Michael Shumacher: le frasi memorabili del pilota tedesco

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Michael Schumacher è stato uno dei più grandi piloti della storia, nonché quello più vincente della Formula 1. Il suo palmarès certifica un bottino di 7 titoli mondiali conquistati: nel 1994 e nel 1995 ha trionfato alla guida della Benetton, mentre al volante della Ferrari ha vinto i successivi cinque Mondiali nel 2000, 2001, 2002, 2003, 2004.

Il Kaiser della Formula Uno si è ritirato definitivamente dalle corse a fine 2012. Nel dicembre del 2013 è rimasto vittima di un grave incidente sulle piste da sci. Dopo il fatto ha trascorso in coma farmacologico diversi mesi. Tutt’oggi le sue condizioni di salute sono precarie. Attorno a lui c’è il massimo riserbo tenuto dalla famiglia.

Di seguito viene proposto un elenco di frasi celebri di Michael Shumacher.

In questi vent’anni ci sono pure degli errori. Ma il vestito che indosso, nel mio animo, è bianco. Ne sono felice.

Essere un semplice pilota non è mai stata la mia ambizione. Non è il mio stile.

Non sono una leggenda. Sono un tipo fortunato che era al posto giusto, al momento giusto.

Per prima cosa, devi arrivare al traguardo.

Non sei un vero campione del mondo finché non vinci con la Ferrari.

Per essere un buon campione bisogna anche saper perdere. Solo dopo si ottiene più rispetto e si impara a godere veramente dei successi.

La Ferrari è la mia famiglia, resterò a vita.

Ho sempre creduto che non ci si debba mai, mai arrendere. E continuare a lottare anche quando c’è una piccola, piccolissima chance.

La Mercedes rappresenta per me una nuova sfida personale e sportiva.

L’automobilismo mi ha dato gioie enormi e ogni momento della carriera è stato fantastico.

Senza la mia famiglia, il suo aiuto e il suo appoggio non ce l’avrei fatta a essere quello che sono.

Alla fine del 2006 ero semplicemente stanco e non avevo più energie. Dopodiché ho potuto di nuovo fare il pieno di energia, correndo in moto e con i kart. E quindi ho accettato l’offerta di Ross Brawn. Mi sento come un ragazzino di dodici anni che saltella in giro.

Fernando Alonso è il migliore. Sta superando se stesso. Ci sono dei momenti in cui tutto gira a tuo favore, ma lui si è conquistato questa posizione.

Gianni Agnelli? Orgoglioso di averlo conosciuto. Ogni volta mi colpivano la competenza e la curiosità che aveva per la Ferrari, per la Formula 1 e per il calcio e la sua sensibilità per i problemi del mondo.

Decidere di smettere è stato difficile anche per i miei amici della Ferrari, significa non lavorare più con loro ma questo giorno doveva arrivare.

Anche se sono ancora in grado di competere con i migliori piloti, a un certo punto è giusto fermarsi e dire addio. Durante il mese scorso ho riflettuto molto, non ero sicuro di avere le giuste motivazioni e l’energia necessaria per correre ancora. Non è nel mio stile andare avanti se non sono al 100%, ora che ho deciso mi sento più sollevato.