Muhammad Ali, nato Cassius Clay: frasi e massime del re del pugilato

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Cassius Marcellus Clay Jr. (Louisville, 17 gennaio 1942 – Scottsdale, 3 giugno 2016), poi divenuto Muhammad Ali, è stato un pugile statunitense ed è da molti esperti e tifosi ritenuto il boxeur più forte della storia. Personaggio tanto carismatico, quanto controverso, ebbe un immenso impatto mediatico dentro e fuori dal ring come mai avvenne prima. Sports Illustrated lo ha nominato “Sportivo del secolo”, la BBC lo ha scelto come la “Personalità sportiva del secolo”.

Battezzato Cassius Clay, in onore di un politico abolizionista del XIX secolo, nel 1964 diventò Muhammad Ali in seguito alla conversione all’Islam. Tra le altre cose scrisse diversi best seller di successo come The Greatest: My Own Story e The Soul of a Butterfly.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi celebri di Muhammad Ali, l’uomo che volava come una farfalla e pungeva come un’ape.

Io sono il più grande.

Se la mia mente può concepirlo e il mio cuore può crederlo, allora io posso compierlo.

L’uomo senza immaginazione non ha ali.

Non contare i giorni, fa in modo che i giorni contino.

L’uomo che a cinquant’anni vede il mondo così come lo vede quando ne aveva venti ha sprecato trent’anni della sua vita.

Nessun vietnamita mi ha mai chiamato negro.

Non conto i miei esercizi per gli addominali. Inizio a contare solo quando inizia a far male, perché sono gli unici che contano.

Un gallo canta soltanto quando vede la luce. Mettilo nell’oscurità e lui non canterà mai. Io ho visto la luce e sto cantando.

Vola come una farfalla, pungi come un’ape. Combatti ragazzo, combatti.

Ho odiato ogni minuto di allenamento, ma mi dicevo “Non rinunciare. Soffri ora e vivi il resto della vita come un campione!”

Quando si è grandi come lo sono io, è difficile essere modesti.

Spesso non è la montagna avanti a te che ti consuma. E’ il sassolino nella scarpa.

L’età è quella che pensi che sia. Si è vecchi quanto si pensa di esserlo.

La gente dice che parlo lentamente oggi. Sai che sorpresa. Mi sono beccato 29.000 pugni in faccia.

Io gli farò così male che avrà bisogno di un calzascarpe per indossare il cappello.

L’amicizia non è qualcosa che impari a scuola. Ma se non hai imparato il significato dell’amicizia, non avrai mai realmente imparato nulla.

Sorpassa le persone che si fermano a causa della disperazione.

Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.

I campioni non si fanno nelle palestre. Si costruiscono dall’interno, partendo da qualcosa che hanno nel profondo: un desiderio, un sogno, una visione. Devono avere l’abilità e la volontà. Ma la volontà deve essere più forte dell’abilità.

Le mie sofferenze fisiche sono state ripagate da quello che sono riuscito ad ottenere nella vita. Un uomo che non è coraggioso abbastanza da assumersi dei rischi, non otterrà mai niente.

È la ripetizione delle affermazioni che ti porta a crederci. E quella credenza si trasforma poi in una convinzione profonda, e le cose cominciano ad accadere.

Io sono l’America. Sono la parte che non volete riconoscere. Ma vi dovrete abituare a me: un nero molto sicuro di sé, aggressivo. Con il mio nome, non quello che mi avete dato voi, la mia religione e non la vostra, i miei obiettivi.

Joe Frazier è troppo brutto per essere campione. Joe Frazier è troppo stupido per essere campione. Il campione dei massimi deve essere intelligente e grazioso come me!

C’è un tizio a Londra, in Inghilterra, chiamato tipo Brian… Brian Clough. Ho sentito fino in America che questo tizio parla troppo. Dicono che sia un nuovo Muhammad Alì. C’è solo un Muhammad Alì. Ora, Clough, ne ho abbastanza. Smettila.

Impossibile è solo una parola pronunciata da piccoli uomini che trovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto che cercare di cambiarlo. Impossibile non è un dato di fatto, è un’opinione. Impossibile non è una regola, è una sfida. Impossibile non è uguale per tutti. Impossibile non è per sempre. Niente è impossibile.