Mario Draghi, le frasi famose dell’economista

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Mario Draghi nasce a Roma il 3 settembre 1947. Svolge gli studi in Italia, specializzandosi poi al MIT di Boston. Economista, accademico, banchiere e dirigente pubblico, ha ricoperto svariate posizioni di spicco sia in ambito pubblico, sia privato. Nel 2011 raccoglie il testimone di Jean-Claude Trichet e diventa il Presidente della Banca centrale europea (BCE). Il suo mandato si conclude nel 2019. Più volte, il suo nome è stato citato da diverse forze politiche come papabile alla Presidenza della Repubblica.

Nel 2018, la rivista Forbes lo inserisce nella speciale classifica degli uomini più potenti del mondo, piazzandolo al 18° posto.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi famose di Mario Draghi.

L’Euro è irrevocabile.

Io al Quirinale (2015)? Non voglio essere un politico.

Io Presidente della Repubblica? Non so, chiedete a mia moglie (2019, conferenza di fine mandato all’Eurotower).

Puntare contro l’Euro è senza senso. Fatelo se volete.

Quello che è più importante è rendere l’Unione più forte.

La crisi ha causato un forte ribasso del reddito. Rialzarlo dipende da noi.

Cavour? Anche il suo linguaggio politico è da ricordare, agli “energumeni da comizio”.

Gli stimoli straordinari potrebbero dover durare a lungo se non saranno sostenuti dalle politiche di bilancio.

Carlo Azeglio Ciampi ha restituito alla politica la sua dignità più alta.

La sovranità nazionale resta in molti aspetti l’elemento fondamentale di ciascun governo.

Per fare le riforme strutturali bisogna pagare un prezzo ora per avere un beneficio domani.

L’Euro è uno dei pilastri dell’integrazione economica europea, e tutti i Paesi, dal primo all’ultimo, ne hanno ricavato grandi benefici.

Per le sfide che trascendono i confini nazionali, l’unico modo per difendere la sovranità è che noi Europei la condividiamo all’interno dell’UE.

Il “licenziamento” di Sarcinelli da BNL da parte di Ciampi? Il Tesoro si dovrà concentrare sulle cose che contano.

Nell’ambito del nostro mandato, la BCE è pronta a fare tutto ciò che è necessario per proteggere l’euro. E, credetemi, sarà sufficiente.

L’idea che Qe distorca i mercati finanziari si sente abbastanza spesso. Ma non è chiaro cosa significhi.

Il principale test della credibilità di una banca centrale è – l’ho detto altre volte – la capacità di raggiungere i propri obiettivi, non riguarda gli strumenti.

Altrove nel mondo si sta diffondendo il fascino delle ricette e dei regimi illiberali. Stiamo assistendo a dei piccoli passi indietro nella storia.

Come sapete, un tempo l’economista Rudi Dornbusch era solito dire che gli europei sono così ricchi che si possono permettere di pagare chiunque per non lavorare. Quel tempo non esiste più.

Anche per ragioni di famiglia, come noto la madre era di origine ginevrina, nel periodo della sua formazione Cavour guardò al di là delle Alpi, soprattutto ai fermenti politici della Francia di Luigi Filippo e al mondo produttivo inglese. Tramite l’opera di Cavour, l’Europa trovò un canale importante per influire sulla cultura della classe dirigente del Piemonte sabaudo e successivamente dell’Italia unita.