro, io non me ne andrò mai.

Ho il massimo rispetto per campioni come Pelè, Maradona o Di Stefano e non voglio essere accostato a loro adesso. Ne riparleremo quando mi ritirerò.

Quando smetterò spero di essere ricordato per essere stato un bravo ragazzo. Mi piace fare gol, però mi piace anche avere degli amici in squadra. È bello che ti apprezzino come persona, e abbiano una buona opinione di te al di là del fatto se segni tanti gol o meno.