Luciana Littizzetto, le frasi della comica torinese

  • Commenti disabilitati su Luciana Littizzetto, le frasi della comica torinese
  • Autori / Spettacolo

Luciana Littizzetto è una comica e conduttrice italiana. Ironica e irriverente, l’attrice torinese ha un passato da insegnante. Dopo il diploma in pianoforte, Luciana Littizzetto è stata infatti per qualche anno professoressa di musica presso una scuola media. L’attrice ha abbandonato l’insegnamento per dedicarsi completamente al teatro e alla scrittura.

Nel corso della sua carriera ha lavorato sia a teatro che al cinema e in televisione, dando vita a personaggi comici esilaranti come Sabrina, la pianista Nives e la ninfomane Lolita. Dal 2005 è inoltre nel cast di Che tempo che fa, il programma condotto da Fabio Fazio.

Ecco di seguito alcune delle frasi celebri di Luciana Littizzetto, tratte dai suoi libri e dai suoi spettacoli più divertenti.

Meglio che mi fidanzi con il mio albero di Natale. Sembra essere l’unico ad avere le palle.

Sei come il vino: più invecchi, più sai di tappo.

Per sempre c’è solo la Carrà. Basta.

I cellulari sono l’unica cosa che gli uomini sono orgoglioso di avere piccolo.

La palestra è anche un luogo di socializzazione. Si divide tutto. Attrezzi, macchine, verruche e funghi.

Dire ad un parrucchiere ‘fai tu’ è un po’ come decidere di fare bungee jumping senza elastico.

Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato.

Io ho deciso. Non voglio avere ragione. Voglio essere felice.

Quando il gioco si fa duro, i duri si chiedono se è il caso.

Quelli che sostengono che la ceretta non faccia male. Certo. Bruciarsi i peli con il cherosene fa molto più male.

Ho scoperto di avere le misure classiche 90-60. Ma non di seno e fianchi. Per adesso solo di pressione.

La coppia è come la maionese. A chi riesce al primo colpo e a chi non riesce mai.

La donna è come un condominio. Ogni tanto bisogna rifarle la facciata.

Come si fa a giurare amore eterno? Dopo vent’anni che balli la stessa rumba magari ti viene voglia di provare il merengue…

Mai guardarsi allo specchio la mattina. È sempre un gesto di cui potresti pentirti.

Per noi la Jolanda è un oggetto d’uso. Ci basta che funzioni bene e fine. Per i maschi invece il Walter è come l’automobile: uno status symbol.

Ma quali rose rosse, ma quali bouquet di mammole?!Date retta a me: mazzi di scarpe. Questo è il desiderio inconfessabile di ogni femmina.

L’eleganza è una cosa che viene da dentro. Come i rutti.

Berlusconi è come i piccioni in Piazza San Marco: c’è sempre.

È stata una storia d’amore facile. Come far partorire una mucca in ascensore.

Di pura e vergine non ci è rimasta neanche più la lana.