Margherita Hack, le frasi della grande astrofisica

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Margherita Hack è stata una celebre astrofisica italiana. Nata a Firenze nel 1922, Margherita si laureò in fisica nel 1945. La famosa scienziata è stata docente di astronomia all’Università di Trieste dal 1964 al 1992 ed è stata la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987.

Nel corso della sua carriera, Margherita Hack ha lavorato a lungo all’interno di gruppo di lavoro dell’ESA e della NASA. L’astrofisica si è spenta a Trieste il 29 giugno del 2013.

Di seguito si riportano le frasi più belle di Margherita Hack che ben ne rappresentano lo spirito intraprendente e geniale.

Se quando morirò dovessi scoprire che c’è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato.

Bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici.

L’ingerenza della Chiesa sulla scienza non è finita.

La scienza è umiliata dalla politica, che a sua volta è succube del Vaticano.

La paura dell’inquinamento e la mentalità antiscientifica spingono i nostri mass media ad annunci spesso risibili.

Malgrado l’apertura della Chiesa cattolica, ancora una volta la nostra classe politica si rivela più papista del papa.

Dubbi sul fatto che Dio possa esistere? Nessuno. Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla.

Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà.

Penso che il cervello sia l’anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove reincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti.

Gli animali son creature di questa terra, sono nostri fratelli e quindi non è che si devon considerare oggetti a nostra disposizione.

Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.

Come sempre nel nostro Paese quando si deve tagliare, si tagliano la cultura e la ricerca, ritenute evidentemente un inutile lusso.

Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po’ come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.

Camminare a me non va, in bicicletta vo’ meglio. È un mezzo meno faticoso. Fino a poco tempo fa pedalavo spesso, ricavandone equilibrio, voglia di fare e volontà.

È vergognoso che gente che si dichiara cristiana si accanisca in modo fondamentalista contro una persona che è morta da 17 anni (Riferendosi a Eluana Englaro).

Il bosone di Higgs? Io lo chiamo addirittura Dio poiché è la particella che spiega come si forma la materia delle altre particelle e siccome queste sono quelle da cui poi deriva tutto questa particella è veramente Dio.

Il compito della scienza è cercare di capire quali siano le leggi che regolano l’universo, la nostra vita, i nostri pianeti, senza ricorrere a Dio. Ricorrendo a Dio non c’è più bisogno di scienza.

Ipazia rappresentava il simbolo dell’amore per la verità, per la ragione, per la scienza che aveva fatto grande la civiltà ellenica. Con il suo sacrificio cominciò quel lungo periodo oscuro in cui il fondamentalismo religioso tentò di soffocare la ragione.

La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l’universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l’insegnamento calato dall’alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede.

È quello che dico sempre, anche essere atei, come essere credenti, è una fede perché io non posso dimostrare né che Dio c’è, né che non c’è. Io non credo perché non mi soddisfa l’idea di Dio, non posso pretendere di dimostrare che Dio non c’è.