Paolo Bonolis, una vita in tv: le frasi celebri del vulcanico conduttore

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Paolo Bonolis è uno tra i più noti conduttori televisivi nonché showman e autore del piccolo schermo italiano. Nato a Roma il 14 giugno 1961, inizia a farsi conoscere al grande pubblico conducendo Bim Bum Bam (1982). Lungo la sua carriera ha condotto svariati programmi per le reti Fininvest e per quelle Rai.

Di seguito è stato stilato un elenco di frasi celebri di Paolo Bonolis, vulcanico conduttore romano

È pericolosissimo quando l’informazione si traveste da spettacolo.

Se parcellizzi la realtà puoi dire qualsiasi verità.

Il mondo è questo, anche se non lo vogliamo vedere. Una risata ci seppellirà.

Non so chi sia in grado di decidere come è giusto amare.

Volgarità è l’ipocrisia, il sepolcro imbiancato, il perbenismo di facciata.

Ho cinque figli, mi piacciono i bambini. Forse vuol dire che mi piacciono anche le mogli.

Diciamo che se un tempo lo “stile Juve” era sinonimo di eleganza, adesso tende più al casual.

All’Università ho studiato diritto penale motivo per cui posso parlare a pieno titolo della Juventus.

Francesco ha dei piedi benedetti da Dio ma è un po’ indolente nella fase di recupero palla.

Lavorare per Rai Uno è come camminare sulle uova. Ognuno dice la sua.

Il bugiardo è un taglio naturale, la vita stessa è una grossa menzogna.

Ciao Darwin non è volgare: è grottesco e c’è una differenza sottile. Tanti non l’hanno compreso, altri non l’hanno voluto capire.

Ciao Darwin mostra i prodromi dell’apocalisse. Non esibiamo i mostri, quell’umanità esiste: è il vicino di casa.

Antonio Ricci? Il tuo mestiere lo fai migliorando la tua bottega. Non dando fuoco a quella dell’altro…

Io sono anche carnale. Non esistono solo i sette cerchi angelici. Me piace vive, magnà, dormì.

Ciao Darwin racconta anche il trash, ma lo fa in maniera consapevole e usando l’umorismo. Mentre ci sono molte trasmissioni che sono convinte di raccontare altro ma in realtà sono trash.

Nelle interviste mi piace fare non uno ma più passi indietro. Mi piace una tv che fa le domande e sta ad ascoltare le risposte. Troppo spesso chi fa domande è troppo compiaciuto e non ascolta l’interlocutore.

Oggi è molto difficile volare, abbiamo cominciato a vivere con difficoltà quando abbiamo cominciato a chiederci non cosa è giusto o sbagliato, ma cosa conviene.

Se questo Thohir viene dall’Indonesia con un racconto di 13 miliardi di fatturato l’anno, qualche soldo ce l’avrà. O mente, oppure ce l’ha.

C’era una volta, e c’è ancora, ma nessuno lo promuove più come lui, l’heavy metal italiano! Richard Benson, benvenuto amico mio, siamo ad Avanti un altro!, chiaro questo?

Ci sono delle persone che trovo piacevoli, gradevoli. Ci sono delle cose per le quali mi batto come la fecondazione assistita. Ma ci sono delle cose che non capisco se le si stanno combattendo perché giusto o perché portano voti.

Ragionare per convenienza ha tirato fuori l’animo italiano, che non è né Ettore né Achille, ma Ulisse: la convenienza è essere scaltri, cercare il Cavallo di Troia, voler essere più furbi degli altri.

Saddam Hussein sarà brutto, cattivo e fijo de mignotta, ma spiegatemi bene: siamo in guerra perché lui è un dittatore sanguinario, o perché il suo Paese controlla risorse economiche importanti?

Certe volte delle domande me le faccio pure io. Qui stiamo parlando di amore nei confronti dei bambini, che hanno diritto all’amore. Che può provenire da un uomo e una donna, ci mancherebbe, ma mi domando: perché quell’amore non può provenire da due uomini o da due donne e invece può essere dato da sette suore? Questa è una domanda che mi faccio. Perché no? Perché?

Matteo Renzi è una persona garbatissima, per bene e intelligente. Il fatto che sia così controverso? Fare delle cose crea inevitabilmente dei problemi. Renzi avrebbe voluto fare il bene di molti ma quei pochi che ci avrebbero rimesso hanno convinto i molti che sarebbe stato un problema pure per loro. Detto questo, ci sono altri politici validi in Italia. Generalmente sono quelli che hanno vita più difficile.