Max Pezzali, dagli 883 alla carriera da solista: frasi e citazioni famose

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Max Pezzali nasce a Pavia il 14 novembre 1967. Il grande successo arriva con lo storico gruppo 883, band fondata assieme all’amico Mauro Repetto nel 1991. Lungo gli anni Novanta Max e soci macinano un successo dietro l’altro. Poi, nel 2004 Pezzali intraprende la carriera da solista, lasciando il marchio 883. Dagli esordì a oggi, ha venduto circa 7 milioni di dischi (compresi quelli con la vecchia band), vincendo diversi premi musicali.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi celebri di Max Pezzali.

Lo strano percorso di ognuno di noi | che neanche un grande libro un grande film potrebbero descrivere mai | per quanto è complicato e imprevedibile | per quanto in un secondo tutto può cambiare niente resta com’è.

In ogni viaggio trovati una storia da imparare, poi quando torni la racconterai. Ogni tanto buttati a caso in un bar, siediti ad un tavolo in penombra ed ascolta che cosa dicon le persone.

Eccoti, anche ora che non sei in casa | tu sei qui, mi parla di te ogni cosa.

Ricordati chi sei, ricordati da dove vieni, ricorda il tuo passato senza subirlo mai.

Sei la fonte di energia più potente che ci sia, bomba atomica dritta nello stomaco.

C’è un tempo per i primi sospiri tesi insicuri | finché l’imbarazzo va via | col sincronismo dei movimenti, coi gesti lenti | conosciuti solo in teoria.

Sostieni le tue opinioni senza giudicare | e se vorrai cambiare idea la cambierai.

Ma sento sempre che tu ci sei | che anche quand’è dura non te ne vai | che anche coi denti combatterai | sempre accanto a me non mi abbandonerai | sei fantastica, forte come il rock’n roll.

Sei il primo mio pensiero che | al mattino mi sveglia | l’ultimo desiderio che | la notte mi culla | sei la ragione più profonda di ogni mio gesto | la storia più incredibile che conosco.

Non ti vergognare di quello che hai | fatti i complimenti ma quando te li meriti dai | che lo sai.

Non importa dove andiamo né quello che si fa | non importa con chi usciamo né che ora si farà | non mi sembra neanche vero | posso essere me stesso esser sincero | senza alcuno sdoppiamento di personalità.

Com’è bello il mondo insieme a te | mi sembra impossibile che tutto ciò che vedo c’è | da sempre solo che io non sapevo come fare | per guardare ciò che tu mi fai vedere.

La memoria non racconta la verità | seleziona solamente ciò che le va | fa sembrare sempre più bello il prima del poi | un passato mitico che non torna mai.

E invece tu sei qui | e mi hai dato tutto questo | e invece tu sei qui e hai rimesso al proprio posto | i più piccoli pezzi della mia esistenza | componendoli, dando loro una coerenza.

Com’è grande il mondo insieme a te | è come rinascere e vedere finalmente che | rischiavo di perdere mille miliardi e più di cose | se tu non mi avessi fatto il dono di dividerle con me.

Cerco le risposte che non troverò | le cerco perche’ l’importante e’ il viaggio non dove andrò.

La vita è qui da vivere | e non da rimpiangere.

Me la caverò proprio come ho sempre fatto | con le gambe ammortizzando il botto poi mi rialzerò ammaccato non distrutto | basterà una settimana a letto poi verrà da se | ci sarà anche qualche sera in cui usciranno lacrime | ci sarà anche qualche sera in cui starò per cedere | ma poi piano piano tutto passerà | senza accorgermene tutto passerà.

L’errore non si capisce prima di commetterlo.

Mezzo pieno o mezzo vuoto | questo è il solo ed unico bicchiere che abbiamo | se si stava meglio quando si stava peggio | non lo so però io vivo adesso.

E invece tu sei qui non per prendere o lasciare | ma per rendermi ogni giorno un po’ migliore | insegnandomi la semplicità di amare.

Sono poche le cose autentiche che restano | e che non perdono valore col passar del tempo | ma ne acquistano.

Eravamo quel che tutti sognano, | quell’amore che i cantanti cantano, | tanto forte potente immenso che, | sembra esagerato ed impossibile, | e che il petto fa quasi esplodere, | senza il quale non si può più vivere, | che potrebbe scomparire l’universo tranne noi.

Concentrati a correre senza più riflettere se la meta valga | poi tutto questo stress ormai non ne son convinto sai.

Certe parole non dette o dette troppo tardi e male | azioni che ancora fanno soffrire | e come pietre ci pesano.

E chissà se vale la pena di passare la vita a correre | o se invece la migliore mossa non sia di starmene immobile | e tanto, se l’onda arriva, arriva e basta | non serve perderci la testa | e allora tanto vale sorridere.

La strada è dura e punisce chi non ha chiaro | il senso basilare di rispetto e umiltà.

E non abbiamo lasciato morire i sogni, solo il Tamagotchi.

Ed il tempo se ne andò con te | tra i rimpianti e le lacrime | e i ricordi e la felicità | e l’Amore che non tornerà.

Buttare tutto, buttare quello che fa male | o perlomeno buttare quello che non vale | non vale niente o non vale almeno un’emozione.

Forse un giorno si scoprirà che da qualche parte esiste un piccolo gene, simpatico ma a volte un po’ rompicoglioni, che invoglia, stimola e spinge alcuni di noi a riunirsi nei bar.